Seguici su

Bologna FC

Thiago Motta: «Europa? I tifosi hanno il diritto di sognare, noi pensiamo solo al Sassuolo»

Pubblicato

il


Questo pomeriggio, a due giorni da Sassuolo-Bologna, ha parlato in conferenza stampa Thiago Motta.
Di seguito le sue parole.

Come hai visto i ragazzi in questi giorni?

«Il bel momento che stiamo attraverso è merito del lavoro dei ragazzi, li ho visti molto bene, come sempre».

Come definisci l’entusiasmo per una squadra?

«Se utilizzato bene è una cosa positiva. Oggi abbiamo fatto un ottimo allenamento e così andiamo avanti».

Può essere il sabato di Karlsson?

«L’importante è che sia il sabato del Bologna. Jesper fa parte del gruppo, vedremo per sabato chi comincia e chi subentra».

Cosa c’è da migliorare?

«Dobbiamo migliorare in tutto, non possiamo fermarci. Fino ad oggi abbiamo fatto molto bene, il domani ci dirà in cosa dobbiamo migliorare».

Cosa manca a Orsolini per diventare come Berardi?

«Sta bene e sta lavorando molto attentamente, sono contento di averlo con noi. E’ un giocatore fantastico».

Chi è più innovativo tra te e Dionisi?

«Non lo so, io faccio ciò che mi piace. Vengo qui, penso insieme al mio staff a cosa proporre alla squadra».

De Silvestri quali altre sorprese può tirare fuori?

«Lollo è un esempio per gli altri, moralmente ed eticamente e ora sta sfruttando le opportunità, deve continuare così».

Che Sassuolo ti aspetti? Come è cambiata la squadra rispetto all’anno scorso?

«Hanno fatto vittorie importanti, hanno una rosa di qualità. Hanno cambiato alcuni giocatori e sono arrivati calciatori con caratteristiche diverse. Giocano bene a calcio, si ricompattano e limita il gioco della squadra avversaria, sanno come far male in ripartenza. Non è una squadra facile da affrontare».

La ricerca rapida della profondità può essere un fattore importante?

«E’ sempre importante nel calcio per come giochiamo noi, la profondità di permette di arrivare in porta con un passaggio o di aprire altri passaggi per i giocatori».

Quante certezze ti dà Freuler?

«Remo lo conosciamo tutti, gioca in Nazionale, è arrivato dalla Premier ed è importante per noi».

A Karlsson chiedi quello che fa Saelemaekers, ossia venire più dentro al campo?

«Sì, però ognuno ha la sua caratteristica e chiediamo di adattarsi alla partita».

Qualcuno ti ha chiesto l’Europa?

«Qua dentro al club pensiamo solo alla prossima partita. Solo i tifosi hanno il diritto di sognare, e possono farlo grazie al lavoro di questi giocatori che danno il massimo in allenamento e in partita. Sottolineo la parola lavoro».

Questa settimana con tre gare ravvicinate porterà qualche chance per tutti?

«Si, lo spero. Pensiamo però alla prima, cioè il Sassuolo. Noi pensiamo sempre alla prossima».

Il Sassuolo secondo te vive di alti e bassi?

«Sì, ma ogni partita è una storia diversa. Noi con il Frosinone abbiamo fatto bene nel primo tempo e nella ripresa loro sono emersi. C’è sempre il merito anche dell’altra squadra».

Il secondo tempo di Zirkzee contro il Frosinone è stato un secondo tempo maturo?

«Sta bene, sappiamo anche soffrire insieme quando la partita lo richiede. Domenica è stato anche merito del Frosinone, sono contento in generale di quello che ho visto. Possiamo sempre migliorare».

Tu hai un’idea di cosa ti potrà dare questa squadra?

«Secondo me è qui che si sbaglia, loro danno il massimo ogni giorno. Riconoscere questo merito è importante sia da parte mia sia da parte vostra. Io lo vedo sempre, voi lo vedete in partita. Dove potrà arrivare questa squadra si vedrà. Sono soddisfatto perché si impegnano, in gruppo e anche singolarmente».

Hai un messaggio per coloro che andranno a Reggio Emilia?

«Senza i tifosi non si può giocare, questi giocatori si impegnano molto ed è giusto che i tifosi sognino. Abbiamo tutto per fare una buona prestazione e raggiungere il nostro obiettivo».

Pensi che non si parli abbastanza dei giocatori?

«Non entro nel vostro lavoro, leggo e interpreto, ribadisco che tutto è possibile solo se ci si impegna in questo modo».

Il lavoro che ti soddisfa va al di là della mera interpretazione di uno schema di gioco?

«Si, assolutamente. Prima viene l’uomo, la persona, se l’uomo è onesto, serio e responsabile è già tantissimo. Dopo viene il resto, ossia la tattica e il gioco. Se manca il primo non si arriverà mai da nessuna parte. Mi interessa che i miei giocatori vadano al massimo ogni giorno».

Il Bologna, quindi, è prima un gruppo di uomini che si dà a vicenda?

«Anche l’anno scorso avevo uomini fantastici che davano il massimo e per questo abbiamo raggiunto un buon risultato».

 

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *