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Bologna, Motta può contare sul contributo di tutti

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La gara di Coppa Italia e le ultime settimane piene di problemi di natura fisica hanno rilanciato una caratteristica molto importante insita nel metodo di Thiago Motta di gestire il gruppo. Il tecnico del Bologna, la scorsa stagione e anche in quella alla guida dello Spezia si era distinto per il coinvolgimento costante e continuo di tutto il gruppo. Necessità, turnover, scelte tecniche, Motta tiene tutti sulla corda, consapevole che nel momento in cui i suoi uomini meno utilizzati gli daranno ampie garanzie. E oggi con la Lazio, Motta, nonostante i problemi fisici, farà la formazione sapendo di poter contare al 100% su tutti gli uomini a disposizione.

Bonifazi, quarta scelta pronta

È il caso di Kevin Bonifazi che, a Reggio Emilia, contro il Sassuolo si è fatto trovare prontissimo, bissando la buona prestazione anche in Coppa Italia contro il Verona. È vero, il difensore laziale in queste stagioni non ha mai garantito un rendimento di altissimo livello. Tuttavia, in una retroguardia in cui ha ben tre uomini davanti a lui nelle gerarchie, Kevin ha risposto “Presente”. Insomma, prima di tutto l’affidabilità: due gare da 90 minuti per intero, per garantire la sicurezza di avere un uomo pronto a coprire con esperienza un ruolo delicatissimo. D’altronde, prima dell’infortunio di Bologna Lecce della fine del 2022, Bonifazi si era preso diverse volte la titolarità accanto Jhon Lucumí salvo poi perdere quota nelle gerarchie a favore di Adama Soumaoro.

Riecco Moro e Fabbian

In Coppa, dal primo minuto, si sono rivisti anche Moro e Fabbian. Per il numero 80 era in realtà la prima presenza dall’inizio in stagione. La risposta è stata positiva e l’ex Inter ha sfiorato pure il gol che avrebbe allargato il divario tra rossoblù e gialloblù. Moro, invece, la titolarità l’ha persa per strada: demerito suo, forse, ma anche grande merito dell’affiatatissima coppia elvetica Freuler ed Aebischer che stanno monopolizzando i due posti in formazione davanti alla difesa. A Michel, per dinamismo e letture in non possesso, Motta non rinuncia mai. Non lo ha fatto nemmeno in Coppa, ma accanto a lui ha ritrovato un Moro in buono stato di forma: lucido e cattivo sottoporta, pronto a sfruttare le doti balistiche di cui la natura lo ha dotato. Il croato possiede caratteristiche uniche nel centrocampo del Bologna ed è sicuramente una scelta dura doverci rinunciare, ma dovrà essere anche la sua “missione” riuscire a riconquistare quel posto da titolare.

La disponibilità di tutti, in qualsiasi momento

L’allenatore dei rossoblù può dirsi soddisfatto dell’applicazione di tutti: coloro che hanno giocato meno, quelli che hanno “perso” il posto e quelli che, per una volta, si accomodano in panchine e sono chiamati ad intervenire a gara in corso. Di queste categorie i cambi di martedì fanno parte: Freuler a riposo per oltre un’ora, Ndoye uscito nelle ultime settimana dalla formazione titolare, Urbanski che sta trovando poco spazio, e poi ancor Corazza e Lykogiannis che, nel finale, si è prestato anche all’inedita posizione di centrale. È l’essenza del gruppo squadra che è diventato famiglia, come ha tenuto a sottolineare Lollo De Silvestri a La Gazzetta dello Sport, dopo la gara contro il Frosinone.

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