Basket
Baraldi: “Banchi ha sollevato un ambiente depresso. Ora c’è piena coesione”
E’ un momento magico quello che sta vivendo la Virtus Segafredo Bologna che, oltre ad essere capolista ed imbattuta in campionato, occupa il secondo posto in EuroLega grazie ai cinque successi consecutivi ottenuti nelle ultime settimane. Passato poco più di un mese dal debutto sulla panchina bianconera di coach Luca Banchi, il bilancio è al momento positivo tanto che lo stesso Amministratore Delegato bianconero, Luca Baraldi, in una intervista pubblicata su “La Gazzetta dello Sport” ha commentato con entusiasmo le scelte fatte in estate:
“La premessa è che la riduzione del budget si è resa necessaria per seguire le indicazioni dell’EuroLega sul financial fair play richiamata anche dal presidente di Milano Dell’Orco. Inoltre in società abbiamo convenuto che non era necessario spendere tanto come negli anni passati per rimanere competitivi. Credo che abbiamo trovato un equilibrio sul quale impostare le prossime stagioni. La rinuncia a Teodosic è un discorso a parte perché Milos aveva finito un ciclo. Ci siamo liberati di giocatori come Mannion, Ojeleye e Jaiteh che non erano più strategici per le sorti della squadra. E abbiamo investito su profili come Smith, Dobric e Cacok che si sono dimostrati subito efficienti. Per fare questo, con meno risorse economiche, occorre avere una forte organizzazione aziendale che si traduce in un capillare lavoro di scouting. Mai come oggi in Virtus c’è piena coesione nella triade proprietà – staff tecnico – giocatori. E ne siamo fieri”.
Quello che appare chiaro è che la Virtus è una squadra con la S maiuscola, dove i pochi leader presenti sono in grado di mettersi al pari dei compagni di squadra creando un sistema di gioco che, ad ora, ha messo in difficoltà tantissime squadre:
“L’idea è che non occorrono più tante prime donne come se si giocasse al fantabasket ma giocatori con ruoli definiti. Un’idea che Banchi ha sposato portando professionalità, competenza ed un grande entusiasmo contagioso per la squadra. Il nuovo coach ha sollevato un ambiente depresso. Ora i pilastri sono Belinelli e Shengelia, grandi giocatori e grandi uomini. Beli, accettando una consistente riduzione del suo rinnovo biennale, ha dimostrato di avere a cuore la Virtus. Toko ha fatto il regalo più bello da quando sono in questo club con un abbraccio forte e sincero dopo il successo sull’Efes. Si è calato completamente nella squadra e nella città. Ha ancora un anno di contratto, per noi è un valore aggiunto. E applaudo anche i play: Hackett è un vero capo in campo e Pajola è un leader silenzioso e prezioso”.
Lo sguardo, ragionando in termini aziendali, è comunque rivolto verso il futuro perché, oltre a concretizzare le occasioni che si presenteranno nell’attuale stagione, bisogna progettare le prossime annate:
“I costi rimarranno uguali per rimanere in EuroLega ma faremo pochi ritocchi ogni anno. Lo zoccolo duro è questo. E aspettiamo Polonara. Il suo programma di riabilitazione dopo l’intervento precedente procede regolare. Ha ripreso ad allenarsi con sedute individuali. La nostra aspettativa è di rivederlo in campo all’inizio del 2024. E dico subito che Achille sarà un giocatore strategicamente importantissimo per il nostro finale di stagione”.
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