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Radio TV Serie A – Lykogiannis: «Il dialogo col mister è fondamentale. Quest’anno ho dimostrato a tutti quanto valgo»

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L’esterno greco ha parlato ieri ai microfoni di Radio TV Serie A rispondendo ad alcune domande sul Bologna e sulla sua vita privata. Ecco le sue Parole:

Sei contento di questo periodo tuo e del Bologna?

«Sì, sono molto contento. Stiamo facendo un bel campionato e dobbiamo continuare così. Domenica abbiamo una bella partita a Firenze, la stiamo preparando bene e siamo pronti».

Date precedenza all’Europa?

«Non è brutto sognare però in questo momento noi rimaniamo con i piedi per terra e guardiamo partita dopo partita».

Nel caso dovesse succedere, saresti disposto a fare un fioretto, un gesto simbolico per la qualificazione?

«Mi faccio i capelli rossoblù, lo prometto».

Thiago Motta è un allenatore giovane, ultramoderno, con idee interessanti, che sembra avere un grande contatto oltre che con il gruppo anche con il singolo. Tu che rapporto hai con lui?

«Io personalmente ho un ottimo rapporto con il mister. Oltre che ad essere un grande allenatore è stato anche un grande giocatore. È molto intelligente nel gestire il gruppo, ci fa lavorare tantissimo ma stiamo facendo bene quindi dobbiamo continuare tutti insieme su questa strada».

Quest’estate sembrava che la tua esperienza Bologna fosse arrivata alla fine. Nonostante questo hai dimostrato grande rispetto e professionalità per la maglia, tanto che ora sei un protagonista della squadra. In tutto ciò, da agosto ad adesso in cui la tua situazione è completamente cambiata, il dialogo con Thiago Motta quanto è stato importante?

«È stato molto importante. Io e il mister abbiamo parlato, lui mi ha detto cosa pensava su di me e io ho dimostrato a tutti chi sono e quanto posso aiutare la squadra. Non ho mai smesso di lavorare, do sempre il 100%».

Adesso in Europa gli esterni sinistri tendono più a rientrare in mezzo al campo e a partecipare alla manovra. Tu che esterno sei? Preferisci venire dentro al campo e cercare il fraseggio o rimanere largo sulla linea laterale?

«Mi piacciono tutti e due ma preferisco restare sulla fascia per crossare o tirare dalla distanza. In ogni caso è importante partecipare anche al gioco e venire dentro al campo».

Sei molto bravo a segnare da calcio di punizione. Come si allena un fondamentale come questo?

«Bisogna calciare ogni giorno dopo allenamento 20 punizioni. Io adesso non lo faccio ma l’hanno scorso e a Cagliari mi fermavo sempre. Fino ad oggi non è ancora arrivato il gol ma sono fiducioso che presto segnerò. Per calciare bene è importante tutto: la tecnica, la coordinazione e anche osservare la posizione del portiere e della barriera. È un fondamentale che mi piace molto».

Ormai a Bologna sei di casa. Come ti trovi nella città, con il cibo e le sue usanze?

«Mi trovo benissimo, davvero. Bologna è una città bellissima, si mangia da Dio anche se purtroppo non posso sgarrare tutti i giorni. I miei piatti preferiti sono le tagliatelle e i tortellini. È il grande sacrificio del calciatore non mangiare tutto quello che si vuole».

A proposito, hai imparato qualche espressione in Bolognese?

«Vi dico la verità, ancora non me ne hanno insegnate. Devo impararne un po’ adesso».

Hai avuto la possibilità di lavorare con un grande del nostro calcio, Siniša Mihajlović. Hai qualche suo ricordo di quel breve periodo in cui ti ha allenato, dato che tra poco sarà un anno che ci ha lasciato?

«Ho conosciuto poco il mister, però mi è rimasta in mente una frase che disse appena sono arrivato. Mi ha detto che finalmente aveva qualcuno in grado di calciare le punizioni, e questo per me è un bel ricordo. È stato un grande calciatore oltre che un grande allenatore. Una persona speciale».

Ci sono differenze o analogie tra lui e Thiago Motta?

«Penso che siano simili, perché anche Thiago ti stimola tanto ed è un grande motivatore».

Per chiudere con gli allenatori, sappiamo che sei molto legato anche a Di Francesco. Adesso sta facendo benissimo con il Frosinone e volevamo chiederti un tuo pensiero a riguardo. Te lo aspettavi questo suo ritorno in grande stile?

«Ho grande stima per il mister. L’ho avuto anche a Cagliari ma lì purtroppo non è riuscito ad esprimere il suo gioco. Comunque questa sua partenza positiva me l’aspettavo perché è un grande allenatore ed una persona speciale».

Qui in redazione siamo tutti innamorati di Zirkzee. Com’è crossare quando sai che in area hai un attaccante del genere? Certe giocate le fa anche in allenamento?

Non siete gli unici ad essere innamorati. Quando crosso posso chiudere gli occhi tanto fa sempre gol. In allenamento fa di tutto, dovete venire a vederci e filmare la qualità di Joshua. È fantastico, impressionante.

Fonte: Radio TV Serie A

 

 

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