Bologna FC
Corriere dello Sport – Non colpevole contro la Fiorentina, Skorupski rimane una certezza
Verrebbe quasi da dire, dato il risultato, che quella di domenica non sia stata un’ottima gara per il numero 1 del Bologna. 2 gol subiti su 4 tiri in porta e nessun intervento degno di essere ricordato. Ma se si analizza la partita con attenzione, risulta lampante come Lukasz Skorupski non sia né il protagonista né tantomeno il colpevole dello scontro al Franchi di questa domenica tra Fiorentina e Bologna. Sulle reti subite, infatti, non poteva fare nulla: il tiro di Bonaventura chirurgico e forse anche un pelo fortunoso sbatte sulla traversa praticamente accanto all’incrocio dei pali, mentre il rigore tirato da Nico González (nato da un’ingenuità di Kristiansen) spiazza il portiere rossoblù. Del resto, Lukasz non è mai stato davvero impegnato dalla formazione di Italiano, e nel secondo tempo si limita a guardare i suoi compagni che tentano di conquistare un pareggio. Prova addirittura ad incidere con un’ipotetica spizzata o un colpo di testa sull’ultima palla giocabile della partita, calciata però malamente da Lykogiannis.
La difesa rimane nella top 5
Prima di domenica l’unica gara negativa della stagione era stata la sconfitta contro il Milan alla prima giornata. Il Bologna arrivava infatti al Franchi reduce da 10 risultati utili consecutivi e la terza miglior difesa del campionato (solo Inter e Juventus hanno fatto meglio). Adesso anche i gol subiti in totale sono 10, e se la squadra di Thiago Motta è arrivata in doppia cifra dopo 12 giornate il merito è in larga parte proprio di Skorupski, capace di salvare il risultato in diverse occasioni. Tutti sono d’accordo nel dire che rispetto agli anni scorsi la sua crescita è notevole. Nonostante sia il titolare da 6 stagioni, solo negli ultimi 18 mesi ha raggiunto quella costanza e quella sicurezza che lo rendono un portiere completo. I compagni si fidano di lui e pure il mister gli affida grandi responsabilità, dal momento che il possesso palla tanto amato da Motta spesso inizia proprio dai suoi piedi. A 32 anni Lukasz ha raggiunto la sua maturità e si è lasciato alle spalle quei cali di concentrazione che spesso influenzavano le sue prestazioni. Adesso è in ritiro con la sua Polonia ma presto avrà l’occasione di rifarsi, contro il Torino al rientro dalla sosta, per dimostrare a tutti come quello contro la Fiorentina sia stato solamente un’incidente di percorso.
Fonte: Giorgio Burreddu, Corriere dello Sport – Stadio
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