Bologna FC
Il Resto del Carlino – Tutto intorno a Zirkzee: Joshua è sempre più al centro del Bologna
Sembra non fermarlo più nessuno, ma meglio dirlo sottovoce. Joshua Zirkzee si è preso il Bologna in tre mesi? No, non è esatto. Joshua Zirkzee era questo anche l’anno scorso: tutti ricordano la partita di Napoli, come quella di Firenze o di Bergamo – tre campi non banali – ma la titolarità mai in discussione gli ha portato in dote uno step necessario per diventare quello di questo inizio stagione. La parola d’ordine? Continuità, la quale gli ha dato un posto centrale in questo Bologna.
Successore di Arnautovic? No, solo Zirkzee
Dopo una stagione nella quale, quando sceso in campo, aveva fatto accendere più di una lampadina per le giocate che riusciva a tirare fuori e dove aveva fatto vedere cosa potesse essere, la partenza di Marko Arnautovic in direzione Milano nerazzurra ha definitivamente aperto le porte a Joshua Zirkzee. D’altronde è stato lo stesso Joshua a confermarlo: ha avuto più spazio, quindi ha potuto dimostrare. Tredici partite di Serie A, quattro gol e due assist su tredici gol totali della squadra, alla quale aggiungiamo il gol nell’unica presenza in Coppa Italia. In totale i gol del Bologna in stagione, tra campionato e Coppa, sono 17: Zirkzee ha partecipato a quasi la metà di questi. Non è il classico “9”, anzi, assomiglia più ad un “10”, ad un regista offensivo per la qualità che si ritrova nei piedi, ma il lavoro sporco che fa per la squadra è quello di una punta vera. Se gira lui, gira l’attacco Rossoblù: lo dimostrano gli assist per Ferguson e Orsolini, oltre che il rigore di pochi giorni fa.
Un benessere totale per esprimersi al meglio
Joshua sta bene, sta bene nel Bologna e sta bene a Bologna: non più tardi di ieri sera era seduto nelle prime file della Virtus Segafredo Arena ad assistere alla vittoria delle V Nere nel Derby d’Italia contro Milano in Eurolega. Nel Bologna vuole essere leader, ma senza strafare: tutti hanno un carico di responsabilità e tutti sanno cosa fare per raggiungere il risultato, lui però è consapevole di poter far la differenza, e lo sta dimostrando in campo. Pur avendo dimostrato di che pasta è fatto, la nazionale maggiore degli Oranje non lo ha convocato per gli impegni di questa sosta: chi non piangerà sicuro è Thiago, che potrà gestire al meglio la sua pedina più importante.
Fonte – Massimo Vitali, Il Resto del Carlino
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