Motor Valley
Varano de’ Melegari, automobilismo a 360°
Prendendo una deviazione dalla via Emilia si incontra Varano de’ Melegari, una città piccola (meno di 3000 abitanti), ma che ha dato un contributo enorme, se non indispensabile, alla scena motoristica internazionale. Dai telai Dallara all’Autodromo Riccardo Paletti, non c’è una categoria automobilistica che possa fare a meno di Varano.
Gli anni ’60
È il 16 novembre 1936 quando nasce il varanese più illustre, Giampaolo Dallara. Appena finiti gli studi universitari comincia a lavorare per la Ferrari, proseguendo la sua carriera ingegneristica con altre importanti case della Motor Valley: Alla Maserati comincia a lavorare con il pilota Roger Penske, che ritroverà in qualità di imprenditore; Per la neonata Lamborghini progetta il primo grande successo della casa del “toro”, la Miura; alla De Tomaso disegna una monoposto da Formula 1 per far partecipare un giovane Frank Williams al mondiale 1970.
Proprio nel 1969, Ennio Dallara comincia ad asfaltare un breve circuito attorno a un campo da calcio in riva al Ceno. L’iniziativa era nata appunto da Ennio, insieme al figlio Giampaolo, Romano Meggi, Giuseppe Dalla Chiesa e il sindaco di Varano, Giorgio Bonzani. Il neonato Autodromo San Cristoforo non è altro che il perimetro del campo da calcio con un tornantino, per un totale di 500 metri. Il 19 luglio 1970, il circuito viene battezzato con il “1° Trofeo d’estate”, dedicato a formule di piccola cilindrata, lasciando la stampa soddisfatta “del successo e dei risultati eccellenti conseguiti dai dirigenti dell’Associazione Turistica Pro-Varano Melegari”.
Un successivo ampliamento del tracciato viene notato da Enzo Ferrari, che nel maggio del 1971 decide di preparare il Gran Premio di Monaco con Jacky Ickx sul circuito varanese. Per il pilota belga sembra andare tutto liscio, finché non sbaglia una frenata ed esce di pista sotto gli occhi dei curiosi, che non perdono l’occasione per battezzare quella svolta “curva Ickx”.
un giovane Giampaolo Dallara testa la Dallara VDM all’Autodromo San Cristoforo (source: dallara.it)
1972: la svolta
L’anno chiave della storia motoristica di Varano è il 1972, anno in cui nacquero ufficialmente i due motivi d’orgoglio di Varano. Il 15 Gennaio 1972, Giampaolo Dallara e altri due soci fondano nella casa di famiglia la Dallara Automobili da competizione, mentre due mesi e un giorno dopo avviene l’inaugurazione ufficiale dell’Autodromo S. Cristoforo, allungato a 1800 metri. La prima vettura progettata da Giampaolo è una dedica alla sua città natale, anche se la Dallara VDM nacque due anni prima dell’azienda.
Un forte sisma in Friuli nel maggio del 1976 è l’occasione per organizzare una gara di beneficenza con i piloti di Formula 1. È così che il 2 giugno dello stesso anno il circuito di Varano ospita una sfida tra Alfa Sud pilotate dai maggiori assi dell’automobilismo mondiale: Il due volte iridato Emerson Fittipaldi, il campione in carica Niki Lauda e tanti altri, tra cui Ronnie Peterson, Jody Scheckter e Clay Regazzoni.
La storia del circuito varanese è destinata a incrociarsi con quella della F1 sette anni dopo, quando, a seguito della morte di Riccardo Paletti nel GP del Canada del 1982, l’impianto venne dedicato al giovane milanese. Il primo evento degno di nota all’Autodromo Riccardo Paletti è un tentativo di record da parte di tre motociclisti parmensi, riusciti ad entrare nel Guinness dei Primati dopo aver girato senza sosta per 23 giorni.
L’affermazione
Dodici anni dopo la visita della F1 a Varano, stavolta è Varano che va dalla F1. Nel 1988 la Dallara collabora con la Scuderia Italia per correre in Formula 1. L’avventura non dà i frutti sperati: in sei anni, il binomio ottiene due podi e un record di otto punti nel 1989. Va molto meglio invece in America, dove il costruttore emiliano riesce a trionfare nella 500 miglia di Indianapolis del 1998, spianando la strada a quello che diventerà un monopolio.
Con l’esperienza accumulata negli anni, Dallara è diventata un punto di riferimento per le categorie monomarca, fornendo i telai ai team di GP2 (oggi Formula 2) dal 2005 e ai team di IndyCar (tra cui quello di Roger Penske) dal 2008. Nel 2014 conquista anche il Giappone, fornendo alla Super Formula dei telai più veloci addirittura della Formula 2. Ma l’attività di Dallara non si limita alle categorie propedeutiche: nel 2010 ha collaborato con HRT per il loro fallimentare progetto F1, mentre nel 2016 ha affiancato Haas nella progettazione delle loro monoposto, con risultati decisamente migliori.
Per quanto riguarda l’autodromo, il centro di guida sicura fondato dall’ex pilota Andrea De Adamich nel 1991 è un punto di riferimento nel settore in Italia, mentre nel 2002 viene allungato ulteriormente il tracciato, che continua ad ospitare gare sia di auto che di moto, oltre ai numerosi test svolti da Dallara, ultimo dei quali, il prototipo di Formula 2 che debutterà nel 2024.
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