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Il giocatore della settimana Virtus – Iffe Lundberg

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Prima arciere e trascinatore in vittorie importanti come quelle di Madrid e Barcellona nello scorso anno, poi relegato all’ultima sedia dietro la panchina da Scariolo, in estate si è cercata insistentemente una via d’uscita per lui, Iffe Lundberg però è voluto rimanere a Bologna e ora, complice la fiducia di coach Banchi, sembra stia tornando il giocatore di primissima fascia europea che Ronci&Co. avevano prelevato da Mosca, nell’ultima settimana è stato infatti il giocatore di spicco nelle due vittorie su tre ottenute delle Vu Nere. 

Fiducia 

Lundberg è un giocatore che ha bisogno di fiducia, ormai è appurato: passare da prestazioni con 18 punti a Madrid e 20 a Barcellona per poi finire in tribuna perché intimorito anche dal solo doversi prendere delle responsabilità in attacco lo dimostra. Ora però il danese classe ’94 la fiducia del nuovo coach bianconero se la sta pian piano conquistando. Contro Milano una partita da leader assoluto, un ultimo quarto che può essere definito come “solo sull’isola” in cui inanella 17 punti dei 21 di squadra, svariando dalle conclusioni dai 6,75 alle penetrazioni al ferro chiuse in schiacciata. La cosa di primaria importanza è stata il volersi prendere in mano la gara e trascinare i suoi alla vittoria, ha ricevuto l’affetto dei compagni, Hackett per primo, dopo che qualche settimana fa erano stati gli stessi tifosi bianconeri ad accompagnarlo sul campo del Paladozza con un fiume di applausi, ancor prima di aver dimostrato qualcosa nella nuova stagione. Iniezioni di fiducia che, almeno per il momento, ridanno indietro un giocatore che può diventare un vero fattore di lusso dalla panchina. 

Gestione 

Ad Oaka Iffe sembrava pronto a riprendere da dove aveva finito, il suo primo ingresso in campo nella prima metà di secondo quarto è stato subito caratterizzato da una delle sue conclusioni dall’arco mandata a segno portando il risultato sul 30-26, arriva subito il secondo tentativo che non va però a segno. Il numero 1 bianconero non demorde e in difesa recupera palla subendo fallo per poi convertirlo in due punti dalla lunetta (38-35), da lì un assist per Dunston e una successiva stoppata, giocate decisive sul finale di quarto che tengono le Vu Nere in scia della corazzata verde. Nel terzo quarto però Banchi decide ancora di andare con Smith in quintetto, relegando Lundberg in panchina per i successivi tredici minuti di gioco, di fatto al momento di tornare in campo Iffe è un po’ come un ghiacciolo tolto fuori dal freezer a dicembre e non riesce a dare l’apporto che stava dando nel secondo quarto ai suoi. C’è da dire che il calo negli ultimi sei minuti di partita è stato generale e fisiologico, viste le rotazioni ridotte della Virtus e l’immensa panchina di cui dispone Ataman, ma forse provare a cavalcare la carta Iffe già nel terzo quarto avrebbe dato più continuità alle Vu Nere. 

Riconferma 

Nella serata di ieri si è giocata la sfida al vertice tra Segafredo e Germani Brescia e la prestazione dell’ex Phoneix Suns è stata di assoluto livello su entrambe le metà campo. Per Iffe 30 minuti in campo chiusi con 19 punti, 7 rimbalzi e 6 assist (75% 2pt e 50% 3pt) ma il lavoro fondamentale è stato quello difensivo: Della Valle chiude infatti con 7 punti a referto di cui 5 dalla lunetta e probabilmente qualche apparizione in “sogno” di un Lundberg incollatogli alla maglia. Quella di ieri sera è stata di fatto una prestazione totale, da assoluto protagonista e giocatore navigato qual’è, ora bisognerà trovare la giusta continuità di prestazioni e probabilmente aiuterebbe un sorpasso su Smith nelle gerarchie, il croato al momento e molto più probabilmente in generale, non è al livello del nativo di Copenaghen che sta giocando una delle sue migliori pallacanestro in carriera.

Toko Shengelia: 3 

Jordan Mickey: 1  

Isaïa Cordinier: 1

Luca Banchi: 1

Marco Belinelli: 1

Iffe Lundberg: 1

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