Basket
EuroLeague Women – Terzo stop di fila in Europa per le Vu nere, Praga sbanca il Paladozza
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 69–90 ZVVZ USK PRAGA (15-28;25-50;44-73)
Virtus Segafredo Bologna: Del Pero, Pasa 14, Peters 3, Cox 7, Rupert 4, Barberis, Dojkic 24, Andrè ne, Zandalasini 15, Orsili ne, Consolini 2. All. Vincent .
ZVVZ USK Praga: Pribylova, Oblak 5, Andrelova, Cazorla 5, Vorackova 11, Conde 15, Vukosavljevic 15, Vyoralova 4, Magbegor 19, Hof, Sabally 16, Sipova. All. Hejkova.
Tiri liberi: BO 15/20 (75%); PR 8/9 (89%).
Rimbalzi: BO 27; PR 41.
Falli: BO 15; PR 16.
Tiri da 2: BO 21/36 (58%); PR 26/52 (50%).
Tiri da 3: BO 4/18 (22%); PR 10/21 (48%).
QUINTETTI INIZIALI
Virtus Segafredo Bologna: Dojkic, Cox, Rupert, Pasa, Zandalasini.
ZVVZ USK Praga: Magbegor, Oblak, Vorackova, Vukosavljevic, Cazorla.
Serata no per la Virtus Bologna, che sbatte la testa contro la corazzata ZVVZ Praga mettendo in campo forse la peggior pallacanestro sinora mostrata: un approccio molle pagato soprattutto nel terzo quarto, dove le ospiti hanno toccato il +30 anche a causa di una prestazione difensiva altamente sotto la sufficienza nonostante Praga sia una squadra certamente dotata dal punti di vista fisico (da notare i 27 rimbalzi Virtus contro i 41 del ZVVZ). Terzo stop consecutivo per le Vu nere in Europa, che dopo le sconfitte con Villeneuve e Mersin cadono ancora al Paladozza sotto i colpi della squadra di Hejkova, brava nel punire tutte le disattenzioni virtussine (17 palle perse) e l’approccio molle al match.
La cronaca
11-0 immediato delle ceche, che scendono in campo con tanta energia davanti ad una Virtus che parte contratta davanti al proprio foltissimo pubblico: Dojkic sblocca le bianconere dalla lunetta, ma Praga è implacabile ed in un amen arriva il 2-15 che costringe Pierre Vincent a chiamare timeout. Le Vu nere escono positivamente dal minuto, piazzando un mini parziale di 7-0 con Rupert, Zandalasini e Dojkic che vale il 9-18 a metà quarto. Continuano a segnare le ospiti, precisissime sia dall’arco sia sotto canestro, ed è solo grazie a Zandalasini e Dojkic che la Virtus riesce a rimanere in scia della forte compagine ceca: a fine primo parziale, il punteggio indica 15-28.
Si rispondono a vicenda nella ripresa Vukosavljevic e Dojkic (già a 13 punti ad inizio secondo quarto), ma Praga ha più carburante e il parquet lo dimostra: la Segafredo fatica a contenere i muscoli delle ospiti e sembra spaesate in difesa, annichita dalla fisicità a rimbalzo delle canottiere giallogrigie. Il -20 della Virtus viene limato da Pasa ma l’inerzia non sembra cambiare, sul campo c’è una sola squadra e le Vu nere possono solo provare a contenere i danni contro una squadra che sta tirando col 60% da 2 ed il 40% da 3 (contro il 37% ed il 16% della Virtus). Il raddoppio arriva col 25-50 in favore delle ospiti, score sul quale le due squadre vanno alla pausa lunga.
Inizia il secondo tempo ma la musica non cambia, 4 punti consecutivi di Praga che con un’irresistibile Magbegor da 15 punti mette già la freccia per il risultato finale. È ancora Dojkic a tenere le speranze della Virtus appese ad un filo, imitata subito dopo da Zandalasini che con 5 punti di fila tenta di ridurre ulteriormente il passivo. Praga riprende a produrre palle rubate e punti, riportandosi in un amen sul +25, ma poi è Pasa a prendere le redini della Segafredo, sfruttando la propria velocità per intrufolarsi nell’area avversaria: i 4 punti consecutivi della playmaker bianconera convincono coach Hejkova a chiamare minuto per riscuotere le sue dal torpore. Le Vu nere alzano le proprie percentuali ma Praga continua ad essere chirurgica dall’arco e sotto canestro, riuscendo a mantenere più di 20 punti di margine grazie ad una Sabally incontenibile in area. La tripla di Oblak alla sirena, che vale il 44-73, è una coltellata nel cuore della Virtus, che si dirige per l’ultima volta alla panchina affranta e senza un barlume di fiducia.
Pasa rincuora un poco il Paladozza lanciata in contropiede, ma è rapido ad arrivare il -30 per la squadra di Vincent, che lascia tutta sola la solita Vukosavljevic, precisa da 3. Non ci sono idee né iniziative, la palla gira poco e male mentre Praga ringrazia, continuando a vedere una vasca da bagno al posto del canestro favorita dalla disattenta difesa virtussina: 50-85 con poco più di 5’ da giocare. Pasa sembra la bianconera più in forma al momento sul parquet e continuando a sfruttare il proprio ritmo incontrollabile per una squadra alta come quella di Praga si porta a quota 14 punti. Ultimi minuti dove Praga lascia scorrere il cronometro e la Virtus cerca disperatamente di limitare i danni: Cox, Zandalasini e Dojkic guidano la rimonta, ma i giochi sono fatti e l’ultimo canestro Virtus firmato Cox vale il 69-90 che chiude definitivamente le ostilità.
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