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Corriere di Bologna – L’incoscienza richiesta da Banchi la porta Mascolo

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Il passaggio da Tortona a Brindisi fu un passo in avanti per il suo minutaggio, Bruno Mascolo passò dai 17,4min a partita della stagione 21-22, ovvero la sua prima vera in serie A, ai 24,3min in maglia Brindisi. In estate il passaggio in maglia Virtus, un salto in avanti prestigioso per la carriera del classe ’96 che ha dovuto però inevitabilmente accettare il compromesso di tanti più minuti in panchina. Prima della partita contro il Barcellona, Bruno aveva accumulato quattro presenze in panchina nel massimo campionato Europeo, senza però mettere mai piede in campo, pochi minuti anche in campionato, dove proprio contro la sua ex Tortona ha dimostrato per la prima volta di poter dare un ottimo contributo (4 punti, 3 rimbalzi e 7 assist in 19 minuti), che nell’economia della lunga stagione potrà rivelarsi fondamentale. 

L’esordio in Eurolega 

Quel che non è mai mancato al nativo di Castellammare di Stabia è il sorriso ma sopratutto la carica che ha sempre trasmesso ai compagni anche solamente dalla panchina. Proprio dalla panchina il numero 14 viene richiamato da coach Banchi per quello che sembra prospettarsi un esordio da pochi secondi in campo, Bruno però mette in campo segnali difensivi importanti prima e cattura un rimbalzo offensivo fondamentale poi, si prende il tiro che va lungo ma Shengelia è un avvoltoio e fagocita il rimbalzo trasformandolo in due punti sulla sirena. I segnali sono ottimi e il coach tiene Bruno in campo anche in avvio di quarto quarto, decisione folle? Forse, visionaria? Sicuro! Satoransky (201cm) giocatore con alle spalle 2676 punti in NBA trova davanti a se una diga, che prima lo manda nelle grinfie di Dobric che subisce sfondamento e poi tiene a lungo in post basso con un esperienza degna di D.Hackett giocatore da cui potrà sicuramente imparare tanto in questa stagione. L’apoteosi però arriva con i suoi primi due punti in Eurolega che valgono il vantaggio tanto inseguito, Bruno rientra in difesa con un sorriso che avvolge a se tutta la Segafredo Arena, tanto che al momento del cambio la stessa curva gli dedica un meritatissimo “Bruno, Bruno, Bruno”. Quattro minuti giocati più con il cuore che con la testa, e tanto meno con il fisico dato che appena entrato in campo Mascolo ha sentito un piccolo fastidio al polpaccio che non lo ha però minimamente scalfito: l’emblema della sofferenza di un ragazzo che deve accettare tanta panchina ma quando assaggia il parquet lo vive come uno squalo che sente l’odore del sangue. 

Fuori dal campo 

Dopo esser stato parte di un quintetto che ha preso in mano l’inerzia della gara, Bruno ha sentito attorno a se il calore di un popolo intero che ne ha apprezzato il sacrificio e la prontezza messi in campo. Fuori dallo stesso però non sono mancate le dimostrazioni d’affetto anche dei compagni, come Polonara che corre in panchina a dargli le classiche “botte” d’adrenalina nel momento in cui viene sostituito ma non solo, sui social Toko gli ricorda di dover portare le paste per festeggiare i primi due punti europei mentre capitan Belinelli ne ricorda il lato da dentista con un immagine mirata. Si, Bruno Mascolo oltre ad essere un professionista della pallacanestro lo sarà presto anche dell’odontoiatria essendo iscritto all’università di Napoli, campo in cui seguirà le orme del padre. Ora però c’è ancora tanto campo prima delle poltrone da dentista: anche oggi Bruno potrebbe trovare nuovamente spazio viste le condizioni non ancora ottime sia di Pajola che di Smith, Hackett avrà bisogno di fiato e “il dentista” come lo chiama il capitano vorrà farsi trovare pronto per dare il suo contributo alla squadra, che sia uno o dieci minuti. 

Fonte: Corriere di Bologna – Luca Aquino

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