Bologna FC
Bologna, contro l’Inter senza timori reverenziali
«Domani sera abbiamo un’altra opportunità, un’altra possibilità di giocare in un campo storico contro una squadra che, ripeto, è l’ultima finalista di Champions League, una vera concorrente per vincere lo scudetto».
Thiago Motta tiene giustamente il profilo basso in vista della grande sfida di domani sera. Il tecnico del Bologna si sente, si comporta e parla da scomoda outsider. Carica i giocatori col peso della storia di San Siro, che lui conosce molto bene, e si prepara alla battaglia: “nessun timore reverenziale”, questo è sicuramente il thiago-pensiero 24 ore prima di Inter-Bologna.
Tutto può succedere
Fa un po’ impressione a dirlo: l’ottavo di finale di Coppa Italia, tra Inter e Bologna, sarà la sfida tra 1^ e 4^ del campionato italiano di Serie A. Certo, la differenza tecnica rimane ampia. L’Inter 23/24 è la rosa rinforzata della squadra vice Campione d’Europa 2023, il Bologna è l’ennesimo miracolo di Giovanni Sartori con l’aiuto di un tecnico emergente che piace a mezza Europa. Ma in una sfida secca tutto può succedere, lo sa bene l’Inter che lo scorso 10 giugno ha interpretato la finale di Champions League in maniera decisamente migliore rispetto al favoritissimo Manchester City, pur alla fine perdendo.
Inter-Bologna, quest’anno ha già riservato sorprese
Il Bologna ha già dimostrato di poter tener testa alla squadra di Simone Inzaghi. In campionato è l’unica squadra ad aver raccolto punti pur avendo subito due reti. Lo ha fatto in rimonta e lo ha fatto proprio di fronte al pubblico di San Siro, notoriamente 12° uomo in campo soprattutto nei finali di partita dell’Inter. La sensazione è che il Bologna sappia esattamente come colpire questa Inter. Aspettare i nerazzurri, rompere il ritmo, sfruttare gli spazi che lasciano quando schiacciano il piede sull’acceleratore. I rossoblù sono stati molto abili in questo, mentre la maggior parte delle altre squadre di Serie A non ci sono riuscite.
Inter e Bologna: vince chi scalfisce le certezze altrui
Inter e Bologna, pur essendo squadre di diverso livello e caratura, hanno in comune la capacità di giocare sempre “a memoria” con grande consapevolezza. La sensazione guardando dall’esterno la sfida tra queste due formazioni in grandissima forma, è che entrambe giochino con grande consapevolezza dei propri mezzi e della propria organizzazione. Vincerà la sfida chi inserirà una pietrolina nel punto giusto dell’ingranaggio altrui. Perché, per quanto un sistema possa sembrare perfetto, può sempre difettare. Ancor più se c’è un fattore esterno. In questo senso, Thiago Motta si sta dimostrando un maestro. Il tecnico rossoblù più volte ha saputo disinnescare i punti di riferimento delle squadre avversarie. Vincerà chi sarà sfruttare o provocare il difetto altrui per scalfirne le certezze.
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