Bologna FC
Mottastics (Xmas edition) – Come Te nessuno mai
Numeri (e soprattutto considerazioni) ai tempi di Thiago Motta
A due partite dal giro di boa, una classifica, assolutamente insperata e insperabile solo 4 mesi fa, mostra il nostro Bologna arrampicatosi fino al quarto posto, in perfetta solitudine, dietro solo a tre Big della Serie A, quali Inter (pareggio fuori casa), Juventus (pareggio fuori casa, ma quanti rimpianti) e Milan (unica sconfitta in casa alla prima giornata, ma con una fortissima attenuante di una squadra che doveva ancora essere ultimata e assemblata).
E se ripercorriamo l’album dei ricordi, il Bologna, a Natale, non era nelle prime quattro della Serie A dal 1996 quando il Bologna era guidato da Renzo Ulivieri, con in attacco Igor Kolyvanov e Kenneth Andersson.
Proviamo a leggere i numeri di questa classifica, ragionando sulla rosa che ha permesso tutto questo, e proviamo ad interpretarli.
La migliore difesa è…la difesa
E se Napoleone Bonaparte amava raccontare che “la migliore difesa è l’attacco”, la difesa del Bologna funziona a dovere, avendo “imbarcato” solo 12 gol (meglio hanno fatto solo l’Inter, con 7 reti, e la Juve con 11, ma meglio dei rossoneri di Pioli che però hanno realizzato ben 31 reti), avendo aggiunto al pacchetto difensivo dello scorso anno già collaudato (Stefan Posch, Jhon Lucumi a cui aggiungiamo Charalampos Lykogiannis e Kevin Bonifazi e il rientrante, nel 2024, Adama Soumaoro), un centrale di livello (Sam Beukema) e due laterali sinistri (Riccardo Calafiori e Victor Kristiansen) che hanno reso il reparto difensivo una certezza, difficilmente scalfibile e con un età media molto bassa (di questo faremo un discorso a parte), quindi futuribile: infatti dei giocatori di movimento difensivi convocabili attualmente, solo Lykogiannis supera i 30 anni. E, ad oggi, solo Kristiansen è in prestito dal Leicester con diritto di riscatto, le cui valutazioni verranno fatte a fine anno.
L’Attacco è in crescita, ma serve un vice Zirkzee
L’attacco rossoblù, partito al rallenty (anche perché il pacchetto offensivo durante l’estate era stato particolarmente rivoluzionato con le partenze di Marko Arnautovic e gli arrivi di Sidney Van Hooijdonk, Jesper Karlsson, Alexis Saelemaekers e Dan Ndoye), ha via via scalato le marce, aumentando i giri del motore, a partire dalla partita con il Monza (si perchè è stato accertato che in quella partita il gol di Ferguson era valido) dalla quale in poi l’attacco rossoblù ha sempre segnato almeno un gol che ha significato solo pareggi o, in partite come quella di sabato 23 dicembre, addirittura, vittorie, in un percorso virtuosissimo, man mano che la difesa produceva clean sheet nei 90 minuti regolamentari, come accaduto in questa settimana.
E se Dan dovesse rimanere alcune settimane ai box, per il problema ai flessori occorsogli durante il match contro i nerazzurri di Giampiero Gasperini, ecco Jesper pronto a rientrare (è possibile che sia convocabile già per Udine) per consegnare a Thiago Motta la possibilità di avere abbondanza sugli esterni e dare il giusto cambio a chi deve fornire sfere giocabili a Joshua Zirkzee.
Già Zirkzee: stabilito che Sidney Van Hooijdonk ha bisogno di un altro tipo di gioco per eccellere, per il gioco del Bologna c’è bisogno di un vice Joshua, su cui l’Area Tecnica sta già lavorando da tempo e i nomi fin qui usciti sono profili giovani e molto interessanti.
La seconda parte dell’articolo verrà pubblicato domani, 26 dicembre. Ancora Tanti Auguri a Tutti Voi.
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