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La Fortitudo non si ferma più: Udine battuta 68-54

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Foto di Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro


FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA – APU OLD WILD WEST UDINE 68-54 (23-13; 14-14; 18-11;13-16)

 

Statistiche:

Fortitudo: Giordano 3, Bonfiglioli ne, Sergio, Aradori 11, Conti, Bolpin 12, Panni, Kuznetsov ne, Fantinelli 8, Freeman 13, Ogden 16, Morgillo 5. All.Caja

Udine: Vedovato, Clark 15, Alibegovic 12, Caroti 6, Gaspardo 6, Delia 4, Da Ros 1, Agostini ne, Arletti ne, Monaldi 4, Ikangi 6. All. Vertemati

 

Tiri liberi BO 9/14 UD 14/21

Tiri da 2 BO 2/47 UD 8/22

Tiri da 3 BO 5/19 UD 8/30

Rimbalzi BO 48 UD 32

Falli BO 25 UD 20

 

Arbitri: Gagliardi, Wassermann, Moretti.

 

Quintetti iniziali: 

Fortitudo: Fantinelli, Bolpin, Aradori, Freeman, Ogden.

Udine: Caroti, Clark, Alibegovic, Gaspardo, Delia.

 

La Effe non si ferma più, contro Udine arriva l’ennesima prova di forza che la conferma con sempre più merito in cima al girone rosso. Tendenza già indirizzata verso i biancoblu a fine primo quarto e rafforzatasi ad inizio ripresa, quando arriva a toccare anche il +21. Ancora un Ogden magistrale ed una difesa che più compatta di così è difficile da immaginare.

Nel ricordo di Franco “Franz” Arrigoni, icona biancoblu degli anni 70′, comincia una sfida che ha tutte le caratteristiche del “big match”. Ferri non proprio caldi, battezzati grazie al talento dei singoli più che alla manovra corale. Tifo da tutto esaurito che galvanizza il quintetto Flats Service, in grado di limare le incertezze e stabilirsi tra i 3 e i 5 punti di vantaggio nella seconda parte del primo quarto. Qualche errore in più lo commette la formazione di Vertemati, costretto a richiamare i suoi in panchina sul 15-10 per impedire ai padroni di casa un ulteriore allungo. Mossa che non riesce; in uscita dal timeout la Fortitudo è più brillante e, prima sfruttando il pick’n’roll con Morgillo poi giocando d’anticipo in difesa, si porta sul +10 (23-13) alla fine del primo periodo. 

Avvio del secondo quarto piuttosto nervoso, dagli spalti al parquet pur non sfociando in decisioni arbitrali drastiche. Quando Caroti decide di tornare a muovere il punteggio dal perimetro dopo oltre 2′, il ritmo della partita riprende vigore anche se solo per Udine. Tripla anche di Alibegovic che forza lo stop di Caja. Questa volta il minuto da’ i suoi frutti. Parziale di 5-0 biancoblu in meno di due azioni con tanto di bomba di Giordano che fa esplodere il Palazzo. La quantità di Ogden e Freeman sotto le plance, sia offensive che difensive, fa la differenza anche contro Da Ros e Gaspardo e permette la doppia cifra di vantaggio (30-19) a 5′ dall’intervallo. Forbice che si allarga fino al +13, ospiti smarriti e privi di spunti in costruzione, obbligati ad aggrapparsi alla precisione di Alibegovic dalla distanza per non uscire anticipatamente dalla partita. Si torna negli spogliatoi sul 37-27. 

Entusiasmo fortitudino contagioso e bi-fronte ad inizio ripresa. Bolpin giganteggia in mezzo al campo: bagna le polveri da tre e ruba il pallone che permette a Fantinelli di segnare il +15 (42-27) dopo 2’30”. Apu non pervenuta sul parquet per quasi 5′ quando Delia sblocca il punteggio dalla lunetta. Troppo poco per contenere una Fortitudo che possesso dopo possesso vola sempre più in alto ed allarga la forbice fino al +21 (49-28). Forte del vantaggio solidissimo la Effe allenta la tensione, concedendosi qualche errore al tiro e rendendo per qualche azione il confronto meno impietoso. Prima della sirena si rivede la miglior faccia biancoblu, trascinata da Ogden: 55-38 a 10′ dal termine. 

Pronti via, la tripla di Clark ricorda ai padroni di casa che la partita è tutt’altro che finita. Insistono i friulani dai 6,75 metri, riducendo il divario fino a -9 (55-46). Salgono invece a tre i minuti privi di canestri per Bologna, fatta ripartire a cronometro fermo da Freeman. La vera scossa al punteggio la opera, però, Aradori e questa volta non c’è più possibilità di riaprirla per i bianconeri, anche perché la difesa fortitudina non tradisce segni di cedimento. 65-51 a 2’30” dalla fine, Udine rosicchia qualche punto ai liberi ma è troppo tardi per cambiare le sorti della partita. La Fortitudo supera l’Apu 68-54 e continua a godersi il primato. 

 

 

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