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I biancoblù espugnano il PalaBanca con qualche brivido sul finale: Piacenza – Fortitudo finisce 59 a 63

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Crediti : Valentino Orsini - Fortitudo Flats Service Bologna

Il tabellino

UCC Assigeco Piacenza – Flats Service Fortitudo Bologna 59-63 (15-16, 15-23, 13-13, 16-11)

UCC Assigeco Piacenza: Giovanni Veronesi 15 (2/3, 3/10), Malcolm Miller 13 (3/5, 2/6), Niccolo Filoni 8 (3/3, 0/1), Michele Serpilli 8 (0/2, 2/3), Brady Skeens 5 (2/3, 0/0), Federico Bonacini 5 (1/3, 1/4), Gherardo Sabatini 3 (1/1, 0/4), Lorenzo Querci 2 (1/3, 0/4), Filippo Gallo 0 (0/0, 0/2), Ursulo D’almeida 0 (0/0, 0/0), Milos Joksimovic 0 (0/0, 0/0), Matteo Gherardini 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 9 / 14 – Rimbalzi: 31 10 + 21 (Brady Skeens 11) – Assist: 10 (Gherardo Sabatini 5)

Flats Service Fortitudo Bologna: Riccardo Bolpin 13 (2/4, 2/5), Alessandro Morgillo 13 (5/5, 0/0), Matteo Fantinelli 11 (4/8, 1/3), Pietro Aradori 8 (3/8, 0/1), Deshawn Freeman 8 (3/4, 0/0), Mark Ogden 6 (3/9, 0/2), Luigi Sergio 4 (2/2, 0/0), Alessandro Panni 0 (0/0, 0/1), Nicola Giordano 0 (0/1, 0/0), Vitalii Kuznetsov 0 (0/0, 0/0), Alberto Conti 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 10 / 12 – Rimbalzi: 31 7 + 24 (Pietro Aradori 11) – Assist: 19 (Riccardo Bolpin 7)

 

Reduce dalla fondamentale vittoria contro la APU OWW Udine al PalaDozza di settimana scorsa, in una partita praticamente perfetta sul fronte difensivo, la Fortitudo Flats Service Bologna giunge al PalaBanca per affrontare una squadra particolarmente ostica, la Assigeco Piacenza guidata da Coach Stefano Salieri, la quale all’andata arrivò ad un passo dall’impresa di espugnare il PalaDozza in una gara che terminò 94 a 92 e combattuta strenuamente da entrambe le parti. A caccia di punti fondamentali per accedere matematicamente alle Final Four di Coppa Italia, ai biancoblù attendono ora due difficili trasferte consecutive, prima contro Piacenza e successivamente alla Baltur Arena contro Cento (la quale necessita di punti in chiave salvezza e sarà impegnata in contemporanea a Nardò). Tra le fila biancorossoblù nessuna assenza a causa degli infortuni, tutti i giocatori hanno recuperato e il Roster sarà al completo: nello scorso turno Piacenza ha affrontato Trieste a ranghi ridotti, priva di Querci, Bonacini e Gallo nel terzo quarto. In questa sfida i padroni di casa però giocheranno con alcuni giocatori segnati però da guai ed acciacchi fisici. La principale minaccia sotto le plance Brady Skeens ha recuperato dal problema alla caviglia e sarà a disposizione tra le fila di Coach Salieri. Presente inoltre anche Miller nel ruolo di ala forte, chiamato a battagliare a suon di punti con Aradori. La Fortitudo, invece al completo (ma senza Taflaj per scelta tecnica), non potrà quindi concedersi cali di concentrazione e dovrà affrontare al meglio l’impegno per 40 minuti, consolidando nuovamente il primato in classifica solitario (in virtù della vittoria di Forlì contro Verona) per uscire vittoriosa.

La cronaca del match

 

Partita importante, di cartello nel girone Rosso. Classici quintetti da entrambe le parti. Piacenza guadagna la palla a due e inizia nel migliore dei modi con Miller che realizza una tripla, ma Riccardo Bolpin dall’altro lato del campo segna immediatamente, in un avvio botta e risposta. In meno di due minuti di partita, Bolpin segna anche la seconda tripla, lasciato libero di tirare per ben tre volte (con un errore a referto). Due su tre per il biancoblù che ha in stagione dall’arco oltre il 40 percento di media, il quale ha l’occasione successivamente di incrementare il proprio tabellino in contropiede, ma perde il pallone scivolando a pochi metri dal ferro. Piacenza molto distratta difensivamente nei primi minuti di gara, con diversi errori nelle scelte di tempo. Ottimo inizio offensivo per la Fortitudo, brava a trovare i suoi tiratori sul perimetro in attacco approfittando della difesa contratta avversaria. Freeman a sei minuti dal termine del primo quarto realizza il secondo fallo, ma Caja lo tiene in campo. Ritmi altissimi e velocissimi al PalaBanca: da un lato Piacenza segna con floater complicatissimi e difende a a uomo, mentre Caja organizza una difesa a zona a cui però Miller prende le misure presto. 8 a 8 dopo 5 minuti. Tanti i duelli 1 contro 1 in questa fase, con una grandissima aggressività anche da parte dell’ala forte USA biancorossoblù Miller, coinvolto fin dall’inizio a differenza del compagno USA Skeens. Così come il ritmo, anche gli errori sono tantissimi, specialmente dei biancoblù, che anche nelle seconde opportunità dopo i rimbalzi offensivi sbagliano anche tiri comodi. Squadre imprecise, al punto che Caja, furioso, chiama un Time Out sbraitando contro Ogden, molto distratto in questo inizio di partita. Entrambe le formazioni lottano strenuamente a rimbalzo offensivo, mantenendo il risultato in pieno equilibrio. Ottimo ingresso di Morgillo sul parquet, il quale con 4 punti approfitta per riportare in leggero vantaggio i biancoblù: il primo quarto termina 15 a 16, in un clima molto caldo e un’intensità altissima.

La Effe riparte con un ottimo giropalla e Sergio segna con un sottomano in Reverse. Gli errori di distrazione di Sabatini in attacco permettono ai biancoblù di rubare palloni importanti in fase difensiva, continuare il giropalla e cercare alti-bassi sull’asse Morgillo – Sergio. Morgillo in poco più di dodici minuti di gioco ha già eguagliato il suo Season High con 5 punti, dimostrandosi in netta crescita. Così come Sergio, che con un tiro dalla media distanza trova il primo parziale positivo per gli ospiti: +6 per la Fortitudo, complice il tragico 1 su 9 di Piacenza dall’arco. Effe sempre in equilibrio offensivo nel cercare di creare un vantaggio, in particolare con Fantinelli, che grazie alla sua intelligenza cestistica serve i compagni liberi e trova gli spazi per prendersi tiri in Mid Range. Serpilli, dopo 8 errori consecutivi dal bersaglio grosso, sblocca i biancorossoblù con una tripla, tornando ad alzare il ritmo del match. Differenza di maturità però evidente in questa fase: la capolista difende con compattezza, mentre la Assigeco perde lentamente terreno, non riuscendo a contenere i blocchi avversari e soffrendo le transizioni biancoblù. Concreto tentativo di fuga per la Fortitudo, che raggiunge il suo massimo vantaggio sul +9 a tre minuti dal termine, a cui però Serpilli risponde con una tripla mantenendo viva l’intensità dei suoi. Poco dopo, anche Sabatini si fa trovare libero dall’angolo. Dal meno 5 però, in poche azioni Piacenza si ritrova in svantaggio di doppia cifra, complice un nuovo canestro di Morgillo (miglior realizzatore dei biancoblù fin qui), Aradori e Ogden, servito perfettamente da un assist visionario di Fantinelli. Ancora Morgillo sul finale di secondo quarto: il Centro biancoblù con 11 punti dalla panchina e tantissima presenza sotto le plance, strappa il pallone a Skeens e segna di tabella. Con un canestro di Miller si chiude il primo tempo: Bologna avanti 30 a 39 in una gara molto emozionante

Ogden, molto assente nel primo tempo, riapre le danze nel terzo quarto uscendo dai blocchi, aggiustando i piedi e segnando dalla media distanza. Poco dopo, Fantinelli serve Freeman, che da sotto canestro segna e manda i suoi sul +13. Difficoltà enormi dei padroni di casa nel trovare la via della retina: sono molti i tentativi e le forzature da oltre l’arco che non si concretizzano per la squadra di Coach Salieri. Con un dai e vai perfetto tra Fantinelli e Freeman, il Capitano concretizza il nuovo canestro degli ospiti. Nonostante il netto vantaggio, in seguito a una leggerezza in costruzione dei biancoblù Caja si innervosisce e chiama Time Out. La Assigeco, in ricerca di una scintilla per tentare la rimonta, lotta a rimbalzo in più occasioni e Miller segna dall’arco in caduta allo scadere dei 24 secondi. Poco dopo, Ogden compie un gesto tecnico clamoroso e stoppa il nuovo tentativo dei padroni di casa, che avrebbe potuto consegnare a Piacenza il meno 10, situazione che si verifica però grazie a Filoni. Spinta dal pubblico del PalaBanca, Piacenza lentamente torna ad alzare l’intensità in difesa, cominciando a trovare continuità in attacco. Miller però sbaglia due liberi due su due, dimostrando una pesante assenza di concentrazione in questa fase. Ad ogni tentativo di ricucire lo svantaggio di Piacenza, un biancoblù pesca un compagno segnando e mantenendo il vantaggio e la gestione del match, apparendo in totale controllo. Caja non perdona nulla ai suoi, mandando subito in panchina Giordano dopo che questi commette una infrazione di passi di inesperienza. Poco dopo però anche Sabatini dall’altro lato commette un gravissimo errore a dieci secondi dal termine, servendo male un compagno sul risultato di meno 7 con l’opportunità di avvicinarsi nel risultato. La Effe segna così allo scadere, chiudendo il terzo quarto 43 a 52.

In apertura di ultimo quarto errori di imprecisione per entrambe le formazioni. Dopo diversi canestri sbagliati, Piacenza segna con il tandem Sabatini – Skeens e riporta i padroni di casa a contatto. Il 5 su 24 da tre di Piacenza però è sintomo di una prova non eccellente in termini di continuità. Fantinelli toglie le castagne dal fuoco per la Effe: prima intercetta un pallone, poi va a bersaglio dai 6.75 partendo dal palleggio. Nonostante ciò, la Assigeco non si arrende e rimane a contatto, trovando la via della retina con ottime soluzioni individuali. La Fortitudo cerca di giocare con il cronometro, subendo contestualmente falli di frustrazione dei piacentini. A due minuti e mezzo dal termine però Freeman commette il quinto fallo, in una partita di sostanza ma fatta di alti e bassi da parte sua. Mentre Piacenza cerca la fiammata decisiva, la Effe attacca lentamente e questa scelta non si rivela positiva: Veronesi intercetta un pallone e si invola in contropiede, portando i suoi sul meno 5. Altro errore di Bolpin, e dall’altra parte Veronesi fa esplodere il PalaBanca: 57 a 59. Piacenza, dopo una partita passata a inseguire, si riporta sotto di un solo possesso. Finale di gara intensissimo in suolo piacentino. Ogden spreca il possesso tentando un tiro impossibile, ma la Assigeco spreca il possesso più importante della partita. Piacenza si affida così al fallo sistematico nelle ultime azioni. Aradori va in lunetta, è glaciale e fa due su due. Le ultime preghiere dei padroni di casa finiscono in nulla di fatto. La Fortitudo espugna così il PalaBanca e vince 59 a 63, dopo un finale intenso ed emozionante.

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