Motor Valley
Ducati presenta la stagione 2024 tra MotoGP, SBK e motocross
La Ducati ha presentato questa mattina a Madonna di Campiglio la sua stagione 2024, che sarà intensa come mai prima d’ora. La Casa di Borgo Panigale ha infatti svelato i colori della nuova Desmosedici, della Panigale V4R 2024 e della protagonista della nuova avventura off-road del marchio, vale a dire l’attesissima Desmo 450 MX che porterà l’azienda nel motocross. Sul palco di “Campioni in pista” erano presenti cinque campioni del mondo, per un totale di diciassette titoli mondiali piloti, tra pista e fuoristrada.
Claudio Domenicali, presidente e amministratore delegato di Ducati, ha lanciato dal palco anche qualche frecciatina ai rivali sia di MotoGP che di Superbike. Entrambi i campionati hanno subito infatti qualche modifica regolamentare per limitare lo strapotere e Domenicali ha tenuto a sottolineare che «Ducati vince e le regole vengono cambiate. Le nostre squadre ufficiali sono consolidate e forti, ma avranno più difficoltà. Se quest’anno riusciremo a ripetere i risultati della stagione passata, questi varranno doppio».
MotoGP, la Desmosedici 2024
Della Desmosedici 2024 tecnicamente c’è poco da dire, se non ciò che ha annunciato il direttore generale di Ducati Luigi Dall’Igna, svelando che la carena nuova sarà provata nei test di Sepang, e sarà molto diversa da ciò che si è visto in precedenza. L’Ingegnere veneto ha dichiarato che a Borgo Panigale si sono concentrati molto sul motore, ancora più potente di quello 2023. Con queste innovazioni Ducati dovrà cercare di rintuzzare i progressi dei competitor, che hanno a disposizione le concessioni per poter sviluppare maggiormente i propri prototipi. Le novità estetiche si notano soprattutto nella livrea, comune con gli altri progetti svelati in Trentino e caratterizzata da due tonalità diverse di rosso, di cui una più accesa, che riprende la curva presente sui loghi Ducati e che sta a significare appunto la piega dei mezzi ai due ruote.
Francesco Bagnaia, ancora una volta con il numero 1, ha dichiarato di essere entusiasta di ricominciare, dopo aver ottenuto buoni riscontri a Valencia, trovando una buona base sulla quale iniziare lo sviluppo, mentre il suo compagno di squadra, Enea Bastianini, ha affermato di doversi riscattare dopo il brutto 2023, consapevole dell’ottimo potenziale a disposizione.
Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini con il nuovo Direttore Sportivo Mauro Grassilli, il Direttore Generale Luigi Dall’Igna e il Team Manager Davide Tardozzi (source: mediahouse.ducati.com)
SBK, la Panigale V4R
Anche qui esteticamente, oltre ai colori, è cambiato poco. È mutata la line-up di piloti, con Nicolò Bulega che ha preso il posto di Michael Ruben Rinaldi sulla seconda Panigale al fianco del confermatissimo Alvaro Bautista, probabilmente al suo passo di addio alle competizioni, sebbene non ci sia ancora una conferma ufficiale. C’è molta curiosità alla vigilia per quello che potrà fare lo spagnolo, alle prese con il cambio regolamentare che prevede un peso minimo calcolato tra moto e pilota. Bautista dovrà quindi apporre qualche chilo di zavorra sulla moto numero 1 e questo potrebbe portare ad un maggiore consumo delle gomme, da sempre punto di forza del due volte campione sulla Panigale.
Alvaro Bautista e Nicolò Bulega con il Team Principal di Aruba.it Racing Stefano Cecconi (source: mediahouse.ducati.com)
Motocross, ecco la nuova Desmo 450 MX
Finalmente è stata svelata la nuova creatura del reparto corse Ducati, che verrà portata in gara da Alessandro Lupino e, in qualche occasione, da Antonio Cairoli. Vedere il campione siciliano con il cappellino Monster, dopo tanti anni a braccetto con Red Bull, fa effetto, così come vederlo vestito di rosso. “DucaTony”, come scritto sull’abbigliamento da gara, tornerà comunque alle gare, partendo dal campionato italiano fino probabilmente a qualche wild-card nel mondiale, nel quale la Desmo 450 MX esorirà nel 2025, prima di attraversare l’Oceano Atlantico per esordire anche nel Supercross americano.
È strano poter ammirare una Ducati con le ruote tassellate, ma ci si farà l’abitudine anche a questa nuova visione. In tanti appassionati stanno notando la somiglianza delle plastiche della nuova Desmo con quelle della Honda CRF 450, ma ciò che è davvero una novità nel panorama crossistico è la distribuzione desmodromica. La sfida degli uomini capitanati da Paolo Ciabatti, recentemente in visita anche alla Dakar per iniziare ad osservare da vicino quella competizione, è quella di vincere anche oltre l’asfalto.
Tony Cairoli e Alessandro Lupino con il Direttore Generale Ducati Corse Off-Road Paolo Ciabatti (source: mediahouse.ducati.com)
Ce la farà Ducati a confermarsi vincente?
L’interrogativo di tutti è uno solo. Riuscirà la Ducati a trionfare anche nel 2024? Nel motocross è tutta un’incognita ed è difficile vincere al debutto in un terreno del tutto nuovo, mentre tante risposte in pista sono in mano agli avversari delle rosse, con più armi a loro disposizione.
In Superbike, questo nuovo regolamento dovrebbe danneggiare solo Ducati, ma le previsioni potrebbero anche rivelarsi errate. Quanto verrà penalizzato Bautista? Difficile dirlo ora, tra cinque settimane Phillip Island ci darà i primi riscontri.
In MotoGP, il team ufficiale dovrà vedersela anche con la competizione interna, che sia Pramac Racing, che avrà lo stesso materiale, o che siano i due team privati dotati della vincente Desmosedici 2023. Un eventuale grande step evolutivo sulla moto di quest’anno potrebbe scremare in partenza la concorrenza interna e forse questo può essere stato uno dei focus della squadra di Dall’Igna. Parlare a motori spenti è comunque un esercizio di difficile riuscita e, a parer mio, di dubbio gusto. Meglio non addormentarsi durante le prime gare, presi dai fusi orari o dalla disabitudine alle corse, per poter vedere i primi riscontri.
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