Bologna FC
Thiago Motta: «Il mercato non è una mia responsabilità. Ilic? È ancora indietro»
Questo pomeriggio, a due giorni dalla sfida con il Milan, ha parlato in conferenza stampa Thiago Motta.
Di seguito le sue parole.
Come sono state queste due settimane?
«Stiamo bene, ci stiamo allenando in modo positivo ogni giorno. Vogliamo far vivere delle belle emozioni alla gente tramite il nostro gioco».
Chi è più avanti per sabato tra Karlsson e Saelemaekers?
«Alexis, perché si è fermato poco e ha recuperato molto bene. Jesper è stato fuori tanto e ha bisogno di più tempo, noi lo vogliamo aiutare. Avrà l’opportunità di dimostrare il grande giocatore che è. Karlsson è comunque disponibile».
I nuovi giocatori in arrivo rispondo alle tue richieste?
«Il mercato non è una mia responsabilità: Ilici ha bisogno di tempo, è un po’ indietro rispetto ai nostri giocatori a livello fisico. In futuro potrà diventare importante».
Che tipo di difensore è Ilic?
«Si sta allenando, cercheremo di aiutarlo ad arrivare al livello degli altri. Può diventare un giocatore importante in futuro».
Il Milan concede più spazi rispetto ad altre squadre.
«All’andata non abbiamo avuto la stessa capacità che abbiamo avuto nelle altre gare. Il Milan inizia sempre forte, ha una rosa importante ed è in lotta per lo scudetto. Mancano ancora tante partite, noi dobbiamo fare il nostro gioco ed essere concentrati. Sarà sicuramente diversa rispetto all’ultima partita che abbiamo affrontato».
Non hai mai avuto l’attacco al completo quest’anno, ti aspetti molto da questo reparto?
«Mi aspetto tanto da tutti. Oggi c’è solo Ndoye fuori e lo aspettiamo perché per noi è molto importante. Chi ha giocato lo ha meritato, nella prossima gara vedremo chi sarà titolare».
Sabato non ci sarà Posch, De Silvestri sarà titolare? Questo può influire sulle scelte offensive?
«Sia De Silvestri sia Corazza stanno bene, davanti abbiamo diverse opportunità sulla destra. Scenderà in campo la miglior squadra. Cercheremo di limitare i valori del Milan, dal lato sinistro loro sono fortissimi con Theo Hernandez e Leao».
Come procede il recupero di Ndoye?
«So per certo che farà il massimo per essere disponibile il prima possibile, è un grande professionista, sia fuori che dentro il gruppo è importante. Non voglio dimenticare nemmeno Adama, se ne parla poco ma sarà un rinforzo per il gruppo: l’anno scorso ha giocato partite eccezionali. Spero possa tornare presto, si merita il rinnovo di contratto per il valore che ha dimostrato. Ha lasciato sul campo un tendine per questa maglia. Non ci sono tempistiche, lui sta bene, lo hanno dovuto frenare perché lui ambisce sempre a fare di più».
Cosa è mancato nelle ultime partite?
«Nelle ultime partite le squadre avversarie si sono chiuse bene, per fare una partita completa è normale che gli avversari abbiano il loro possesso e la loro fase offensiva e noi lì dobbiamo stare attenti. Contro squadre come il Milan dobbiamo essere compatti e difenderci bene».
Lo scenario di questo gennaio cosa ti fa capire?
«Mi fa pensare solo ad oggi, non penso a giugno. Quando sono arrivato sono entrato che la squadra era già costruita e ho sempre fatto il massimo. Pensiamo solo al presente per avere alla fine ciò che meritiamo, dobbiamo sempre mostrare la nostra miglior versione».
Questa squadra ha la forza per ripetere il girone di andata?
«L’importante è pensare al presente, il resto non si può controllare. Tranne con il Milan, in tutte le altre volte abbiamo saputo competere con l’avversario. Questa è una grandissima soddisfazione. Manca tanto a fine stagione, solo allora vedremo dove siamo arrivati».
Hai studiato Castro?
«Ho studiato la mia squadra e dove possiamo migliorare. Ho cercato di studiare il Milan e anche i miei ragazzi uno per uno».
Quanto è stato importante avere due settimane per recuperare?
«E’ sempre utile avere il gruppo al completo per lavorare, i ragazzi hanno aderito subito al nostro modo di lavorare. La squadra in queste due settimane non ha mai abbassato la guardia, questo mi dà grandissima soddisfazione. In questo gruppo abbiamo ragazzi che lavorano bene, ciò è fantastico».
Hai sentito Maignan dopo Udine?
«No, ho visto ciò che è successo. E’ un episodio triste, nel calcio possiamo fare in modo che queste cose cambino, ha fatto la cosa giusta. C’è grande ignoranza da parte di alcuni su questo tema, io spero che chi ha commesso il gesto ne paghi le conseguenze. Maignan lo stimo e ha il mio appoggio».
Stamattina con voi si è allenato Byar, come lo hai visto?
«L’ho visto molto bene, ha vinto tanti contrasti e questo mi ha lasciato sorpreso e felice, quando verrà da noi potrà darci una grande mano».
Quali sono i valori che deve abbracciare chi arriva qui?
«Fino a quando io sarò qui ci sono cose da rispettare, chi arriva trova un gruppo disposta a farlo. Alcuni sono esempi come Posch che pur sapendo di non giocare si allena sempre al massimo, è questo che bisogna fare senza eccezioni. Lui vuole sempre vincere, vive al massimo la sua giornata, è questo che ci serve. Altri fanno più fatica a stare alle regole, ci sono cose negoziabili e altre no».
Su Zirkzee e le sirene di mercato.
«Vedremo se alla fine rimarrà qui o no, l’importante è che lui si alleni sempre al massimo, lui serve come esempio. Deve dimostrare ai nuovi cosa significa giocare per il Bologna. Ha di fronte a sé un grande futuro, dipende solo da lui. Non deve pensare al futuro, ma solo ad affrontare al massimo il Milan».
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