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Verso Milan-Bologna, Sarti (RadioRossonera): «Aspetterei a definire guarita la squadra di Pioli. Il Bologna è la Sorpresa di questa Serie A»
Domani sera a San Siro, grande big match per il Bologna che farà visita al Milan dell’ex tecnico rossoblù Stefano Pioli.
Per parlare del momento del Milan e della partita dei rossoneri abbiamo intervistato la collega di RadioRossonera Beatrice Sarti.
L’intervista pre Milan-Bologna
Ciao Beatrice. Parto dal momento del Milan. Da metà dicembre circa, con la vittoria in Champions a Newcastle, il Milan sembra essersi rimesso nella giusta carreggiata. Tu che segui la squadra hai avuto la stessa impressione?
«Sicuramente la vittoria di Newcastle, per quanto triste per via dell’eliminazione, ha fatto cambiare marcia al Milan. Ogni tanto però la squadra di Pioli ricade negli stessi errori. In questo periodo il Milan è stato aiutato dal calendario che l’ha messo di fronte a partite più semplici rispetto alla prima parte della stagione. Però, ad esempio, la gara di Salerno e l’uscita dalla Coppa Italia, che era un obiettivo, sono stati ostacoli che l’hanno fatto inciampare di nuovo. Aspetterei ancora per definire guarito il Milan».
Rispetto a un girone fa che cosa è cambiato nel Milan e in che cosa è migliorato?
«Secondo me in quella partita si è capito che il gioco del Milan sarebbe stato molto dispendioso e rischioso. La partita l’ha vinta, contro un Bologna che non era ancora in forma, ma si era intuito che la squadra aveva un’impronta molto offensiva, con un centrocampo che fatica a filtrare e che è, secondo me una delle lacune di questa squadra. Pioli ha provato a migliorarla e credo che il grande scotto del derby abbia fatto capire al tecnico che non si sarebbe potuto giocare così contro ogni tipo di avversario. Però il Milan a volte ricade nella tentazione e subisce rimonte come quella di Lecce o della Salernitana e dell’Atalanta».
Uno dei grandi problemi del Milan quest’anno sono stati gli infortuni che hanno colpito soprattutto la difesa. Quanto hanno influito sulla classifica del Milan e sulla presenza rossonera nella lotta scudetto?
«Più che emergenza in difesa, ti direi emergenza e basta. Il Milan ha avuto un grosso problema infortuni, di nuovo. Ha numeri molto pesanti. Non so quante altre squadre in Europa hanno fuori i tre centrali titolari Tomori, Thiaw e Kalulu per infortuni lunghi. Sicuramente questo ha influito sulla lotta scudetto, perché il Milan aveva la rosa per potersela giocare, perché Maldini e Massara avevano costruito un’ossatura forte a cui quest’anno sono stati aggiunti innesti importanti. Per me il Milan non doveva essere così lontano da Inter e Juve. Non è il primo anno con così tanti infortuni e ha inciso sulla stagione del Milan, non solo in campionato».
Parlando invece del Bologna, che parere hai sulla stagione dei rossoblù?
«La stagione del Bologna è molto positiva. Un mese e mezzo fa stava molto meglio, ma è normale che una squadra viva momenti di flessione, anche perché li hanno anche le grandi. Però ha un’ottima posizione in classifica e mi è sempre sembrata con idee di gioco ben precise. Poi le gare si possono anche non vincere, ma ha un’identità e un’impronta. È una delle sorprese, se non la Sorpresa. E poi ha un giocatore fantastico che è Zirkzee. Domani, a San Siro, avrà tutti gli occhi addosso. Il Bologna è una squadra allenata e costruita bene. Direi che il Bologna sta facendo bene a diversi livelli».
Che gara ti aspetti dal Milan?
«È sempre difficile dare una risposta a questa domanda. Il Milan, quest’anno, ci ha sempre abituato a giocare gare come ci aspettavamo e altre meno. Mi aspetto comunque una gara bella da vedere perché entrambe giocano bene. Il Milan fatica con squadre che si chiudono e ripartono bene e velocemente. Sarà una partita complicata per Pioli e i suoi ragazzi, però in casa ha il fattore campo a favore».
Che indicazioni ci puoi dare sulla probabile formazione del Milan?
«Mi aspetto la formazione che abbiamo visto nelle ultime settimane: Maignan; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo; Adli, Reijnders; Leão, Loftus-Cheek, Pulisic; Giroud».
Grazie Beatrice, a presto e buona partita.
«A te, alla prossima».
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