Basket
Il giocatore della settimana Virtus – Marco Belinelli
Ventuno e diciotto. Sono questi i punti segnati da Marco Belinelli nelle due gare contro Monaco e Scafati, ormai dal capitano virtussino però questi numeri ce li aspettiamo e no, non dev’essere una cosa scontata, ma l’andamento della sua stagione dimostra come il trentasettenne di San Giovanni in Persiceto ci abbia ormai abituato a prestazioni di questo genere. Ecco che allora, anche solo per i numeri fatti registrare, non può che essere proprio lui il giocatore della settimana Virtus.
Accentratore
Specialista? Senza dubbio, ma questo termine per il numero 3 bianconero è sempre più riduttivo: il suo lavoro in uscita dai blocchi è sublime, incantevole per chi volesse soffermarsi su tutte le finte, variazioni di velocità e giocate di sana furbizia che si “nascondono” dietro un’uscita in vantaggio su chi che sia il suo difensore. I punti che arrivano da queste situazioni, come abbiamo visto sono tanti, ma grazie alla pericolosità ormai nota a tutta Europa ogni movimento dell’ex Spurs mette in allerta le intere difese, che non possono abbandonare a se stesso il diretto difensore. Da qui arriva l’evoluzione sempre più importante del gioco della Virtus, che è passato dalla centralità del post basso di Shengelia a quella delle uscite dai blocchi del capitano. Arrivano quindi anche gli assist dalle mani del tiratore scelto, che a livello numerico non sono certamente rappresentati da numeri elevati, ma spesso si concentrano in momenti cruciali della gara lasciando spazio anche all’occhio con linee di passaggio non banali e qualche volta azzardate. Al momento non è giusto dire che la Virtus sia Beli dipendente, le frecce nell’arco di coach Banchi sono diverse, ma tanto passa dalla pericolosità di quello che è uno dei talenti più cristallini della pallacanestro italiana.
Monaco e Scafati
Nella gara contro i monegaschi abbiamo avuto anche l’ennesima dimostrazione d’orgoglio da vero capitano, quando sul finale di secondo quarto i tre liberi letteralmente regalati a Mike James sono valsi il +16 ospite, da lì sono arrivati 8 punti in fila e una sfida personale dall’arco con Jordan Loyd alla quale Belinelli non si è certamente tirato indietro. Al rientro dagli spogliatoi il fuoco ha continuato ad ardere, sfogandosi con altre due conclusioni dai 6,75 che hanno di fatto riconsegnato una partita al pubblico della Segafredo Arena che ha visto la propria squadra arrivare sul -4 per poi poter vivere i restanti 17:45’’ di gioco all’insegna dell’equilibrio. Non è bastato però tutto questo alla Virtus, che sempre con Belinelli ha trovato il secondo aggancio sul punteggio a 2:50’’ dalla fine sul 74 pari, il successivo vantaggio ma poi la forza dei monegaschi ha prevalso e il canestro ha deciso di sputare fuori le conclusioni di Lundberg sul finale. Probabilmente l’ultimo tiro Luca Banchi lo aveva disegnato proprio per il capitano, ma l’evoluzione dell’azione ha portato il danese a forzare la conclusione che si è spenta sul ferro consegnando la vittoria agli ospiti.
Nella sfida di ieri sera si è potuto ammirare anche il lato più umano del capitano, che all’intervallo si è fermato a bordo campo per qualche minuto per concedersi in affettuosi abbracci con sua figlia, prima di rientrare in spogliatoio con i compagni. In campo il solito spartito: 4/7 da tre, 6/6 ai liberi con anche 4 assist di pregevole fattura e due palle recuperate nel momento di uccidere la partita per concedersi un finale tranquillo che recita 94-67. Tutto il repertorio del capitano e anche qualcosa in più e ora la possibilità di mettere in bacheca l’unico trofeo nazionale che ancora gli manca, ma vide vincere a quelli che allora erano i suoi compagni di allenamento mentre lui giocava nelle giovanili bianconere durante la stagione d’esordio in Serie A.
Marco Belinelli: 5
Toko Shengelia: 4
Daniel Hackett: 2
Iffe Lundberg: 2
Isaïa Cordinier: 2
Jordan Mickey: 1
Luca Banchi: 1
Achille Polonara: 1
Bryant Dunston: 1
La dirigenza:1
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