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Il Resto del Carlino – Bologna: una difesa da Europa, Calafiori vede la Viola

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Damiano Fiorentini


Nel finale di gara contro il Lecce, quando mancavano circa dieci minuti alla fine e il risultato era già ben saldo tra le mani dei rossoblù (3-0), Calafiori è rimasto a terra ed in campo è entrata anche la barella: sugli spalti del Dall’Ara si avvertiva una certa paura per quello che al momento è uno dei centrali difensivi più solidi della Serie A. L’ex Basilea però è uscito dal campo in autonomia e il primo respiro di sollievo è arrivato, certo vederlo sedersi in panchina a cambi finiti non ha fatto ben sperare ma nel post partita Thiago Motta ha subito parlato di una botta al ginocchio. 

Le condizioni 

Ieri da Casteldebole è arrivata la conferma di una semplice botta al ginocchio destro che fa vedere con fiducia sia al giocatore che allo staff la sua presenza per il match ora fondamentale contro la Fiorentina. L’importanza di Riccardo è ormai lapalissiana, la sua aggressività in anticipo sugli avversari combinata alla pulizia tecnica che gli appartiene lo rendono un giocatore “creato” ad hoc per Thiago e il suo gioco. 

Difesa da quarto posto 

L’importanza del prodotto delle giovanili della Roma, che insieme a Beukema forma una coppia di centrali alla quale Motta si è affidato ben quattordici volte dal primo minuto: con il 50% delle gare terminate senza subire reti, mentre nelle restanti 7 gare sono arrivati 13 gol, 7 dei quali però nelle tre gare con Udinese – Milan e Sassuolo dove sono arrivati comunque quattro punti. Proprio durante la flessione di gennaio i rossoblù avevano perso il quarto posto nella classifica delle migliori difese del campionato, ora ripreso con il clean sheet arrivato contro il Lecce: Inter (12), Juventus (14) e Torino (20), solo queste tre squadre fanno meglio dei rossoblù, che hanno subito in totale 22 reti. 

I dati 

Che il Bologna sia la quarta difesa della Serie A non è un caso, Motta ha sempre richiesto ai suoi tanto sacrificio in fase di non possesso, improntato a riacquisire il controllo della sfera ma non solo: la coppia Skorupski-Ravaglia è infatti la quinta meno impegnata della Serie A con 56 parate compiute, ovvero 2,3 a partita. Questo a dimostrazione di come lo schermo difensivo, ma non solo, funzioni in maniera quasi impeccabile e in questo, ancora una volta, il lavoro di Beukema e Calafiori risulta essere di grande importanza.   

Fonte: Marcello Giordano – Il Resto del Carlino

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