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Toro

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Toro,  

nato a Guastalla  di Reggio Emilia  nell’anno di ferro 1945.

Tifo Bologna dal 1952 .

La prima partita del Bologna fc alla quale ho assistito  è stata Bologna – Inter 1-0 rete di Savoldi.

Era il 4 febbraio 1973 lo stadio era il  Dall’Ara. Il mitico Dall’Ara.

Il mio momento sportivo più bello: domenica 3 ottobre 1909 .

Non so Voi ma io vivevo a Varese quando m’innamorai del Bologna e m’innamorai così: 
ho iniziato a tifare Bologna negli anni 50, esattamente nel 1952 era il mese di ottobre, quando per motivi familiari mi sono trasferito da Reggio Emilia ad un paese sulle rive del lago Maggiore nella provincia di Varese. E lì mi sono ritrovato mio malgrado ad essere l’unico emiliano a frequentare una classe composta ovviamente solo da lombardi. Non vi dico gli sfottò, iniziavano alla mattina e terminavano alla mattina seguente. Vivevo in continue lotte di campanilismo e ovunque dovevo difendere la tradizione e i colori della mia amata  terra: l’Emilia Romagna. 
Toro. Mi chiamavano Toro, a me assolutamente non piaceva, ma non potevo farci nulla. Ognuno aveva il proprio soprannome e Toro, che ora mi piace un sacco, mi sta accompagnando per tutta la vita. 
Ma ritorniamo in classe, quella classe che diventava un “ring” ogni qualvolta si doveva stabilire se, soprattutto calcisticamente parlando,  era meglio Varese o Bologna. Devo ammettere che molto raramente da quel ring riuscivo a far scendere vincente la mia Bologna. E come potevo vincere. Sette-otto anni di età, lontano da casa, solo che aprissi bocca per dire “Bologna” erano o insulti o scazzottate. Va bene, saranno state scazzottate da bambini ma credetemi non erano mica carezze. Ricordo ancora tutto molto bene, come se fosse successo ieri. Botte di qua botte di là, nasi che sanguinavano, tirate di capelli calci nel culo, graffiate si insomma di tutto e di più. 
Ricordo spesso quei momenti pieni di botte ma belli perché pieni di Bologna. 
Mi sventolavano qualcosa di rosso davanti e mi urlavano “acca toro, acca toro” e subito dopo “blu – blu–blu fa schifo il Bologna e fai schifo pure tu 
Quanta rabbia e quanto nervoso ho dovuto ingoiare. Penso di essere uno dei pochi che abbia iniziato a tifare per il Bologna senza sapere se il BFC esistesse veramente e senza conoscere almeno il nome di un suo giocatore. Poi, il ritorno in terra emiliana, la piccola maturità sportiva acquisita ed il diverso approccio a tutto quanto fosse BFC fecero il resto, rendendo la mia fede unica, vera, bella, indelebile e incrollabile. Che bello tifare Bologna. Ecco come sono diventato bolognese e non saranno le tristi vicissitudini che stiamo attraversando a farmi cambiare idea.  Rossoblu ero , Rossoblu sono , Cascasse il mondo , Rossoblu rimarrò. Ma come cavoli si fa a tifare per un’altra squadra, questo proprio non riesco a concepirlo.

La mia scheda: anni 67, coniugato con la donna che ho sempre desiderato, ex tecnico di radiologia medica ora in pensione da due anni. Due figli, Roberto e Cecilia e tre nipotini, Giacomo, Veronica e Matteo, ho l’hobbi per l’enigmistica, per i problemi complicati e detesto due cose solamente: la cipolla e le persone che mentono. Amo le cose semplici perché posso complicarle a mio piacimento. Ho un cane che si chiama Lolli e 5 tartarughe che per ora si chiamano Pianina, Valentina, Moderata, Frenata e Dai Che Ti Prendo. Il loro nome cambia ogni qual volta i piccoli nipotini si avvicinano al recinto e le battezzano. Non capisco un tubo di informatica, il personal computer  per me è una bestia rara come pure sono negato per le lingue, dialetto compreso. Adoro le  canzoni degli anni 60 (e ti pareva) e i film di Totò e Agtha Crhistie. Non so disegnare né dipingere e neppure suonare uno strumento. Sono stonato come una campana e come una campana sta diventando il mio udito. Sono un buon gustaio, amo la buona cucina e quando sono invitato trovo tutto eccellente, anche il prezzo. Il vino: adoro il  Lambrusco-. Non andrò mai in aereo nè a teatro per un’opera lirica. Possiedo una fiat cinquecento rossa e faccio la collezione di orologi, ne ho già due. Che dire ancora? Sono bolognese dalla testa ai piedi scarpe comprese. Ahh dimenticavo, ho anch’io i miei bei difetti come tutti e se qualche volta qualcuno di questi esagera, non fateci caso, alzate le spalle e “tirate avanti” ( Tirem innanz)

Ciao a tutti Toro

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