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Corriere di Bologna – Tutti i motivi del successo rossoblù

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crediti immagine: Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblù


Dopo la trasferta di Bergamo, i rossoblù sono stati accolti al rientro a Casteldebole da una folla di tifosi in festa. Il motivo dell’entusiasmo è chiaro: 51 punti in classifica, quarto posto in solitaria (a più quattro dalla Roma e più cinque proprio dagli orobici), sei vittorie consecutive (contro Sassuolo, Lecce, Fiorentina, Lazio, Verona e Atalanta) e la possibilità concreta di guadagnarsi un posto nelle grandi competizioni europee (che manca da 25 anni). Risultati così a Bologna non si vedevano dalla stagione 1966-1967. Ma quali sono i fattori che hanno portato al successo di questa squadra?

Da Motta a Sartori, ecco la chiave del successo

Innanzitutto la presenza sempre maggiore del patron Joey Saputo è da considerarsi un punto a favore. L’azienda casearia della famiglia dell’imprenditore italo-canadese appare sulle maglie come sponsor principale e lo stesso Saputo, la cui presidenza è iniziata nel 2014, si è trasferito sotto le due torri la scorsa estate. I figli Luca e Jesse, inoltre, sono ben inseriti all’interno del club. L’affetto di Joey per il team è evidente anche nel rapporto con Thiago Motta. A proposito dell’allenatore italo-brasiliano: Thiago sta battendo ogni record alla guida di questo gruppo. Dopo alcuni anni difficili, Motta ha preso il gioco del Bologna e lo ha rivoluzionato rendendolo fluido e moderno, con ruoli e gerarchie interscambiabili. La sua filosofia è: chi si allena e lavora meglio durante la settimana scende in campo. È anche per questo motivo che il gruppo, più affiatato che mai, può contare su una rosa profonda. Non solo Ferguson, Zirkzee, Orsolini, Calafiori: ogni giocatore ha dimostrato di essere una pedina importante per il gruppo. E questo si può vedere in primis in campo: i rossoblù sono la terza difesa e il settimo attacco della Serie A, hanno conquistato 22 punti in 12 scontri diretti e sono stati capaci di rimontare da numerose situazioni di svantaggio. La panchina lunga del Bologna, però, è anche merito di un altro gioiello della società: si tratta del dirigente sportivo Giovanni Sartori, a capo dell’area tecnica dall’estate del 2022, capace di intuizioni geniali che hanno portato il club a investire su talenti notevoli.
Di conseguenza, l’entusiasmo e la passione del popolo rossoblù sono più ardenti che mai: in vista del match casalingo di sabato contro la capolista Inter, il Dall’Ara è praticamente sold-out.
 
(Fonte: Corriere di Bologna, Alessandro Mossini)

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