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Il giocatore della settimana Virtus – Awudu Abass

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Foto Virtus Pallacanestro


Ancora un 50% nella settimana bianconera: la sconfitta rimediata al Pireo fa male per come si è concretizzata, non di certo perché una partita semplice o sulla carta preventivata come vittoria sicura, tutt’altro. Delle due sfide settimanali però la Virtus “sceglie” ancora bene quale vincere, l’importanza dello scontro diretto contro l’Olimpia era ben nota e i bianconeri non si sono fatti trovare impreparati. Proprio nella “classica” giocata ieri sera abbiamo visto una piccola innovazione adottata da coach Banchi, che ha deciso di schierare in quintetto Lundberg e Abass, entrambi hanno risposto in maniera più che positiva, ma è proprio il numero 55 è il nostro giocatore della settimana. 

Sempre pronto

Al Pireo per Abi sembrava stesse arrivando un “n.e” di quelli anche difficili da comprendere, poi a 7:02’’ dalla fine l’ala azzurra viene schierata e gioca tutti i minuti fino alla sirena. L’ingresso in campo è caratterizzato da un sorriso sul volto accompagnato dalla solita energia straripante, Abi ne ha passate tante negli ultimi anni e ormai conta poco il minutaggio che gli viene concesso, c’è solo una certezza ogni qual volta lo si veda in campo non mancano la voglia di prendersi delle responsabilità e tutto l’agonismo immaginabile. Il suo accesso in campo non cambia le sorti di una gara ormai segnata da un terzo quarto disastroso, ma fa risollevare le Vu Nere che anche grazie a lui riescono a ricucire lo svantaggio per un finale di gara nel quale poche situazioni avrebbero potuto cambiare le sorti del match. 

Decisivo 

Banchi rinnova la fiducia e come detto sopra schiera Abass dal primo minuto nel big match contro Milano, la risposta è ancora una volta positiva: lavoro difensivo di ottima fattura, affidabilità dall’arco con un solido 3/4 al quale ormai siamo abituati ma non dobbiamo dimenticare che è frutto del lavoro fatto in due anni di sofferenza caratterizzati dagli infortuni. Poi c’è il canestro forse più importante della partita, segnato sopra la testa di Mirotic (208cm), buttandosi all’indietro e come se non bastasse allo scadere dei 24 secondi, che ha dato forse il colpo di grazia agli avversari a due minuti dalla fine, l’espressione sconfortata del lungo meneghino dopo aver visto la palla entrare nel canestro è stata abbastanza esemplificativa dell’importanza di quei due punti. 

Marco Belinelli:  6

Toko Shengelia: 4 

Daniel Hackett: 2

Iffe Lundberg: 2

Isaïa Cordinier: 2

Jordan Mickey: 1  

Luca Banchi: 1

Achille Polonara: 1

Bryant Dunston: 1

Awudu Abass: 1

La dirigenza:1 

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