Bologna FC
Stadio – Sartori, Di Vaio e l’Euromercato
La premessa, per assoluta onestà intellettuale, ad ogni ragionamento su una futuribile classifica di fine campionato non può che essere questa: decisamente non era prevedibile che il Bologna si trovasse a 54 punti, a 9 giornate dal termine della stagione, con soli 3 top team davanti (due se i punti tolti “in maniera certificata dal Var” fossero rimasti).
La squadra, costruita con sapienza negli ultimi due anni dall’Area Tecnica Giovanni Sartori e Marco Di Vaio, ha generato due macro evidenti situazioni: una crescita del valore del team Prima Squadra (oggi Transfermarkt ci segnala, senza avere la presunzione di una verità scientifica assoluta, una rosa che raggiunge una cifra di circa 255 milioni di euro, con una crescita di oltre 100 milioni solo negli ultimi 9 mesi), Prima Squadra che, oltre alle più rosee aspettative di inizio campionato, campeggia al quarto posto, con tre punti di vantaggio sulla Roma e addirittura 7 sull’Atalanta.
Non tanti punti ci separano dall’Europa
Da qui in poi finisce la premessa e inizia il ragionamento Europeo: e pensiamo che, Thiago Motta a parte, molti in Società abbiano iniziato a farlo, se non altro per prepararsi a pianificare la nuova stagione che potrebbe (usiamo il condizionale) portare in dono la partecipazione ad una delle Coppe continentali.
Si parte con un dato: negli ultimi 10 anni (ma crediamo che se avessimo raddoppiato il range temporale, l’esito della nostra analisi non sarebbe minimamente cambiato), con l’avvento nel 2021 della Conference League, sono 7 le squadre che vanno in Europa e la soglia, pressochè ricorrente, d’ingresso è a 62 punti, mentre a 64/65 punti inizia l’Europa League.
Questo potrebbe significare (un condizionale scaramantico, per coloro, pochi, che ci credono ancora alla scaramanzia) che con 3 vittorie e un pareggio, il Bologna è pressochè sicuro di iniziare, la prossima stagione, a viaggiare per l’Europa, in una delle coppe “minori”; per la Champions il discorso presenta qualche complicazioni in più, perchè il range di punti va dai 70 punti in su, ma è assolutamente prematuro affrontare questo ultimo discorso.
Come vira la nuova filosofia di Mercato
Quindi con una ragionevole certezza di arrivare in zona Uefa, Giovanni Sartori & Co. hanno rivisitato la “filosofia” delle loro sessioni mercato per l’estate 2004: pur mantenendo l’idea del “trading player”, cioè giovani futuribili che possano portare una lauta plusvalenza, occorre completare il quadro d’insieme con giocatori si giovani ma già “qualificati”, per aver calcato esperienze di un paio di stagioni nelle manifestazioni europee, permettendo così alla squadra di fare quell’ultimo step di crescita qualitativa.
Fino ad arrivare a mettere nel mirino giocatori di grande qualità, ma non più giovanissimi, come Robin Gosens, un usato “garantitissimo”, non plusvalenzabile, ma con quel carico di esperienza (Sartori lo ha già avuto all”Atalanta per 5 stagioni, ne conosce ogni dettaglio psicofisico) che oggi serve al Bologna per fare l’ultimo salto di qualità e stabilirsi definitivamente in quei posti di classifica che valgono un posto in Europa, indipendentemente, concedetecelo, da chi si siederà sulla panchina rossoblù la prossima stagione, perchè sarà un allenatore che, concettualmente, sposerà questa filosofia di mercato.
(Fonte C. Beneforti – Stadio)
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