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Verso Bologna-Salernitana, Criscuolo: «Stagione granata cominciata da presupposti sbagliati. Il Bologna sta meritando il 4° posto»

In avvicinamento alla gara di Pasquetta tra Bologna e Salernitana abbiamo fatto una chiacchierata con il collega Andrea Criscuolo.

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I giocatori granata impegnati in allenamento
Allenamento Salernitana - crediti: US Salernitana

 

Il Bologna torna in campo nel lunedì di Pasquetta e lo fa contro un avversario in grande difficoltà la Salernitana. I campani sono ultimissimi in classifica e attendono ormai il verdetto finale, avendo pur affidato la panchina a Stefano Colantuono durante questa sosta.

Per parlare di questa sciagurata stagione della Salernitana abbiamo intervistato il collega di Salerno Club 2010, Andrea Criscuolo.

L’intervista pre Bologna-Salernitana

Ciao Andrea, ci ritroviamo a 9 dalle fine con una Salernitana che si avvia alla retrocessione con Colantuono praticamente come traghettatore. Come si è arrivati a questa situazione?

«Ciao Stefano. Questa è una decisione che fa parte di una catena inesauribile di errori, cominciati in estate. Sono stati errori commessi dal presidente Iervolino in primis e poi da parte di tutti i dirigenti. Errori gestionali che hanno fatto sì che questa stagione diventasse un disastro annunciato. Si è sbagliato già riconfermando Sousa che aveva cominciato la stagione con tanti dubbi sul progetto tecnico della squadra. Avrebbe voluto un mercato di livello più alto, ma la Salernitana con l’indice di liquidità negativo ha potuto fare solo scommesse sul mercato. E non ha riconfermato nemmeno Piatek e Vilhena che avevano fatto le fortuna l’anno scorso. Sousa aveva chiesto urgentemente 2/3 innesti, invece il primo acquisto è stato il secondo portiere Costil, 37 anni, e una serie di giovani inesperte».

Come mai, al di là dell’indice di liquidità, non si è fatto abbastanza per intervenire su questa squadra?

«C’era la falsa convinzione che la squadra avesse bisogno di pochi innesti. Invece non era così, perché Sousa aveva alzato il livello una volta subentrato a Nicola, ma il livello della squadra non era certamente alto. Un segnale, per esempio, era che la Salernitana nonostante la salvezza tranquilla fosse la terza più battuta della Serie A».

Si è ripartiti da presupposti sbagliati, come la permanenza di Dia…

«Il caso Dia ha fatto saltare tutto. Dia avrebbe voluto lasciare Salerno in estate, ma fino alla scadenza della clausola rescissoria nessuno si è mostrato disposto a pagarla. E dopo l’unica offerta è stata del Wolverhampton in prestito con diritto di riscatto a 18 milioni. Quindi la dirigenza ha deciso di trattenere Dia. Un errore perché Dia è rimasto a Salerno col mal di pancia e ha segnato solo 4 gol, in confronto ai 16 della passata stagione. Fino ad essere messo definitivamente fuori rosa».

Dopo Sousa è stato chiamato Inzaghi che non ha invertito la rotta…

«Inzaghi, che voi conoscete bene a Bologna, non ha dato quel cambio di passo che si sperava. A dicembre si è arrivati con tanti infortunati e poi è arrivato Sabatini a furor di popolo, ma senza portafoglio. Quindi a gennaio non si è riusciti nemmeno a tamponare la situazione infortuni e alla fine Sabatini ha provato a portare giocatori d’esperienza, ma fisicamente al limite come Manolas e Boateng. Da gennaio in poi, dopo aver vinto col Verona nell’ultima del 2023, non c’è stata la scossa sperata. La squadra ha avuto un calendario terribile e per sfortuna o incapacità ha perso o pareggiato tante gare».

Infine, il cambio Inzaghi-Liverani, inspiegabile, e poi Colantuono. Ci racconti come sono maturate queste decisioni?

«Il cambio Inzaghi-Liverani ha fatto solo danni. Liverani ha definitivamente spento le speranze della Salernitana in cinque partite. Ma i rapporti tra Inzaghi e Sabatini si sono incrinati subito, quando alla presentazione il DS aveva detto chiaramente che il tecnico piacentino non era un suo uomo. Poi quando hanno deciso di esonerare anche Liverani, dato che Inzaghi era rimasto a vivere in città hanno provato a richiamarlo ma aveva posto come condizioni: il rinnovo anche per la B e l’addio di Sabatini. Dopo alcune riflessioni, la società ha scelto Colantuono, soluzione interna perché da due anni era il Responsabile del settore giovanile».

Andando all’attulità: che partita ti aspetti dalla Salernitana lunedì e ti aspettavi un Bologna così in alto a meno di 10 partite dalla fine del campionato?

«Lunedì sfidiamo la squadra che gioca il miglior calcio della Serie A. Una partita chiusa sulla carta. È una grande squadra con un grande allenatore. All’andata, a Salerno, vinse il Bologna ma forse la Salernitana meritava qualcosa di più. La fortuna è stata anche sfortunata. Ci si aspetta comunque una partita di grande dignità, di orgoglio, ci si aspetta che si onori almeno la maglia. Non mi aspettavo che il Bologna fosse ancora là meno di 10 giornate dalla fine: sta facendo un grandissimo lavoro e sta meritando il 4° posto e anche quando ha avuto il periodo negativo è riuscita a cavarsela».

Grazie Andrea, a presto!

«Ciao Stefano!».

 

 

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