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Dell’Aquila e il Leone S3 #27 – Ipotizzare la griglia playoff

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Sbloccato dopo tanto chiacchierare il mercato in entrata, il mese di aprile servirà alla Fortitudo per cominciare ad entrare in clima playoff ovvero il culmine di una stagione costruita, in definitiva, per questo appuntamento.

Si potrà inserire il neo arrivato Giuri con relativa gradualità e con la consapevolezza di avere a disposizione un Conti finalmente inserito nel sistema di gioco biancoblu; difendere la terza posizione nel girone è infatti una missione decisamente alla portata e, forse, migliore di acciuffare la seconda.

Attenzione, perché qui si aprono dei ragionamenti strategici legittimi. Potrebbe essere più conveniente approcciarsi alla griglia post season da terza della classe anziché da seconda?

Il ragionamento è abbastanza semplice, se si vuole evitare di scontrarsi contro Trapani, sì, supponendo sia quasi impossibile chiudere su Forlì in vetta. Ok il +32 in Coppa Italia, ma una serie di ipotetiche finali promozione con il fattore campo a favore è tutto un altro discorso; si aggiungano anche Gentile e Alibegovic contro e le contromisure da prendere si fanno sempre più complicate.

Ciò non significa avere, d’altro canto, il coltello dalla parte del manico né sfidando Cantù né tantomeno Forlì, però ecco, si parlerebbe di partite sulla carta più equilibrate anche abbandonando in parte il fattore campo (che quando si chiama Paladozza ha un certo peso).

Anche senza dichiararlo, la Effe sta facendo questi calcoli, li sta facendo anche Udine, diretta avversaria in lotta per le stesse posizioni? I conti li sanno fare tutti e se la Fortitudo vuole arrivare terza sa benissimo che su quattro partite deve vincerne obbligatoriamente una e perderne, un po’ meno obbligatoriamente, almeno due con l’occhio attento sulle prestazioni dell’Apu.

Ora, una squadra non può ragionare in maniera antisportiva, ovviamente, anche perché spesso si rivela un’arma a doppio taglio, ma è consapevolissima della situazione.

Ipotesi ancora in evoluzione, seppur vicine a definirsi, mentre Caja comincia a vedere il frutto del lavoro sul supporting cast, dal già citato Conti a Morgillo, passando per Taflaj e Sergio. Crescita non uguale per tutti, chiaro, ma indizi proveniente da ogni interprete. Va citato anche Giordano, nonostante la partenza in prestito alla volta di Treviglio a completamento dell’operazione Marco Giuri. Forte della sua esperienza decennale in categoria, il brindisino approda sotto le due torri dopo una prima parte di stagione da prezioso comprimario, proprio il ruolo che gli sarà richiesto di interpretare in Fortitudo, andando a dare respiro in primi a Bolpin, oppure a Fantinelli, lasciando Panni libero di giocare quasi esclusivamente dall’arco, sgravato dai compiti d’impostazione.

Il parquet confermerà oppure ribalterà questa idea tattica già domenica prossima nella lunga trasferta ad Agrigento. Nel caso in cui si riveda in campo anche Pietro Aradori, la formazione biancoblu potrebbe definirsi al completo per una sorta di prima prova generale playoff.

Questo è vero, a meno che non rimanga vivo l’obiettivo di un altro centro per aumentare la qualità sotto le plance. I nomi circolanti sono sempre gli stessi così come l’indiziato numero uno a farsi da parte.

Ragionare step-by-step rimane la miglior strategia da adottare, fatto salvo qualche ragionamento di classifica “intelligente” da non abbandonare completamente.

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