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Bologna – Tutti pazzi per Sartori: Saputo vuole blindarlo fino al 2027
Pensare che nei primi anni Novanta Sartori avrebbe voluto fare l’allenatore oggi fa sorridere. Per la fortuna di tutte le società in cui poi è approdato come dirigente, Giovanni ha presto capito che quella non sarebbe stata la sua strada e che preferiva di gran lunga mettere a disposizione il proprio intuito per scovare nuovi talenti. Chiedere a Chievo, Atalanta e adesso Bologna se certe voci sull’incredibile talento del DS sono solo chiacchiere o effettivamente fondate. Ovunque va Sartori fa miracoli, trasforma squadre di media classifica in vere e proprie contendenti per l’Europa, come dimostra anche il ritmo da Champions dei ragazzi di Thiago Motta. Ovviamente, le sue imprese non sono passate inosservate ed ora le big del campionato vorrebbero assicurarsi le prestazioni del “Re Mida dei diesse”, ma Joey Saputo non ha alcuna intenzione di lasciar andare il proprio fuoriclasse.
Il contratto
L’accordo tra Bologna e Sartori scade nel 2025, ma la volontà del mondo rossoblù sarebbe quella di allungare la scadenza del Responsabile dell’Area Tecnica almeno all’anno successivo, se non addirittura al 2027. Le parti stanno parlando ma a Casteldebole sono fiduciosi, anche perché il Napoli, uno dei principali club che nelle scorse settimane stava monitorando la situazione contrattuale di Giovanni, ad oggi sembra aver trovato l’intesa con Giovanni Manna, direttore sportivo della Juventus. L’altra squadra interessata al dirigente è la Roma, in cerca di un sostituto per Pinto, ma dati gli ottimi risultati ottenuti fin qui nella sua esperienza sotto le Due Torri è molto probabile che Sartori voglia continuare a costruire un progetto vincente coi felsinei, simile al modello già consolidato di Bergamo. Con lui al comando infatti, la Dea ha conquistato l’Europa ben 6 volte in 7 stagioni, mancando la settima qualificazione per un solo punto nella Serie A 2021/2022. Numeri da capogiro, esattamente come le numerose plusvalenze che Giovanni ha sempre garantito in qualunque piazza si trovasse, a dimostrazione di come lui, i fenomeni, li riconosca prima di tutti. Fare qualche esempio sarebbe riduttivo, ma per dare un’idea dell’incredibile lavoro di talent scout messo in atto dal dirigente basta pensare a tutte le partite a cui assiste durante la settimana, sia in Italia che in Europa, in cerca di giocatori. Ragazzi scovati in campionati sconosciuti e poi rivenduti a peso d’oro alle big del calcio mondiale, in modo da garantire un modello di mercato sostenibile e sempre di alto livello. Anche perché quello che resta non sono i giocatori, ma la passione per la maglia, e speriamo che il legame tra Sartori e la divisa rossoblù duri ancora per tanti anni.
Fonte: Nicolò Schira, Tuttosport
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