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Auguri Rossoblù: Astutillo Malgioglio – 3 mag
Io, come ben saprete se spesso dedicate qualche minuto della vostra vita a leggere questi brevi ricordi di personalità rossoblù che compiono gli anni, prediligo l’uomo al giocatore di calcio. Prediligo l’uomo perché, nel mondo calcistico nel quale tutti noi attualmente ci troviamo, c’è sempre più carenza di persone vere e oneste. Oggi fortunatamente mi trovo a parlare di una di quelle, il grande Astutillo Malgioglio. Astutillo, che oggi compie 58 anni, è uno che nella vita il campo lo ha assaggiato quasi sempre come riserva: era infatti il dodicesimo, il portiere di riserva nella maggior parte delle squadre nelle quali ha militato. Cresciuto dapprima nel San Lazzaro salvo poi trasferirsi nel settore giovanile del Bologna, con la casacca rossoblù scenderà in campo solamente per una modesta apparizione. Ma non è questo che mi interessa di Astutillo; ciò che più mi sta a cuore è la seconda vita che intraprese contemporaneamente a quella calcistica, nella quale ha comunque saputo togliersi soddisfazioni, trionfando in qualche competizione nazionale: Astutillo ha fondato e ha seguito per molti anni fino alla debacle finanziaria un centro di recupero per bambini distrofici e portatori di handicap, Era77, che aveva sede a Piacenza. Tutto questo a dimostrazione di come bastano piccoli gesti per fare grande un uomo. Astutillo ha sempre combattuto per la causa e varie partite durante le quali è stato toccato nel profondo da sostenitori avversari e non hanno visto il portiere ferito nell’orgoglio. A tal proposito nel riportare senza alcuna remora lo striscione che i tifosi della Lazio, squadra nella quale militava, affissero allo stadio: Tornatene dai tuoi mostri. Astutillo non è mai riuscito a fregarsene perché certe cose, tanto importanti quanto necessarie per vivere un’esistenza di supporto nei confronti di chi ha bisogno, non possono lasciare indifferenti neanche uomini forti come lui. Ma, caro Astutillo, non preoccuparti, perché più volte hai dimostrato di essere più grande tu, con la tua maglia numero 12, che un’intera curva di ignoranti. Tanti auguri, Dodicesimo!
Io, come ben saprete se spesso dedicate qualche minuto della vostra vita a leggere questi brevi ricordi di personalità rossoblù che compiono gli anni, prediligo l’uomo al giocatore di calcio. Prediligo l’uomo perché, nel mondo calcistico nel quale tutti noi attualmente ci troviamo, c’è sempre più carenza di persone vere e oneste. Oggi fortunatamente mi trovo a parlare di una di quelle, il grande Astutillo Malgioglio. Astutillo, che oggi compie 58 anni, è uno che nella vita il campo lo ha assaggiato quasi sempre come riserva: era infatti il dodicesimo, il portiere di riserva nella maggior parte delle squadre nelle quali ha militato. Cresciuto dapprima nel San Lazzaro salvo poi trasferirsi nel settore giovanile del Bologna, con la casacca rossoblù scenderà in campo solamente per una modesta apparizione. Ma non è questo che mi interessa di Astutillo; ciò che più mi sta a cuore è la seconda vita che intraprese contemporaneamente a quella calcistica, nella quale ha comunque saputo togliersi soddisfazioni, trionfando in qualche competizione nazionale: Astutillo ha fondato e ha seguito per molti anni fino alla debacle finanziaria un centro di recupero per bambini distrofici e portatori di handicap, Era77, che aveva sede a Piacenza. Tutto questo a dimostrazione di come bastano piccoli gesti per fare grande un uomo. Astutillo ha sempre combattuto per la causa e varie partite durante le quali è stato toccato nel profondo da sostenitori avversari e non hanno visto il portiere ferito nell’orgoglio. A tal proposito nel riportare senza alcuna remora lo striscione che i tifosi della Lazio, squadra nella quale militava, affissero allo stadio: Tornatene dai tuoi mostri. Astutillo non è mai riuscito a fregarsene perché certe cose, tanto importanti quanto necessarie per vivere un’esistenza di supporto nei confronti di chi ha bisogno, non possono lasciare indifferenti neanche uomini forti come lui. Ma, caro Astutillo, non preoccuparti, perché più volte hai dimostrato di essere più grande tu, con la tua maglia numero 12, che un’intera curva di ignoranti. Tanti auguri, Dodicesimo!
(foto internews)
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