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24 Ore di Le Mans 2021, il riassunto delle prime dieci ore
La nona ora di gara è stata consegnata agli archivi e, come anticipato nella nostra anteprima, i colpi di scena si sono verificati sin dal primo minuto. L’edizione numero 89 della 24 Ore di Le Mans è iniziata sotto la pioggia e, dopo il via dato da John Elkann, le 61 vetture partenti hanno effettuato tre giri sotto regime di Safety Car. Alla bandiera verde, pronti via e primo sussulto alla “Chicane Dunlop”, con la Glickhenaus numero 708 di Oliver Pla che ha centrato la Toyota numero 8 guidata da Sebastien Buemi, mandandola in testacoda e costringendola ad una furiosa rimonta.
Nelle prime tornate la pioggia ha reso viscido il tracciato, mettendo in difficoltà i piloti. Nella classe regina, al terzo giro, la Alpine numero 36 è stata protagonista di un testacoda per fortuna senza conseguenze. C’è stato caos anche nelle altre classi, con la Oreca numero 41 LMP2 del Team WRT insabbiata e la Porsche numero 72 poleman in GTEPro che è finita in testacoda tamponata dalla Ligier LMP2 #74 (+10″ di penalità). In classe GTEAm subito problemi per la Ferrari numero 47 del Cetilar Racing, tamponata dalla Ferrari numero 71 dell’Inception Racing durante il giro di ricognizione.
Ristabilita la supremazia Toyota tra le Hypercars, in LMP2 alla terza ora c’è stato uno scossone in vetta, con la JOTA numero 38 protagonista di un escursione con l’ex Formula 1 Anthony Davidson, che occupava la testa della corsa e ora scivolata a metà graduatoria. Poco dopo c’è stato l’ingresso della Safety Car per ripristinare il tracciato dopo l’incidente che ha coinvolto l’Aston Martin numero 98 dell’AMR Northwest all’ingresso della curva “Indianapolis”. Questo crash che ha visto protagonista Marcos Gomes, uscito dai rittami della vettura inglese sulle sue gambe, ha tolto uno dei principali protagonisti della classe GTEAm.
All’inizio della sesta ora alcune gocce di pioggia sono tornate a bagnare il Circuit de la Sarthe, mietendo nuovamente vittime. Il primo ad avere conseguenze è stato Patrick Kelly del team PR1 Motorsports Mathiasen, andato a muro ad “Arnage” con la Oreca numero 24. Poco dopo c’è stata la collisione fra la Aurus 01 numero 26 del giovane portacolori del G-Drive Racing Franco Colapinto e Sophia Floersch nel rettilineo successivo, con la driver della Richard Mille Racing che è rimasta ferma nella carreggiata, successivamente centrata, fortunatamente a bassa velocità, dalla Ligier numero 74 di James Winslow, costringendo al ritiro la Oreca numero uno dell’equipaggio tutto al femminile. Successivamente c’è stato un grosso rischio alla “Chicane Dunlop”, con una collisione tra la LMP2 dello United Autosport di Manuel Maldonado, che ha tagliato tutta la variante centrando in pieno il compagno di squadra Paul Di Resta, alla guida della numero 23. Le Oreca della United Autosports si sono girate e sono tornate ai box per le riparazioni del caso. Dopo l’escursione in gara della LMP2 del Racing Team Nederlands è entrata la Safety Car, al fine di agevolare il recupero delle vetture incidentate. La normalità è durata poco: alla settima ora la vettura di sicurezza è entrata nuovamente in pista a causa del crash che ha visto protagonista la Porsche numero 56 del Team Project 1 guidata dal gentlemen driver Egidio Perfetti, che ha colpito le barriere alla prima chicane del rettilineo delle “Hunaudières”. Sul termine della settima ora di gara c’è stato il botto che ha coinvolto la Ferrari 488 numero 47 del Cetilar Racing. L’altro gentlemen Roberto Lacorte è infatti finito a muro a “Tertre Rouge”, costringendo il suo team al ritiro, spegnendo ogni speranza di vittoria nonostante una prima parte di corsa molto promettente.
Durante l’ottava ora Vaxiviere, al volante della Alpine Hypercar numero 36 è stato protagonista di un testacoda, per fortuna senza conseguenze, alla prima chicane delle “Hunaudières” quando occupava la terza posizione. All’inizio della nona ora ha fatto l’ingresso per la quarta volta la Safety Car a seguito del botto della LMP2 G-Drive numero 25 alla “Chicane Dunlop”, teatro di molti incidenti fotocopia in questa edizione della maratona francese.
Quando mancano quattordici ore alla bandiera a scacchi, la Toyota numero 7 comanda la classifica generale, seguita dalla vettura gemella numero 8 a quarantacinque secondi di distacco. A tre giri c’è la Glickenhaus numero 708, seguita a un giro di distacco dall’Alpine numero 36. Quinta assoluta e prima in classe LMP2 la numero 31 del Team WRT, seguita a cinquanta secondi dall’altra WRT numero 41. Terza di classe la numero 65 del Panis Racing.
In classe GTEPro comanda la Ferrari 488 numero 51 dell’AF Corse guidata ora da Alessandro Pier Guidi, che ha oltre un minuto di vantaggio sulla Corvette numero 63. Terza la Porsche ufficiale numero 92, seguita a dieci secondi dall’altra Ferrari di AF Corse, la numero 52. Tra le GTEAm comanda l’Aston Martin numero 33, con la Ferrari numero 83 dell’AF Corse che la segue a circa quaranta secondi di ritardo. Terza di classe la Ferrari numero 80 dell’Iron Lynx, guidata ora da Matteo Cressoni.
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