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Rari Nantes, l’avventura playoff della serie C
Si è chiusa sabato scorso l’esperienza playoff della Rari Nantes Bologna di serie C, che ha visto il Tolentino Pallanuoto portarsi a casa gara 3 e promozione in serie B dopo due anni in cui ha insistentemente ricercato questo traguardo. La Rari Nantes, dal canto suo, può dire di non avere nulla da recriminarsi, poiché già la partecipazione alla post season avrebbe potuto rappresentare una vittoria per la formazione di Viola.
Partenza in sordina per la Rari Nantes, che in gara 1 non è stata capace di essere incisiva se non nei primi minuti di gioco, subendo il buon gioco e l’esperienza dei tolentinati e continuando ad inseguire i padroni di casa sino al quarto tempo. Probabilmente la non eccellente figura fatta nelle Marche da parte dei ragazzi rossoblù, non espressisi al meglio delle proprie potenzialità, ha scosso animo e orgoglio dei ragazzi Rari, che in gara 2, con i denti e con le unghie, dopo una partita di prepotenza e carattere sono riusciti a forzare la serie a gara 3 grazie ad una prestazione difensiva monstre e la salita in cattedra nei momenti decisivi del match degli elementi della squadra offensivamente più dotati, in particolare Andrea Casalino. Tutti a Tolentino, dunque, per cercare di conquistare una promozione totalmente lontana dai pensieri di squadra e società ad inizio anno. 32’ di lotta, che hanno sancito la definitiva vittoria di Tolentino a meno di un minuto alla fine della partita. Eppure, la Rari Nantes scesa in campo sabato 17 giugno è stata ben diversa rispetto a quella di una settimana prima: oltre alla differenza nel risultato (11-7 in gara 1, 6-5 in gara 3), l’atteggiamento in vasca della formazione di Viola è stato totalmente diverso, sia dal punto di vista mentale sia rispetto al gioco espresso, molto più fluido, alla ricerca di soluzioni alternative a quelle preparate e di sacrificio nei confronti del compagno.
Così come accaduto in campionato, anche i playoff della Rari Nantes sono stati specchio della crescita effettuata dal gruppo, capace di limare in pochissimo tempo quelli che sono stati gli errori chiave del match ed elaborare la sconfitta nella maniera giusta tanto da vincere gara 2 in maniera più che convincente. C’è un abisso tra la prima e la terza gara di questi playoff, e sono stati proprio i giocatori di mister Viola a ribaltare l’inerzia grazie al lavoro svolto in questi 10 mesi. A loro va il merito di essere stati capaci di costruire in un solo anno equilibri e rotazioni valide ed efficaci, capaci di portare un organico sulla carta meno preparato rispetto al resto del campionato dall’età media bassissima e dell’esperienza limitata a giocarsi un posto in una categoria superiore.
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