Atletica – Jacobs e Ali sotto i 10 in Finlandia: è storia

Che l’atletica italiana stia vivendo il suo miglior momento da quarant’anni a questa parte è stato evidenziato magistralmente dai risultati degli azzurri agli appena conclusi europei di Roma. Ma quanto fatto ieri, in un soleggiato e tiepido tardo pomeriggio scandinavo, da Marcell Jacobs e Chituru Ali è un altro tassello da aggiungere al grande mosaico che la nazionale azzurra sta costruendo dal 2021 ad oggi.

Scintille azzurre già nelle batterie

Un’avvisaglia di ciò che sarebbe accaduto lo si è visto già nelle batterie dei 100 metri. Sulla pista bicolore di Turku, in Finlandia, Jacobs e Ali volano nelle batterie siglando fin da subito due ottime prestazioni. Jacobs chiude in 9″99 mentre Ali, in un’altra batteria in 10″01; ma se il primo tempo è omologato il secondo è fine a se stesso a causa del troppo vento a favore.

Per Marcell è il primo tempo sotto i 10″ dal 2022 e segna già un piccolo (ma grande) passo in avanti verso le olimpiadi di Parigi. Per Ali sarebbe primato personale, se soltanto Eolo fosse stato più clemente dopo lo sparo.

In finale è storia: Jacobs e Ali 9″92 e 9″96

Ma è durante la finale che i due azzurri si galvanizzano. Al colpo di pistola è Ali a partire meglio del campione europeo, ma quest’ultimo, ritrovando il finale dei tempi migliori inizia a distaccarlo sempre di più, giungendo primo al traguardo con 9″92. Dietro di lui giunge proprio Ali, che sopravanza l’oro olimpico dei 200 De Grasse, chiudendo la prova con il proprio primato personale e primo sub10 in carriera: 9″96, stavolta omologabile.

Era solo il 2018 quando l’allora ventenne Filippo Tortu, togliendo il primato a Pietro Mennea, era diventato il primo italiano a correre sotto i 10 con 9″99. Poi Marcell Jacobs, scrivendo un nuovo capitolo della storia sportiva italiana è arrivato a 9″80 e ora, diventato il secondo di sempre in Italia, c’è anche Ali.

Fino a ieri sera in nessuna gara si era visto correre due italiani sotto i 10. La velocità italiana bussa con forza alla porta del mondo che si aprirà tra le otto corsie dello Stade de France, sotto il cielo a cinque cerchi delle Olimpiadi di Parigi.

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