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Atletica leggera – Diamond League, gran finale a Eugene

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Si è conclusa in bellezza la Diamond League 2023. Lo scorso weekend, nella suggestiva cornice dell’Hayward Field di Eugene, si è svolta la finale del circuito, dove i diamond trophy sono stati consegnati ai primi classificati al termine di spettacolari gare. Va ricordato che in occasione della due giorni finale ogni punteggio acquistato nel corso dell’anno veniva azzerato, in modo tale che nella finale tutti gli atleti partissero da zero, puntando a vincere per aggiudicarsi il diamante.

Riassumere brevemente tutto ciò che è accaduto è estremamente difficile, per il solo fatto che in due sole giornate si è svolto quasi l’intero programma dell’atletica mondiale (eccezion fatta per le gare su strada, per le prove multiple e per i 10.000). Passiamo quindi in rassegna le gare più importanti, dove sono stati stabiliti tempi e misure particolarmente degni di nota o dove è stato alto il livello di spettacolo agonistico.

I due record mondiali
Succede anche che all’ultima gara della stagione ci sia chi stabilisce il nuovo record del mondo: come Duplantis nel salto con l’asta maschile e Tsegay nei 5000 donne. Duplantis sale fino a 6,23 metri, andando a migliorare il proprio record mondiale stabilito indoor mentre per la mezzofondista etiope il record è eccezionale: 14’00″21, per soli 21 centesimi di secondo non si è assistito alla prima donna capace di correre la distanza sotto il surreale muro dei 14 minuti.

Doppietta Ingebrigtsen
Due giorni diversi, due trofei. Il campione mondiale Ingebrigtsen prima tenta il record mondiale sull’affascinante e spuria distanza del miglio, impresa che fallisce portandosi però a casa il record europeo (precedentemente del britannico Steve Cram, datato 1985); mentre il giorno dopo, domenica, si cimenta invece sulla più lunga distanza dei 3000, dove trionfa con un altro primato europeo. Il treno norvegese chiude la stagione dimostrando di essere ancora in netta crescita, un monito ai suoi avversari in vista del 2024, anno olimpico.

800 metri
Sugli 800 metri donne la statunitense Mu vince sulla britannica Hodgkinson con il grande tempo di 1’54″97, che le vale sia il record statunitense che la migliore prestazione del 2023. Anche sulla distanza maschile grandi cose, con il keniano Wanyonyi che la spunta sul campione mondiale, il canadese Arop, per 5 centesimi di secondo: 1″42″80 il tempo del keniano.

110 e 400 ostacoli
Grandissima prova per il giamaicano Parchment, che sconfigge nettamente il campione mondiale Holloway siglando il bel tempo di 12″93. Per Holloway, giunto secondo, il tempo è solo un 13″06. Sulla distanza lunga dei 400 ostacoli vittoria a sorpesa per lo statunitense Benjamin, che sconfigge sugli ultimi metri il fenomale norvegese Warholm. Oltre alla vittoria Benjamin strappa un grandioso 46″39 che rappresenta il record della Diamond League e la migliore prestazione 2023. Sulla distanza femminile solita passerella per la Bol. La sontuosa olandese domina la gara tornando sotto i 52 con 51″98.

100 e 200
Sconfitta a sorpresa per il triplo campione mondiale di Budapest Lyles per opera del velenoso Coleman, il quale infila il bel tempo di 9″83. Sui 200, orfani di Lyles, ritorno in gran stile per il campione olimpico De Grasse. Il canadese, dopo un’annata difficile e dai risultati altalenanti, sembra aver trovato la sua migliore forma. Vince nettamente davanti a Bednarek e al vice campione mondiale di Budapest, lo statunitense Knighton, con il tempo di 19″76, dimostrando così di essere pronto a difendere il proprio titolo olimpico a Parigi. Tra le donne doppietta per la fortissima giamaicana Jackson. Campionessa mondiale sui 200 e seconda di sempre sulla distanza si prende il diamante anche nella distanza breve con 10″70 davanti un’ottima Ta Lou (10″75), solo quarta la campionessa mondiale Richardson. Sui 200 la giamaicana domina, trionfando nettamente con il tempo di 21″57.

Salto in alto
Bella la gara nella pedana dell’alto maschile, orfana però di pezzi da novanta quali Barshim e Tamberi. Il tecnicissimo coreano Woo è in forma smagliante e valica l’asticella ai 2,35 prendendosi il suo diamante, secondo posto per il polacco Kobielski, mentre terzo l’argento di Budapest, Harrison. Tra le donne bellissimo il duello a 2,03 valicato sia dall’ucraina Mahuchikh  che dall’australiana Holyslagers. L’ucraina la spunta sull’oceanica per un minor numero di errori durante il percorso di gara.

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