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Atletica leggera – Diamond League Losanna: conferme e sorprese all’Athletissima
A Losanna ieri sera è andata in scena la tappa numero 6 della Diamond League 2023 e, nonostante il clima troppo freddo per alcune discipline che necessitano il caldo (velocità e salti), le gare sono risultate emozionanti e cariche di interessanti risultati. Qui riportiamo le 5 gare più avvincenti dal punto di vista agonistico o tecnico.
Quando il favorito è sconfitto
Alla partenza dei 5000 metri c’è Joshua Cheptegei: 27 enne ugandese campione olimpico a Tokyo, campione mondiale a Eugene lo scorso anno e a Doha nel 2019 e primatista mondiale sui 5000 e 10.000 metri. Dietro la riga di partenza c’è anche Berihu Aregawi, 22enne etiope che non ha grandi risultati nel curriculum ed un primato stagionale a 11 secondi da quello dell’esperto ugandese. All’ultimo giro i due passano insieme, con l’etiope a tirare il primatista mondiale che sembra controllarlo da dietro sfruttandogli la scia, ma non è cosi. L’arrivo si avvicina sempre di più e Aregawi tiene il vantaggio, poi lo aumenta metro dopo metro gli ultimi 50 metri, fino al traguardo, dove arriva primo. Il tempo per l’etiope è surreale: 12’40″45, 14 secondi in meno del suo miglior tempo dell’anno e a soli 5 secondi dal primato mondiale. Per Cheptegei, che chiude anche lui con un grande miglioramento stagionale c’è stato poco da fare; anche i favoriti a volte vengono sconfitti.
A lezione di tecnica con la Bol
I 400 metri ostacoli di Femke Bol sono stati una passerella per la sontuosa olandese, che ha distaccato di due secondi le concorrenti. Con la sua falcata ampia e agile e con il suo passaggio dell’ostacolo che sembra effettuare a occhi chiusi, la Bol regala a tutto lo stadio una lezione di tecnica. Il tempo sicuramente non l’ha soddisfatta, ma la giovane olandese continua ad essere inafferrabile sul giro di pista ad ostacoli e questo, a 50 giorni dai campionati mondiali, è un bel segno. A bordo pista la Bol ha inoltre dichiarato ai microfoni di aver sperimentato un avvio forte durante i primi 200 metri (che ha pagato nel finale) proprio in ottica Budapest.
L’allievo Tebogo batte i maestri
Nel mezzo giro di pista maschile, quei 200 metri che appartengono a sua maestà Usain Bolt, a prendersi la vittoria è stata la nuova promessa della velocità mondiale: Letsile Tebogo. Ha appena compiuto 20 anni l’agile sprinter del Botswana, ma ha dimostrato di non temere i più esperti avversari che vantano risultati e palmares di tutto rispetto. Dall’esterno della sua settima corsia infatti, il giovane Tebogo sconfigge atleti del calibro di Aaron Brown e Andre de Grasse (che appare spento e fatica a tornare sui suoi livelli del 2021).
La volata di Ingebrigtsen, l’impresa di Girma
Se alla vigilia era scontata la vittoria del norvegese Jakob Ingebrigtsen sui 1500 metri non è stata però fastosa come ci si aspettava, come invece è stato per la Bol (a fine gara il norvegese ha comunque ammesso di aver dovuto cambiare la sua strategia a causa dei duri allenamenti che sta facendo per giungere ai mondiali nella migliore forma possibile). Il britannico Kerr e l’etiope Girma hanno infatti tallonato lo scandinavo per tutta la gara. Il norvegese ha provato un cambio di ritmo agli ultimi 300 metri ma senza riuscire a scappare via dai due inseguitori. Durante gli ultimi 100 metri Ingebrigtsen spinge decontratto in volto mentre i due dietro ingaggiano una dura lotta per il secondo posto. Girma proprio sugli ultimi metri di gara riesce ad avere la meglio su Kerr chiudendo con una grande impresa personale: l’etiope infatti migliora il proprio record di ben 3 secondi e mezzo, entrando per la prima volta nel club dei mezzofondisti da meno di 3’30“.
110 ostacoli al fotofinish
Spettacolare l’arrivo dei 110 metri ad ostacoli maschili, dove il giapponese Shunsuke Izumiya, tuffandosi correttamente sul traguardo, riesce a spuntarla al fotofinish per un solo centesimo di secondo sull’atleta di casa Jason Joseph. Quasi tutti gli 8 atleti della gara sono stati lontani dai loro migliori risultati stagionali (a causa del vento contro) tranne l’azzurro Lorenzo Simonelli: il romano infatti dopo una bella partenza tiene bene sul finale giungendo quarto ad un centesimo di secondo dal personale.
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