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Baseball: il “migliore” e’ lui e lo abbiamo noi. – 20 Gen

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Sabato la Fortitudo si raduna per ricominciare il cammino e per provare a riconfermare il titolo assegnato, fine agosto scorso di Campione d’Italia. Sulle maglie quello scudo che mancava da qualche anno ma che girera’ l’Europa, piu’ precisamente Parigi, visto che si svolgeranno in quella splendida citta’, le finali di Coppa Campioni. Intanto sabato scorso hanno premiato Marco Nanni come miglior… Ok, vi allego il comunicato, che spiega tutto.

Nel corso della trentesima edizione della “Coach Convention”, che si è tenuta lo scorso weekend presso l’Hotel Centergross di Bentivoglio (Bo), sabato sono stati assegnati dal Comitato Nazionale Tecnici (CNT) i riconoscimenti ai tecnici di baseball e softball che si sono particolarmente distinti nella stagione 2014.

A Marco Nanni è andato il premio come il miglior manager di baseball, per aver guidato la UnipolSai Fortitudo nella conquista del suo nono scudetto. Per il softball è stata premiata Maria Grazia Barberis, campione d’Italia e d’Europa con Rhibo La Loggia. I due tecnici ”si sono distinti per i risultati ottenuti, sia a livello nazionale che internazionale, costituendo fattore di merito la valorizzazione della propria squadra con particolare riguardo agli atleti italiani”.

 

Numerosi altri riconoscimenti sono stati assegnati ad allenatori di altre categorie e dei campionati minori, oltre a premi per la carriera e premi speciali, uno dei quali intitolato a Volfango Valbonesi, il “nonno”, figura storica del baseball bolognese.

 

Per un più ampio resoconto vi rimandiamo all’articolo del nostro Daniele Mattioli sul sito fibs.

 

Abbiamo contattato un Marco Nanni raggiante per il riconoscimento ottenuto. “… un premio che mi riempie di orgoglio – sono le prime parole del manager biancoblu – e che è da condividere in tutto e per tutto con il mio staff, che ha fornito un supporto indispensabile nel lavoro, risolvendo in più di un’occasione delle problematiche”.

 

Le parole di ringraziamento da parte di Nanni proseguono con un pensiero per la squadra, che ha giocato un ruolo importante, formata da persone di talento e anche intelligenti, che hanno seguito il tecnico felsineo nella cavalcata vincente, ma anche per la società, che in questi anni ha accontentato le sue richieste, per quanto possibile, dandogli la possibilità di vincere tanto. Pochi tecnici di baseball italiani possono vantare un palmares ricco come quello di Marco Nanni. Come manager della Fortitudo Baseball, in nove stagioni ha conquistato due scudetti, tre coppe dei campioni e altrettante coppe Italia, non mancando mai una qualificazione playoff.

 

Quando hai un palmares sulle spalle, la tua parola viene ascoltata, ma io ho avuto la fortuna di essere ascoltato anche quando questa bacheca ancora non c’era”. In effetti, a Marco Nanni non è mai mancata l’autorevolezza necessaria per farsi ascoltare e anche per farsi aspettare. Le due prime stagioni furono difficili; nella prima, il 2006, i biancoblu hanno dovuto affrontare prove durissime, poi i problemi legati alle sponsorizzazioni, alla crisi economica, ma dal 2008 la Effe ha ricominciato a riempire la bacheca, iniziando ufficialmente l’era vincente sotto la guida del manager bolognese.

 

Non mancano gli stimoli per continuare e per chiedere ancora qualcosa di più: sabato prossimo la squadra si ritrova per iniziare il lavoro di preparazione alla stagione 2015 e Marco Nanni sta pensando in queste ore alle parole che nell’occasione dirà ai ragazzi, come sempre l’imprinting è molto importante per dare l’indirizzo giusto alle cose. “… con il galà dei diamanti di inizio dicembre avevamo considerato chiusi i festeggiamenti per l’indimenticabile 2014, conservando in noi i ricordi ma cominciando a pensare all’anno che viene. Poi è intervenuto questo piacevole fuori programma, ma ora pensiamo davvero a un 2015 con stimoli importanti e forti. Sarà una stagione bella ma sia ben chiaro che non sarà facile. Ci sarà molto equilibrio fra le squadre, diverse delle quali si sono rafforzate e ora ci sono altre squadre che possono competere con quelli che l’anno scorso erano i “top team”. Ma il tutto sarà bello, perché andremo a giocare competizioni importanti e dalla stagione scorsa abbiamo imparato come sia importante condividere la gioia”.

di Claudio Adelmi

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