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Baseball – Il Rimini mette ancora a tacere il “Gianni Falchi” e porta la serie sullo 0-2! – 20 Ago

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Dopo la clamorosa rimonta subita Venerdì sera in gara 1 (incontro vinto da Rimini per 6 a 5 all’extra inning, al termine di un match largamente dominato dalla Effe), l’autostima nella testa dei giocatori bolognesi dev’essersi sbriciolata. Un specie di filo diretto con l’attitudine vincente tagliato in maniera netta ed inaspettata. Un cambio di rotta, quando ormai il navigatore aveva impostata la strada più rapida verso lo scudetto.

Ora, va bene che la “classica” tra Aquile e Pirati è per antonomasia un big match dall’esito incerto e mai banale, ma nessuno poteva aspettarsi una doppia sconfitta così dolorosa. Se nel primo incontro si è trattato di fragoroso suicidio collettivo, questa è apparsa più come una resa mentale, una sorta di esaurimento psicofisico nel momento in cui serviva una reazione da  veri campioni.

Adesso la serie è sullo 0-2 e per i romagnoli ci sono due match ball da giocare in Riviera. Inutile dirlo, servirà un mezzo miracolo per riportare gara 5 a Bologna …

Inizio shock. Pronti via l’incontro incendia subito i circa 500 tifosi assiepati sugli spalti del “Gianni Falchi”. Dopo l’out dell’ex Infante, Noguera infila una valida, ruba la seconda su Pick- off sbagliato ed infine completa il giro sulla battuta di Vasquez, che a sua volta vola direttamente in 3^ approfittando di un pasticcio difensivo. Sulla seguente rimbalzante di Garbella , è proprio Vasquez ad infilarsi a casa basa per un fulmineo 0a2, che manda in estasi la sparuta presente di supporters arancio-neri.

La controffensiva Bolognese però, non si fa attendere. Al cambio di campo, Nosti guadagna la prima con un singolo al centro e poi la seconda a causa di una base per ball concessa dal pitcher Richetti a capitan Vaglio (successivamente eliminato su pick-off).A questo punto entra in scena Jose Flores, che grazie ad un gran doppio finito ai margini del terreno di gioco manda Nosti in terza, costringendo il manager riminese alla prima visita sul campo. Attenzione. Alla ripresa delle ostilità, Richetti regala la base intenzionale a Marval che va così a riempire tutti e tre i sacchetti disponibili sul diamante. Col prematuro Strike out subito da Sambucci,  è di  Robel Garcia il compito d’incidere sul corso del match. L’interno italo-Domenicano  non si fa intimidire dalla pressione del “conto pieno” (3 ball – 2 strike) e smazza la pallina a distanza siderale , consentendo ai compagni Nosti, Flores e Marval di siglare il sorpasso. Il “Falchi” esplode mentre le proteste del lanciatore ospite costringono lo staff tecnico a tornare sul monte di lancio, commettendo una leggerezza punibile dal regolamento. Si tratta infatti della seconda “visita” sul monte di lancio nella stessa ripresa e la truppa arbitrale viene costretta a dover decretare il cambio del pitcher. Al termine di un lunghissimo primo inning(45 minuti), Bologna conduce per 3 a 2 con Rimini costretta ad il cambio forzato del lanciatore.

Occasione persa e contro sorpasso. Con un lanciatore obbligato ad entrare a freddo ed una partita riequilibrata con grande orgoglio, la Fortitudo sembrava poter indirizzare l’incontro sui binari a lei più congeniali ed invece non è bastato un punto timbrato ancora da Nick Nosti(sulla volata di Sacrificio di Sambucci) nel 2° inning per decapitare Rimini. Anzi, il rilievo Escalona prenderà  talmente bene le misure dei suo avversari, da non consentire nemmeno più un punto ai petroniani nei successivi 5 inning.

Rimonta dicevamo. Forti di una difesa resa praticamente impetrabile,  gli arancio neri cominciano a risalire la china. Prima accorciano le distanze con Noguera sulla battuta sporca di Garbella nel 3^inning. Poi mettono la definitiva freccia nel 4^, grazie ai punti segnati da Celli (giunto in terza dopo una valida, un bunt di Zappone ed un Wild Pitch) e da Daniele Malengo, sul triplo( !) da 2 punti di Lorenzo Di Fabio.

Bologna 4, Rimini 5.

Discorso chiuso.  Col tipico “killer instinct” che caratterizza le grandi squadre, i romagnoli capiscono che è il momento giusto per affondare i denti nel collo dell’aquila. All’inizio del sesto inning, vanno a punto Malengo sulla volata di sacrificio di Infante  ed immediatamente dopo Bertagnon, sulla solita valida di Lorenzo Di Fabio.

Un 4 a 7 crudele, divenuto presto un 4 a 8 nel settimo gioco, grazie al punto automatico di Celli reso possibile in seguito ad una base per ball concessa all’ex infante con il diamante ovviamente giàpieno.

Un colpo mortale, che annichilisce definitivamente le flebili speranze di successo bianco blu.

Addio scudetto. Gli ultimi due inning sono solo un lungo tripudio a tinte arancioni, ad eccezion fatta per l’orgoglioso punto di Fuzzi, gli ultimi – malinconici – applausi del pubblico bolognese sono tutti per capitan Vaglio, bravo a raccogliere in back hand una battuta insidiosa di Zappone eliminandolo in assistenza la prima base con un gran gesto tecnico.

Finisce così, con Rimini che saccheggia il “Falchi” per la seconda volta in due giorni, regalandosi l’irripetibile occasione di chiudere la serie già martedì sera.

Andamento del match.

Rimini.         201202100  8

Fortitudo.   310000010  5

 

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