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Baseball – La Fortitudo lotta e vince il derby contro Castenaso

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In un “Gianni Falchi” versione “retrò” – con tanto di band musicale all’altezza del cuscino di prima base ed il presidente Michelini nelle vesti di telecronista – la Effe impiega più del previsto per scardinare la resistenza dell’Autovia Castenaso e fare nuovamente suo il derby bolognese.

5 a 2 il risultato finale, con gran parte della sfida monopolizzata da un “pitching duel” di assoluto livello fra Lopez e Rivero, lanciatori partenti di serata.

Per la Fortitudo, si tratta di un successo ininfluente ai fini della classifica, ma utile per prolungare la lunga striscia d’imbattibilità casalinga. Per Castenaso, invece, la situazione si complica ulteriormente con il penultimo posto distante  ancora due lunghezze a tre giornate dalla conclusione della “regular season”.

Da segnalare, il ritorno positivo dello statunitense Stephen Perakslis che in un solo turno ha collezionato 2 strike out, conquistando così il titolo di lanciatore vincente. 

La partita. Dopo 5 inning e mezzo letteralmente dominati dalle difese (appena tre valide totali in 5 riprese complete), i campioni d’Europa sbloccano l’incontro nella parte parte bassa del 6° attacco. Con Nosti out al volo, Ferrini colpisce un singolo al centro, ruba la 2° e completa il giro sulla legnata a sinistra del sempre brillante John Polonius. 1-0. L’avanzata continua, ma gli ospiti reggono l’urto biancoblù e l’Aquila chiude il turno offensivo senza arrotondare ulteriormente.

Al 7° inning, Roberto “Rupert” Caramelli – accompagnato dalle note dei “Bononia Sound Machine” – intona il leggendario “Seventh inning stretch” coinvolgendo l’insonnolito pubblico sugli spalti, mentre Miliani sostituisce l’ottimo partente Lopez sulla collinetta di lancio di Castenaso.

A risvegliarsi però è l’Aquila che, grazie al fuoricampo da un punto realizzato da Fuzzi, allunga il punteggio sul 2 a 0. L’attacco prosegue e la Fortitudo spinge ancora: base per ball a Grimaudo poi, dopo l’ennesima eliminazione di un Nosti apparso decisamente appannato, arriva la martellata profondissima del Josè Ferrini che riporta a casa base Grimaudo per il 3 a 0 dell’UnipolSai.

Al cambio di campo, gli ospiti tentano una reazione d’orgoglio con le valide di Sabbatani e Venturi, ma la difesa biancoblù si conferma ancora una volta impenetrabile nonostante le ampie rotazioni decise da coach Frignani sul moud. A chiudere definitivamente il discorso, un colpo di coda della Fortitudo nell’ottavo inning. Leonora trova un singolo, l’Autovia pasticcia e l’esterno giunge in seconda. Con Paz fermo nel box, lo stesso Leonora ruba la terza, mentre il catcher franco-cubano si guadagna prima un passaggio gratuito e poi s’impossessa della seconda sullo strike out di Russo. Con Dobboletta in battuta, e ecco il “wild pitch” che consente al venezuelano di percorrere gli ultimi 27 metri del diamante per il punto del 4 a 0. Contemporaneamente, Paz si arrampica sino in terza fermandosi in zona rossa. Fuzzi batte in scelta difesa e la retroguardia di Castesano sbaglia un tentativo di doppio gioco consentendo a Paz di concludere il giro del 5 a 0 biancoblù.

Nell’ultimo inning, Castenaso rende meno amaro il passivo segnando i cosiddetti “punti della bandiera”. Apre i giochi un triplo di Dreni, poi base per ball a Infante e valida di Loardi: 5 a 1. Con Ambrosino lasciato al piatto e Molina pronto in battuta, arriva un lancio pazzo che fa muovere i corridori sui sacchetti. Infine, sull’eliminazione dello stesso Molina, entra il punto siglato proprio dal grande ex Infante per il 5 a 2 conclusivo.

L’out finale del battitore designato Yovanys Peraza, spegne le luci del diamante in favore della Fortitudo lasciando spazio al concerto post gara dei “Bononia Sound Machine”.

Castenaso 0 0 0 0 0 0 0 0 2 = 2

Fortitudo 0 0 0 0 0 1 2 2 X = 5

Questa sera, a campi invertiti, andrà in scena gara 2 del derby, con inizio fissato alle ore 20:30 presso lo stadio “Teseo Bondi”.

 

 

Foto Lorenzo Bellocchio

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