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Champions Cup – La Fortitudo è campione d’Europa!!!

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È fatta!

In un “Gianni Falchi” dantesco, l’Aquila batte Amsterdam per 8 a 0 e torna a sollevare il trofeo più prestigioso d’Europa dopo ben 6 anni di digiuno.

Merito di un Raul Rivero assolutamente impeccabile (120 lanci, conditi da 14 Strike Out e zero punti subiti) e di un attacco mortifero, spinto dai legni di Fuzzi, Marval e Polonius.

Ancora una volta la Effe si è confermata al top del baseball continentale, distinguendosi per intuizioni, idee e progettazione. È stato un torneo complicato, cominciato in salita a causa della sconfitta d’esordio, ma che ha visto una Fortitudo in crescita costante partita dopo partita. Battaglia dopo battaglia, fino al “giant -killing” in semifinale contro il favoritissimo Rotterdam Neptunus e alla straordinaria partita di questa sera. Complimenti dunque al presidente Michelini (giunto al passo d’addio dopo tanti successi), al Ds Mura, al manager Frignani e allo staff tutto per un trionfo che riporta Bologna alla ribalta internazionale.

Venerdì sarà di nuovo campionato, ma questa è un’altra storia. Adesso è il momento di alzare i calici e festeggiare l’ennesima vittoria sportiva della nostra città!

 

La partita. Dopo l’ormai tradizionale lancio inaugurale – stasera effettuato dalla nuotatrice bolognese Martina Grimaldi – la Effe prende il largo nel corso del secondo attacco.

Marval rompe l’equilibrio con un doppio in piedi sulla destra poi avanza in 3a sulla bella smorzata di Leonora. Con il sudamericano in zona rossa, Vaglio batte una valida che vale il punto del vantaggio. 1 a 0. Il “Falchi”, oggi letteralmente stracolmo, si esalta e Russo centra il lancio di Heijstek mandando il capitano in seconda. Arriva il passaggio gratuito a Grimaudo per ball e tocca a Fuzzi, con le basi piene e due strike sul groppone, mandare letteralmente in estasi i 3 mila tifosi sugli spalti. L’esterno legna un missile sulla sinistra imprendibile per la difesa olandese e riporta a casa Russo, Vaglio e Grimaudo per un sontuoso 4 a 0. L’omone Rivero sul moud non sbaglia un lancio e nel 4° inning l’Aquila assapora la coppa allungando ancora. Fuzzi si salva in prima e Nosti lo spinge in terza. Con i corridori agli angoli, Ferrini sbuccia la pallina e Fuzzi viene sorpreso tra la terza e casa base finendo out. Poco male, perché ci pensa Polonius a risolvere il problema con un triplo da 2 punti (entrano Nosti e Ferrini), che spezza gambe e morale ai Pirati dei Paesi Bassi.

Nell’inning successivo, il solito Leonora bastona duro la difesa “orange” prima di finire in terza su balk. Vaglio colpito si guadagna la 1a base e, dopo l’eliminazione di Russo, Grimaudo alza la volata di sacrificio che vale il ritorno a casa del compagno venezuelano per il 7 a 0. Amsterdam tenta una reazione, ma il gap è ormai irrecuperabile e l’UnipolSai può mettere in frigo lo spumante già nel corso dell’ottavo inning. Ferrini spara un triplo a destra poi, approfittando della martellata dell’immancabile Marval, completa il giro del definitivo 8 a 0 per l’esplosione collettiva del popolo biancoblù. Il finale è un intreccio di emozioni uniche e intense (come il prolungato applauso di tutto lo stadio riservato Raul Rivero al momento della sostituzione).Baci, abbracci, cori e telefonini puntati sul piatto di casa base per l’ultimo strike out, giunto puntualmente grazie al lancio del rilievo Bassani. 

Aquila piglia tutto. A precedere la classica invasione di campo da parte dei tifosi per festeggiare insieme ai giocatori la sesta Coppa Campioni della storia biancoblù, Stephen Peraklsis e Osman Marval sono stati premiati rispettivamente come miglior lanciatore e come MVP dell’intera manifestazione, a dimostrazione dell’assoluto dominio continentale bolognese.

 

Foto Lorenzo Bellocchio

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