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La Fortitudo baseball si ferma in semifinale. Ora testa alla Coppa Italia

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La Fortitudo vince Gara6 ma perde Gara7 della semifinale scudetto, uscendo così di scena e lasciando a Parma l’onore di disputare la finale contro San Marino. Non sono bastate un maggior numero di valide e di punti segnati all’interno delle sette combattutissime sfide perché gli uomini del Manager Lele Frignani riuscissero anche a vincere la serie, che si aggiudica invece Parma, per 4-3.

La stagione della Fortitudo comunque non è finita, perché già sabato 3 settembre al “Gianni Falchi” si torna in diamante contro Torino, per l’inizio del percorso biancoblù in Coppa Italia. In palio oltre alla Coppa c’è un posto in Europa.

Ma prima di concentrarci sul futuro, torniamo alla semifinale, con la cronaca delle ultime due gare della serie.

Gara6 – Fortitudo-Parma 1-0

In Gara6 si torna al “Gianni Falchi” sul 3-2 per Parma con la Fortitudo obbligata a vincere per poter rimanere in corsa per la finale. La sfida è ancora una volta estremamente tirata, anzi, è la più tirata di quelle disputate fino a quel momento: l’1-0 finale con 3 valide per parte, parlano chiaro, le difese sono state a dir poco dominanti. E se per Parma Luis Lugo rimane sul monte 5.1 inning sostituito poi in modo eccellente da Habeck, il vincitore di serata è Murilo Gouvea, letteralmente monumentale con 3 valide e 3 basi ball concesse nei 7 inning lanciati.

E così, con i lanciatori in completo controllo della gara, la differenza la fanno i dettagli, ancora di più del solito. Dopo aver preso un doppio da Koutsoyanopulos ad inizio del primo inning, Gouvea riprende subito il cammino che lo porterà a diventare il lanciatore vincente, lasciando il giocatore ducale in terza.

Lugo invece, concede, sempre nel primo inning, il punto che porterà alla sconfitta Parma: Paolini copia l’ex compagno di squadra battendo un doppio in apertura, poi avanza in terza sulla volata di sacrificio di Lampe e infine arriva a casa base con un bellissimo batti e corri di Kevin Josephina, che viene eliminato ma che consente al compagno di andare a punto. Un punto che sembra si importante, ma che nessuno poteva ipotizzare diventare addirittura l’unico dell’incontro.

E invece, nonostante alcuni momenti di difficoltà, lanciatori e difese chiudono sempre la porta agli attacchi, che non riescono più a produrre nulla che modifichi l’iniziale 1-0 del primo inning. La Fortitudo dimostra con la forza di esserci e di meritarsi quanto meno Gara7.

Team

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5

6

7

R

H

E

LOB

PAR

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3

1

4

BOL

1

0

0

0

0

0

X

1

3

0

4

 

Gara7 – Fortitudo-Parma 1-2

Anche Gara7 finisce per essere un incredibile testa a testa, che alla fine premia Parma con la finale scudetto e punisce più del dovuto la Fortitudo, ma purtroppo solo una poteva continuare il proprio percorso.

Rivero e Montilla come al solito sono bravi a tenere a bada gli attacchi avversari che producono veramente pochissimo, con l’equilibrio che non si spezza neppure quando Rivero si infortuna e viene sostituito da Gonzalez Polanco, che senza neppure scaldarsi riesce comunque ad entrare bene in partita.

Al quarto inning la Fortitudo arriva ad un passo dal punto, che gli viene negato da un tentativo scriteriato di rubare la terza base da parte di Josephina. Pochi istanti dopo infatti arriva la valida che lo avrebbe portato a casa. E così è al quinto inning che arriva il momento chiave: dopo la base ball concessa a Rodriguez da Gonzalez Polanco, un bunt ben giocato e un colpito fanno andare i corridori agli angoli. Una valida ed un nuovo bunt portano Parma sul 2-0. Al cambio campo la reazione di Bologna è nelle mani di Dobboletta che dopo una valida arriva a punto grazie ad un balk e ad un errore difensivo, ma la rincorsa della Effe si ferma qui, sul 2-1, due spettacolari giocate difensive di Parma tra il quinto e il settimo inning, consegnano ai ducali la vittoria decisiva.

Team

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