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Il Personaggio della Settimana – Cesare Fiorio
Ex pilota automobilistico che si è distinto in varie categorie tra cui rally, endurance e la motonautica con una breve esperienza come direttore sportivo in Formula 1. Una figura ben riconosciuta nel mondo dei motori e delle corse automobilistiche. Ha scritto pagine di storia per la Lancia e la Fiat vincendo 18 titoli tra tutte le categorie in cui ha corso
A TUTTO MOTORE
Cesare Fiorio nasce a Torino nel 1939. Si impegna nel suo percorso scolastico fino a diventare dottore prendendo la laurea in scienze politiche. Questo però non sarà un freno per la sua più grande passione, la velocità. Coltiva la sua carriera da pilota subito dopo il titolo di studio e inizia a gareggiare vincendo nel 1961 il titolo italiano GT con una Lancia Appia Zagato nella classe 1150 cc. Dopo quell’avventura decise di dare vita al reparto corse di Lancia con la quale comincia a competere nel campionato rally dando inizio ad una delle storie più belle dell’automobilismo. Divenne direttore sportivo della casa torinese vincendo ben dieci campionati fuoristrada tra cui sette costruttori e tre piloti contro le più blasonate Audi e Ford, scuderie più ricche e organizzate. Tra le lancia più famose nate sotto il suo sguardo ricordiamo la Fulvia Coupé, la Stratos, la 037 e la Delta HF Integrale.
Dopo molti anni di vittorie decise di passare alla Fiat sempre come direttore sportivo dove riuscì a portare a casa altri cinque titoli. Tre costruttori e due pilota. Uno di questi lo vinse con Walter Rohrl suo ex compagno di squadra e collega quando gareggiava come pilota per la Lancia e con il quale ha compiuto imprese storiche.
La sua avventura in Lancia continua anche nell’endurance. Con le sue creature, la Beta Montecarlo e la LC1 rinnova la sfida alla Porsche che scendeva in pista con la 935 e la 956. Senza troppi complimenti vince altri tre titoli nella categoria.
Essendo un amante dei motori a 360 gradi non si esenta da niente. Proverà anche la motonautica dove riesce ad ottenere grandi imprese. Vince due volte il titolo mondiale e trentuno gran premi. Stabilisce anche il record, che detiene anche ora, per la traversata atlantica più breve con un veicolo nautico non commerciale, conclusa in appena 58 ore, 34 minuti e 50 secondi.
L’UOMO DELLA SERIE A
Ad una persona come lui non poteva mancare un esperienza in Formula 1. Dal 1989 al 1991 fu direttore sportivo della Ferrari. Con il cavallino della Motor Valley sfiora il titolo nel 1990 quando Prost fu buttato fuori da Senna in Giappone, in uno storico contatto destinato a far parlare di sé per molto tempo. Fiorio più volte cercò di portare il brasiliano alla rossa, e sembrava aver raggiunto un accordo di massima con la stipulazione del contratto. Non se ne fece niente quando il presidente Ferrari, Pietro Fusaro, chiuse le porte con un categorico no anche a causa di quanto successo nell’ultima gara della stagione 90. L’anno successivo il pilota francese e Cesare furono licenziati dalla scuderia di Maranello. In quell’occasione Fiorio si tolse anche qualche sassolino dalla scarpa dicendo che lui aveva preso la Ferrari in serie C portandola in serie A, con una metafora calcistica che era a lui congeniale considerato che la grande amicizia con gli Agnelli gli valse un posto nel consiglio amministrativo della Juventus.
Torna in F1 nel 1994 dopo qualche anno di stop nella Ligier con la quale ottiene un paio di podi. Passa alla Forti, scuderia italiana nel 1996 quando la squadra si ritira però dalla competizione. Torna quindi alla scuderia francese e ci rimane fino al 1997. Il team prese la denominazione di Scuderia Prost, poiché acquistata dal campione transalpino, il quale chiede a Fiorio di rimanere nonostante i trascorsi non furono buoni in Ferrari. Finisce la sua avventura in Formula 1 in Minardi dove contribuisce anche alla crescita di Fernando Alonso.
RALLY PUGLIESE
Dopo la carriera nel mondo delle corse decise di aprire una masseria in Puglia chiamata “Masseria Camarda” presso la quale ha organizzato una gara sperimentale di rally pensata e ideata con le autorità locali. Un uomo che ha vissuto per le auto e i motori non poteva certo lasciare la sua passione più grande senza provare ad inventarsi qualcosa per continuare a coltivarla, anche con più tranquillità rispetto alla frenesia delle gare automobilistiche.
Intervista a Cesare Fiorio sul possibile arrivo di Ayrton Senna (Copyright: YouTube – Fabio Giacomo Cobianchi)
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