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Ciclismo

Diario dal Tour: Izagirre sferra l’attacco giusto e vince la tappa 12

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Dodicesima tappa, da Roanne a Belleville-en-Beaujolais, movimentata non appena comincia. Saliscendi continuo adatto agli specialisti delle classiche ma stuzzicante anche per i big della generale.

Lungo le prime pendenze attaccano in tantissimi ma il gruppo, si spezza definitivamente sul Col des Ecorbans dove Ciccone transita per primo al GPM ma è la tirata di Van Aert dopo 30 km a lasciare indietro gran parte del Peloton. I migliori non si fanno sorprendere sebbene rimangano a ruota dei fuggitivi più interessati al successo parziale. Tra questi emerge ancora il campione belga della Jumbo che si invola solitario alla caccia dell’impresa per qualche km poi preferisce agire in compagnia.

Se il drappello più nutrito ha già un ritardo di 2′, quello dei velocisti, dalla mattina privo di Jakobsen perché ritirato, scivola a 5′, dovendo seriamente fare i conti con il tempo limite.

Cercano l’ulteriore l’evasione in diversi confermando una corsa completamente fuori controllo e dai risvolti imprevedibili. Teuns, Benoot e Pedersen riescono a formare un trio determinato a non guardarsi indietro ma anche questa volta il tentativo non decolla, troppi scatti e contro-scatti da dietro non permettono ulteriori attacchi, almeno fino a che un gruppetto più ampio non li raggiunge ed allora in 13 (tra cui Van der Poel e Pinot) sferrano la stoccata apparentemente decisiva ai -85. Oltre 50” dalla maglia gialla bastano ad abbassare ritmi e pretese di chi è rimasto fuori. Solamente Alaphilippe e Stuyven, infatti, sono in grado di recuperare i battistrada in prossimità del traguardo volante di Regnié-Durette quando ancora mancano 75 km al traguardo.

Esclusa una caduta nel gruppo di Big che penalizza Ciccone, la situazione rimane inalterata per circa 30 km, il vantaggio dei fuggitivi si attesta intorno ai 2’40” pur perdendo qualche pezzo lungo l’ascesa al Col de la Croix Montmain. Qui Van der Poel cerca di avvantaggiarsi scollinando in testa con 19” di margine e prendendosi non pochi rischi in discesa. Mossa che ripaga lo sforzo per poco però; sull’ultima salita di giornata, il Col de la Croix Rosier, viene ripreso prima da Pinot e Jorgenson e poi dal resto dei contrattaccanti.

Con le forze ridotte al lumicino, Izagirre si lancia in avanscoperta ai -30 dalla fine sparpagliando per l’ennesima volta le carte. E’ il colpo buono, il “gap” tra lui e gli altri si aggira intorno ai 40” durante il tratto di pianura finale dove lo spagnolo (basco) della Cofidis ingaggia una cronometro individuale vincente che lo porta ad alzare le braccia al cielo in solitaria sul traguardo di Belleville-en-Beaujolais.

Seconda vittoria di tappa per lui al Tour e seconda per la formazione francese dopo quella di Lafay colta al secondo giorno. Burgaudeau e Jorgenson arrivano a 1′ rispettivamente secondo e terzo anticipando la spicciolata dei fuggitivi, mentre resta tutto tranquillo nel gruppo maglia gialla che salva la gamba in vista della festa nazionale di domani con annessa scalata al temibile Grand Colombier.

CLASSIFICA DI TAPPA:

1) Ion Izagirre (Cofidis) in 03’51’42”

2) Mathieu Burgaudeau (Total Energies) a 58”

3) Matteo Jorgenson (Movistar Team) a 58”

4) Tiesj Benoot (Jumbo-Visma) a 1’06”

5) Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) a 1’11”

6) Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) a 1’13”

7) Guillaume Martin (Cofidis) a 1’13”

8) Dylan Teuns (Israel-Premier Tech) a 1’27”

9) Ruben Guerreiro (Movistar team) a 1’27”

10) Victor Campenaerts (Lotto-Dstny) a 3’02”

CLASSIFICA GENERALE:

1) Jonas Vingeegard (Jumbo-Visma) in 50h30’23”

2) Tadej Pogacar (Team UAE Emirates) a 17”

3) Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) a 2’40”

4) Carlos Rodriguez Cano (Ineos-Grenadiers) a 4’22”

5) Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) a 4’34”

6) Adam Yates (Team UAE Emirates) a 4’39”

7) Simon Yates (Team Jayco Alula) a 4’44”

8) Thomas Pidcock (Ineos-Grenadiers) a 5’26”

9) David Gaudu (Groupama-FDJ) a 6’01”

10) Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) a 6’33”

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