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Ciclismo

Tour de France: Philipsen fa il bis a Pau

Tappa movimentatissima fin dall’inizio, ma alla fine è di nuovo volata. Philipsen coglie il secondo successo al Tour de France 111

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Logo Tour de France (©Tour de France)

Prima del fine settimana di festa nazionale, il Tour de France propone un’altra tappa di tregua per gli uomini di classifica anche se dal finale più insidioso di quanto la cartina mostri. Tredicesima frazione di solo 165 km (da Agen a Pau) adatta quindi sia ai velocisti (una delle ultime occasioni per loro) sia ad un tentativo da puncheur in cerca di successo parziale, nei 15 km finali.

Roglic si ritira

La peggior notizia di giornata arriva ben prima dello start. Le conseguenze delle cadute di Primoz Roglic (nelle giornate di ieri soprattutto ma anche l’altro ieri) lo costringono al ritiro, lasciando vacante una bella fetta di Top 5 ai diretti avversari. Non è il solo. Poco dopo l’inizio della tappa, cominciata alle 13.48,  anche il nono della classifica generale  Juan Ayuso abbandona la corsa per problemi fisici.

Fuga di qualità

Si muovono subito in tanti. Abrahamsen e Van der Poel vanno all’attacco; con loro lasciano il gruppo altri 13 corridori che nel giro di pochi km salgono a 22. La presenza di Adam Yates (compagno di Pogacar) tra di loro, ottavo in classifica, non lascia tranquilli i “big” i quali però si fanno sorprendere anche dall’accelerata di Wout Van Aert, capace di spezzare da solo il gruppo.

Riassorbito il tentativo del belga della Visma, il vantaggio dei battistrada si stabilizza sui 45”. La velocità elevata del peloton, infatti, non permette “gap” maggiori.

Nuovo sparpaglio

L’accordo tra gli attaccanti, però, non regge e in quattro si avvantaggiano: Bernard, Gregoire, Cort e Kwiatkowski. Guadagnano circa 30” sui primi contrattaccanti, 45” su Powless (staccatosi ulteriormente) e 1’20” sulla carovana maglia gialla.

Al traguardo volante Nogaro (76 km all’arrivo), all'”ombra” del noto autodromo, Gregoire regola i fuggitivi mentre De Lie vince la volata degli inseguitori, ora in ritardo di 1′.

Rimangono davanti in 4, dietro via ai ventagli

Se i quattro in testa reggono il ritmo del gruppo, tutti gli altri vengono ripresi (Yates compreso), ristabilendo i più classici canoni della tradizione delle corse a tappe.

La calma, però, dura solo un attimo. Il vento laterale spinge Visma e UAE ad aprire un ventaglio. Nessun “big” viene messo nel sacco anzi sono Pogacar &co. a mettere nel mirino i 4 uomini al comando.

Verso i due GPM

Ci si avvicina agli unici due GPM di giornata, entrambi di quarta categoria. I quattro fuggitivi rimasti sono ripresi mentre Johannessen e Carapaz escono dal gruppo per giocarsi il primo posto sulla Cote de Blanchon. Se lo prende il norvegese della Uno-X con il peloton attardato di 20”.

Johannessen fa il bis anche in cima alla Côte de Simacourbe ma con la piena collaborazione del compagno di fuga. Anche perché il vantaggio cresce di qualche secondo e tocca i 30”, facendo assaporare ai due la possibilità di vittoria di tappa.

Il finale

Malgrado il coraggio dei due, il gruppo vuole la volata. Recupera nuovamente il terreno sulla coppia di testa ai -20 e torna a procedere compatto.

Il tracciato non esattamente pianeggiante consente ad altri corridori di provare un’ultima azione mentre le squadre dei velocisti cominciano le operazioni di sprint. Stuyven e Van Moer scattano, Burgaudeau e Laporte li raggiungono ma il non essere uniti porta per l’ennesima volta la carovana a proseguire unita.

Ultimi km con i treni delle squadre protagonisti, Abrahamsen prova ad anticipare i velocisti ma il suo tentativo dura poche centinaia di metri.

Curva ai -1 e poi lungo rettilineo. Caduta nella pancia del gruppo che coinvolge De Lie e lascia davanti una quindicina di corridori. Philipsen è il più veloce e consegna la seconda vittoria in questo Tour de France alla Alpecin. Ancora un secondo posto per Van Aert, Ackermann completa il podio.

Da domani i “big” torneranno protagonisti con le salite dei Pirenei.

Classifica di Tappa

  1. Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck)  in 3h23’09”
  2. Wout Van Aert (Team Visma-Lease a Bike) s.t.
  3. Pascal Ackermann (Israel-Premier Tech) s.t.
  4. Biniam Girmay (Intermarché-Wanty) s.t.
  5. Nikias Arndt (Bahrain Victorious) s.t.
  6. Jasper Stuyven (Lidl-Trek) s.t.
  7. Clément Russo (Groupama-FDJ) s.t.
  8. Bryan Coquard (Cofidis) s.t.
  9. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) s.t.
  10. Soren Waerenskjold (Uno-X Mobility) s.t.

Classifica Generale

  1. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in 52h40’58”
  2. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) a 1’06”
  3. Jonas Vingegaard (Team Visma-Lease a Bike) a 1’14”
  4. Joao Almeida (UAE Team Emirates) a 4’20”
  5. Carlos Rodriguez (INEOS Grenadies) a 4’40”
  6. Mikel Landa (Soudal Quick-Step) a 5’38”
  7. Adam Yates (UAE Team Emirates) a 6’59”
  8. Giulio Ciccone (Lidl-Trek) a 7’36”
  9. Derek Gee (Israel-Premier Tech) a 7’54”
  10. Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team) a 9’18”
  • Maglia a pois: Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
  • Maglia verde: Birman Girmay (Intermatché-Wanty)
  • Maglia bianca: Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step)

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