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Ciclismo

Tour de France: Pogacar show sui Pirenei! Vince e ipoteca la corsa

Numero sensazionale dello sloveno che vince in solitaria la 15^tappa e avvicina il suo terzo Tour de France

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Logo Tour de France (©Tour de France)

Nel giorno di festa nazionale francese va in scena il secondo round pirenaico del Tour de France 111. 5 scalate di altissimo profilo (l’ultima hors catégorie) distribuite sui 198 km che vanno da Loudenvielle a Plateau de Beille, lungo i quali i migliori della classifica sono nuovamente chiamati a darsi battaglia e provare ad insidiare la leadership di Tadej Pogacar, ulteriormente rafforzata nella giornata di ieri.

Subito in salita

Pronti via ed è subito salita verso il Col de Peyresourde. In diversi provano ad allungare sul gruppo ma la fatica accumulate nelle ultime tappe si fa sentire e non permette azioni individuali.

La mossa vincente riesce a Gaudu, il quale a 500 metri dalla vetta riesce ad anticipare tutti e prendersi i punti del GPM di prima categoria. Lakzano, altro grimpeur pimpante della corsa, deve accontentarsi del secondo posto.

La coppia approccia in testa la discesa con qualche secondo di margine sul resto della carovana. Si unisce alla compagnia Bardet proprio prima che, a sua volta, Lakzano la saluti.

Avanti in 21

Nei km di avvicinamento al traguardo volante di Marignac, escono dal peloton in 21, tra chi è interessato allo sprint intermedio, vinto infatti da Girmay, e chi crede in un tentativo di fuga vera e propria.

Come prevedibile, lungo la successiva ascesa al Col del Menté, i battistrada restano 12 dando vita ad uno sparpaglio generale ripreso progressivamente dal gruppo.

Romo vince il secondo gran premio della montagna battendo Carapaz e il compagno di squadra Aranburu ma di tempo per riassestarsi ce n’è poco, si risale subito verso la cima del Porter d’Aspet. Questa volta l’onore di scollinare per primo spetta a Johannessen della Uno-X.

Pianura e vantaggio dei fuggitivi che sale

Dopo le prime tre salite di giornata (tutte di prima categoria) è tempo di rallentare, si fa per dire, gli sforzi e attraversare un lungo tratto di pianura. Qui la fuga, composta da 15 uomini, prende maggiore corpo e guadagna più di 3′ sulla maglia gialla.

Il tratto pianeggiante, però, si esaurisce relativamente in fretta e già ai -80 km dal traguardo, la strada torna in pendenza. Si sale al Col D’Agnès, altro GPM di prima categoria.

Dal gruppo di testa si portano in avanti in 5: Sobrero, Healy, Mas, De Plus e Hindley. Gli altri inseguono a pochi secondo, il gruppo dei migliori fa lo stesso in ritardo di 3’40”.

Il Col D’Agnès

Le pendenze arcigne del Col D’Agnès fanno ulteriore selezione davanti, lasciando un terzetto al comando: Mas, Hindley e De Plus. Stringe i denti Carapaz e a 2 km dalla vetta si riporta sui battistrada mentre il ritmo imposto dalla Visma seleziona nuovamente il gruppo.

In cima De Plus transita davanti a tutti, Pogacar &co. rimangono a 3′. Il quartetto rimane compatto con Johannessen unico rimasto a poter rientrare in tempi brevi. Il norvegese, infatti, aggancia i primi in discesa nel tratto che precede l’ultima e decisiva salita di giornata, quella hors categorie al Plateau de Beille che porta al traguardo.

Il finale sul Plateau de Beille

Rifornimento per gruppo e fuga e poi comincia la scalata al Plateau de Beille, lunga ben 15,8 km, i 15,8 km rimanenti della tappa numero 15 di questo Tour de France. I cinque fuggitivi la approcciano con 2’20” di vantaggio.

Grande festa a bordo strada, gara durissima in corsa. Jorgenson guida i “big” ed accorcia sensibilmente sui battistrada, il cui “gap” scende sotto i 2′. Si staccano Almeida e Gee (quarto e nono) della generale mentre tutti gli altri si marcano stretti. Poco dopo anche Ciccone cede il passo.

Intanto, qualche tornante più in altro, Carapaz cerca di lasciare sul posto i compagni di fuga ma non riesce a fare la differenza. Dopo di lui è Mas a voler fare la differenza ma ancora una volta l’ecuadoriano delle EF non permette allunghi senza di lui.

Sponda tra fuggitivi e gruppo maglia gialla sempre più sottile. Ai -10 il tanto atteso attacco di Vingegaard arriva. Lo segue a ruota solo Pogacar.

La coppia recupera velocemente sui primi della corsa decretando che, ancora una volta, la vittoria di tappa sarà un affare tra i due. Evenepoel insegue in solitaria a 20”, tutti gli altri pagano più di 1′.

La pedalata del danese, però, non mette in difficoltà il leader giallo anzi è Pogacar a 5,3 km dall’arrivo a controbattere. Vingegaard non ha la forza di reagire e allora ecco il nuovo assolo del fuoriclasse sloveno.

Il distacco tra primo e secondo sale con l’avvicinarsi all’arrivo della quindicesima frazione del Tour de France 2024. Sulla linea festeggia per la terza volta in questa Grande Boucle Tadej Pogacar e mette una prima decisa ipoteca sulla classifica finale ed una storica doppietta Giro-Tour riuscita per l’ultima volta a un certo Marco Pantani nel 1998 (battendo inoltre di ben 4 minuti il record di salita sul Plateau proprio detenuto dal pirata). Vingegaard paga 1’08”, Evenepoel oltre 2’51”.

Al termine della seconda settimana di corsa, Pocagar guarda tutti dall’alto con un margine di 3’09” sul primo inseguitore, 5’19” sul secondo, più di 10′ su tutti gli altri.

Classifica di Tappa

  1. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in 5h13’55”
  2. Jonas Vingegaard (Team Visma-Lease a Bike) a 1’08”
  3. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) a 2’51”
  4. Mikel Landa (Soudal Quick-Step) a 3’54”
  5. Joao Almeida (UAE Team Emirates) a 4’43”
  6. Adam Yates (UAE Team Emirates) a 4’56”
  7. Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) a 5’08”
  8. Carlos Rodriguez (INEOS Grenadies) s.t.
  9. Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) a 5’41”
  10. Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team) a 5’57”

Classifica Generale

  1. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in 61h56’24”
  2. Jonas Vingegaard (Team Visma-Lease a Bike) a 3’09”
  3. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) a 5’19”
  4. Joao Almeida (UAE Team Emirates) a 10’54”
  5. Mikel Landa (Soudal Quick-Step) a 11’21”
  6. Carlos Rodriguez (INEOS Grenadies) a 11’27”
  7. Adam Yates (UAE Team Emirates) a 13’38”
  8. Giulio Ciccone (Lidl-Trek) a 15’48”
  9. Derek Gee (Israel-Premier Tech) a 16’12”
  10. Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) a 16’32”
  • Maglia a pois: Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
  • Maglia verde: Birman Girmay (Intermatché-Wanty)
  • Maglia bianca: Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step)

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