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Diario dal Giro: l’urlo di Zana risuona sulla Val di Zoldo. Dietro è bagarre tra i big

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Dopo il “piattone” per velocisti di ieri, il Giro d’Italia si ributta a capofitto sulle montagne con una tappa chiave per gli aspiranti alla maglia rosa. Da Oderzo fino alla Val di Zoldo passando per il Cadore; percorso pieno di saliscendi senza possibilità di rimanere nascosti nel finale.

Gruppo movimentato fin dai primi metri: si staccano in tanti e riescono ad evadere solo in 5, poi saliti a 7, costruendo un vantaggio di 2′ dopo 50 km. Sono tra i più esperti e vispi di questa edizione: Barguil, Paret-Peintre, Zana, Gee, Frigo, Pronskiy e Pinot. Proprio quest’ultimo raccoglie punti ai gran premi della montagna di Passo della Crosetta e Pieve d’Alpago per avvicinarsi alla maglia blu detenuta da Ben Haley, presto attardato sia rispetto alla testa della corsa sia rispetto alla maglia rosa.

Chiuso prontamente dalla Jumbo-Visma il tentativo di fuga di Leknessund. Oltre alla formazione di Roglic, anche la Ineos Grenadiers impone il ritmo mettendo presto fuori gioco almeno la metà del plotone.

Segue poi un momento di stallo e rifornimento lungo la calda pianura che conduce a Pieve di Cadore. Qui Derek Gee vince il traguardo volante mentre il gruppo concede altro vantaggio ai fuggitivi (5′ ai -50 dal traguardo).

E’ circa lo stesso “gap” con cui viene approcciata la salita alla Forcella Cibiana, dove inizia il rollercoaster che porta all’arrivo. Pinot scollina per primo e si riprende la maglia blu, i big restano nei ranghi risparmiando le forze per i picchi successivi e decisivi. A 10 km dalla fine il vantaggio degli attaccanti rimane sui 4’30”, accrescendo le possibilità di capitalizzare la fuga.

Prendono il via quindi due corse. Quella per la tappa e quella per la leadership del giro.

Per la prima, sulla rampa di Coi, è proprio il francse della FDJ a crederci più di tutti, seguito a ruota da Zana e Gee, gli altri perdono le ruote. Il terzetto diventa presto coppia, anzi si smista in due coppie. Pinot-Zana davanti, Gee-Barguil ad inseguire.

Nel gruppo dei big, invece, il nuovo forcing della Jumbo-Visma spezza definitivamente il ritmo. Geraint Thomas non soi fa sorprendere, Almeida (apparentemente) sì. Si forma quindi un drappello di quattro corridori: Kuss, Roglic, Dunbar e Thomas capaci di guadagnare 15” sui diretti avversari. Jay Vine si fa in quattro per aiutare la maglia bianca ma un nuovo scatto questa volta di Roglic in prima persona da il via al confronto con la maglia rosa. Riesce a rimanere con la coppia dei favoriti Sepp Kuss, ancora in grado di aiutare il proprio capitano ai -5 km.

Tornando davanti, rimane solidissimo il vantaggio (oltre 3′) di Pinot e Zana ai pieni dell’ultima asperità, pronti a giocarsi la vittoria di tappa. I due si studiano lungo gli ultimi 1000 metri, volata testa a testa che premia il campione italiano Filippo Zana, meritatissima ricompensa dopo una corsa da protagonista. Quarto successo tricolore di questa edizione he anticipa l’arrivo degli uomini di classifica.

Meno di due minuti dopo, infatti, è testa a testa, senza sfidarsi ulteriormente, anche tra Roglic e Thomas che guadagnano oltre 20” su Joao Almeida, costretto a cedere il secondo posto allo sloveno, mentre il gallese della Ineos, nel giorno del suo 37° compleanno, consolida il primato in classifica.

Top ten che dietro il podio si rivoluziona nuovamente al termine della 18° tappa, prima della resa dei conti di domani, sulle Tre Cime di Lavaredo.

CLASSIFICA DI TAPPA:

1) Filippo Zana (Jayco AlUla) in 4h25’12”

2) Thibaut Pinot (FDJ-Groupama) s.t.
3) Warren Barguil (Arkéa-Samsic) +50″
4) Derek Gee (Israel-Premier Tech) +1’03”
5) Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën) +1’24”
6) Marco Frigo (Israel-Premier Tech) s.t.
7) Primož Roglič (Jumbo-Visma) +1’56”
8) Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) s.t.
9) João Almeida (UAE Team Emirates) +2’17”
10) Eddie Dunbar (Jayco AlUla) +2’32”

CLASSIFICA GENERALE:

1) Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) in 76h25’51”

2) Primož Roglič (Jumbo-Visma) +29″

3) João Almedia (UAE Team Emirates) +39″

4) Eddie Dunbar (Jayco AlUla) +3’39”

5) Damiano Caruso (Bahrain Victorious) +3’51”

6) Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe) +4’27”

7) Thibaut Pinot (FDJ-Groupama) +4’43”

8) Andreas Leknessund (Team DSM) +4’47”

9) Thymen Arenman (Ineos Grenadiers) +4’53”

10)  Laurens De Plus (Ineos Grenadiers) +5’52”

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