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F1 – Gp di Gran Bretagna: Hamilton beffa Leclerc sul finale

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Bentornati a Silverstone amici della Formula 1, ci troviamo di fronte ad una giornata ancora più calda di quella di ieri, sia come meteo che come atmosfera: 140.000 tifosi sugli spalti, l’evento più seguito dal vivo dallo scoppio dell’emergenza sanitaria mondiale; 356.000 presenze totali nel weekend, record assoluto per Silverstone.

Della qualifica sprint ci portiamo sicuramente delle buone notizie per la Ferrari prendendo in considerazione il fatto che Leclerc sia riuscito a tenere il ritmo dei primi per tutta la durata dei 17 giri del mini gran premio di ieri. Notizie meno felici per la RedBull,  Perez parte dalla corsia dei box per la sostituzione di alcuni componenti sulla sua vettura dopo il testa coda durante la qualifica sprint;l’ultima volta che partì dal fondo, il messicano però riuscì a vincere.
 
La scelta delle gomme oggi è a discrezione dei team: tutti montano quindi delle medie in ottica di una sola sosta, Perez punta alla stessa scelta tattica ma partirà con delle hard con la speranza di allungare il primo Stint.
 
La partenza. Hamilton parte benissimo ed affianca subito Verstappen, affronta la prima curva all’interno costringendo da li in avanti Verstappen a seguire delle traiettorie non pulitissime tra i boati del pubblico in visibilio per il suo beniamino;  l’impressione è che oggi mentalmente il campione inglese sia di un’altra pasta rispetto al pilota visto negli ultimi mesi. Dietro di loro parte altrettanto bene Charles Leclerc che riesce a prendere posizione su Bottas e rimane in attesa che succeda qualcosa tra i due litiganti che gli stanno davanti, e non dovrà aspettare molto. 
 
Siamo appena arrivati al secondo giro, Verstappen ed Hamilton entrano insieme alla Copse musetto a musetto, il britannico leggermente in traiettoria interna decollerà vedendo arrivare la sagoma della RedBull a tutta velocità ma non è abbastanza; l’anteriore sinistra della Mercedes colpisce la posteriore destra della monoposto dell’olandese, Hamilton rimane in pista, superato da Leclerc che guadagna la testa della corsa, mentre Verstappen esce di pista per la tangente a quasi 300km/h andando in barriera: alla fine niente di grave per Verstappen, che però esce visibilmente scosso da un impatto la cui forza è approssimata a 51 G.
 
La gara viene ora interrotta, un po’ per pulire la pista, un po’ per valutare le responsabilità di quanto successo, tutto questo con Leclerc momentaneo leader. Hamilton e Verstappen si sono cercati in ogni gran premio di questa stagione, un duello elettrico e che ora sarà alimentato da un nuovo determinante episodio, un duello di altri tempi. La disputa di giornata viene risolta con 10 secondi di penalità per Hamilton, probabilmente una scelta giusta:  è Verstappen a rimetterci, ma entrambi i piloti sono entrati in maniera brusca in quella curva ed è chiaro anche dalle riprese che Hamilton aveva tenato di evitare il contatto con l’olandese ad eccedere – non è la prima volta – in fase difensiva.
 
Ripartenza.  Al secondo spegnimento dei semafori, Leclerc riesce a mantenere la posizione con Hamilton che decide di non spingere eccessivamente, mentre per Bottas un dejavu, gomme che pattinano in partenza, e questa volta è Norris a soffiargli la terza posizione. Dietro Sainz lotta prima con Stroll, poi con Vettel, superando il tedesco quando questo finisce in modo accidentale in testa coda, portandosi quindi in sesta posizione nel giro successivo andando a prendersi la posizione anche su Alonso.
 
La gara procede con Leclerc a dettare un ritmo non indiavolato ma sufficente per non sentirsi braccato nonostante un piccolo problema di mancanza di potenza lamentato a più ripetizioni. A sorpresa il primo a fermarsi è Perez al 19° giro, nel tentativo di undercat su Gasly. Il giro di cambi gomme che per qualche minuto porta Sainz in seconda posizione, creando la dolce illusione di una doppietta Ferrari al 28° giro. Rientrano le Ferrari, Sainz non senza qualche fatica a causa di un pit stop caotico in cui perde una posizione su Ricciardo. Leclerc continua a guidare la gara e girare più veloce di Hamilton per qualche giro fin quando il britannico non decide di cambiare passo e ridurre gli oltre 12 secondi che li separano.
 
Il sogno Ferrari svanisce a soli due giri dalla fine, con Hamilton che sfila il monegasco senza ormai troppi problemi. Una gara perfetta per Leclerc, su di una Ferrari che nonostante l’assenza di aggiornamenti si è comportata al meglio, la vettura senza ombra di dubbio capace di gestire meglio le medie. Il morale non può che essere alto dopo il miglior risultato stagionale, e dopo il secondo podio conquistato dopo il terzo posto di Sainz a Montecarlo. Gara sufficente invece per Alpha Tauri che piazza i propri alfieri tra il 10° e l’11° posto con Tsunoda davanti Gasly (e questa è una novità).

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