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F1 – Gp Turchia: Vince Bottas, la Ferrari viaggia veloce ma azzarda troppo su Leclerc

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In Turchia va in scena una gara ancora una volta divertente ed imprevedibile complice una pista bagnata che, nonostante la quasi assenza di pioggia ed il forte vento, ha fatto fatica ad asciugarsi specialmente per le basse temperature di giornata. La gara è stata interpretata bene tanto dalla RedBull che da Mercedes e Ferrari che però, col senno di poi, ritardano troppo la sosta sulle due prime guide puntando su un’insperata immediata efficienza delle nuove intermedie su una pista a tratti asciutta.

Si può considerare ad ogni modo la miglior prestazione stagionale della Ferrari che a parità di gomma è riuscita a tratti ad essere anche più veloce di Mercedes e RedBull anche nonostante una scelta di carico aerodinamico sulla monoposto tutt’altro che aggressivo: la nuova Power Unit sembra funzionare molto bene, il motore è capace di dare grande velocità alle vetture, ottime notizie soprattutto in vista della prossima stagione.

Al pronti via tutti montano le intermedie, Leclerc sembra avere uno spunto migliore degli altri approfittando della scia di Bottas ma in entrata alla prima curva Verstappen rimane davanti. Alle spalle del terzetto di testa si forma un altro terzetto con Alonso che prova a prendere la posizione su Gasly passandogli all’esterno: i due arrivano a contatto con Alonso che gira su se stesso prima di poter riprendere la gara dal fondo ma comunque davanti a Sainz e Ricciardo che partono abbastanza previdenti.
 
Dei primi giri c’è da rimarcare una grande difesa di Yuki Tsunoda su Lewis Hamilton: il giapponesino ci mette tutto il proprio ardore e forte personalità, aiutato da una Alpha Tauri che comunque sul dritto sembra imprendibile anche quando offre la scia all’avversario, venendo superato solo dopo diversi giri nel duello più difficoltoso di giornata per il pilota Mercedes che è costretto ad inventare una traiettoria molto rischiosa su una parte ancora completamente bagnata per mettere in scacco l’avversario.
 
Ma se dopo 20 giri la rincorsa di Hamilton sorprende, è comunque seconda a quella di Sainz che è già riuscito a recuperare 10 posizioni portandosi in nona con una Ferrari che ne ha di più, e anche di molto, rispetto agli avversari di queste ultime due stagioni come Aston Martin, Alpine e McLaren; da rivedere e rivedere lo staccatone su Vettel in cui lo spagnolo in fase di frenata prende più di una decina di metri all’avversario uscendo quasi pulito dalla curva.
 
Dietro Ricciardo non ingrana ed è il primo a rientrare dopo 16 giri per montare ancora delle intermedie. Il pilota McLaren fornirà cosi un benchmark tutt’altro che positivo sul momentaneo utilizzo di nuovi treni di gomme: le intermedie con 20 giri hanno un grip migliore sulla pista mezza uscita e mezza bagnata di questo momento, ritardando così l’entrata ai box degli altri.
 
Tra i primi sarà Verstappen a rientrare – 37° giro – , con lui anche Perez e Sainz, il cui pit stop durerà però 8 secondi facendogli perdere la possibilità di prendere la posizione su Norris da li alla fine della gara. Vettel prova le slick, ma rientra ai box per le intermedie un giro e diverse posizioni dopo. Hamilton e Leclerc rimangono fuori ancora per diversi giri con il monegasco alla guida della gara.
 
La Ferrari preme per lasciare fuori Leclerc, Hamilton dall’altra parte vuole rientrare solo per montare delle rosse, alla fine i due rientrano a circa 10 giri dalla fine finendo per perdere almeno una posizione a testa – che per Leclerc sarebbe valsa il podio – rispetto a quanto sarebbero riusciti ad ottenere rientrando con gli altri. Ma la strategia poteva essere premiante visti i tempi di Sainz (3 secondi più veloce di Leclerc nel momento in cui il monegasco è stato richiamato ai box).
 
Bottas vince quindi il gran premio di Turchia 2021, alle sue spalle Verstappen e Perez, quindi Leclerc, Hamilton, Gasly, Norris e Sainz.
 

 

 

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