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Il Semaforo Rosa – Felice Jelmini
Dalle auto storiche ad oggi
Classe 1995. Cresciuto a Sesto Calende vicino a Varese, ha nel suo DNA l’impronta dell’appassionato puro di macchine e automobilismo. La sua passione arriva da lontano. Suo papà ha fatto qualche gara con i fuoristrada per poi passare alla pista. In quel periodo Felice era molto piccolo e la voglia di salire su un go-kart era tanta. Provato quelli senza fare gare o campionati, ma solo test, dopo non ha più voluto abbandonare le corse. I passi successivi nel motorsport sono quasi atipici se consideriamo la carriera tipo di un pilota da corsa. Dopo aver preso la licenza, di fatto Felice comincia a correre a sedici anni con le auto storiche insieme a suo padre nel Campionato Italiano. La prima auto da corsa è come il primo amore non si scorda mai e per lui è stata un Alfa Romeo GT 1300. Dopodiché decide di lanciarsi nelle corse partendo dall’acquisto di una Clio Cup terza serie e comincia a competere in competizioni inferiori tipo La Coppa Italia Peroni con l’intento di fare esperienza con la sua prima vera auto da corsa nei circuiti italiani. Nel 2019 con la sua squadra la BMA ha corso nel campionato ufficiale Clio e grazie ad una stagione spettacolare con record di vittorie, pole position e giri veloci alla fine si è laureato campione.
TCR Europe
Oggi Felice Jelmini corre nel TCR europeo. Da tre anni compete in questa categoria. Nel 2020 con la sua squadra decisero di acquistare una Hyundai i30 N per correre nel TCR Italy e dopo molte prestazioni convincenti che gli permisero di lottare fino all’ultima gara per la vittoria della classifica generale lo contattò la casa madre che gli diede l’opportunità di correre nel Campionato Europeo TCR, prima con la squadra di Sebastian Loeb e poi quest’anno con Target. Felice è perfettamente cosciente della grande occasione che ha al momento per competere in un campionato ambito e molto tosto. Segno della sua estrema lucidità e maturità che secondo me lo contraddistingue anche nel suo essere pilota. Il Campionato Europeo ha un livello molto alto ma Jelmini si è ben comportato in questa stagione dimostrando di saper andare forte, molto forte, ma purtroppo nonostante manchino due gare all’appello per concludere il campionato, a Monza prima e a Barcellona poi, non riuscirà a competere per la vittoria finale. Al di là di questo, ciò che mi ha colpito di lui e del suo essere è un lato caratteriale che non sempre è presente nei piloti soprattutto considerato il loro egoismo intrinseco e agonistico quando sono in pista. Felice in attesa di scoprire chi vincerà la corona del TCR europeo si è reso disponibile al team per aiutare un suo compagno di squadra che sta lottando per il titolo. Sicuramente non è un qualcosa che viene spontaneo pensare quando inquadriamo la figura del pilota da corsa, ma in fonda ciò che pensa Felice è vero. Il motorsport anche se inconsciamente non lo vediamo è uno sport di squadra dove se un ingranaggio si ferma si ferma tutto. Noi siamo abituati ad esaltare il pilota, la macchina o comunque una figura che prendiamo a riferimento in un team, senza pensare che invece c’è bisogno che si crei un ambiente propositivo dove ognuno riesce ad esprimersi al massimo e lavorare bene per poter puntare a grandi risultati. Ciò che vediamo in tv è solo la punta di un iceberg che in realtà conta molte più persone le quali dietro le quinte aiutano a muovere i fili affinché si possa sognare in grande. Questo il giovane pilota lombardo lo ha capito benissimo, per lui riuscire a stare bene nell’ambiente in cui si trova e comportarsi bene sono due condizioni importanti per poter essere sereno e crearsi le opportunità giuste.
Equilibrio fuori e dentro la pista
Anche lui come gli altri piloti che ho voluto farvi conoscere in queste settimane è un ragazzo innamorato del TCR e se gli chiedo il perché è presto detto. Questa competizione è vissuta come un campionato tosto dai partecipanti. Di alto livello e dove è difficile emergere se non si è tosti e non si vende cara la pelle. D’altronde con altre 36 macchine in pista per farsi notare si deve fare qualcosa di più degli altri e ciò porta tutti a dare sempre qualcosa in più del 100%. Pilota completo ed equilibrato, Felice si sente forte sia in qualifica che in gara, con una leggera attitudine che pende verso la velocità pura da esprimere sul giro secco. Ma sa bene di non che in una categoria come il TCR il giro secco non può superare l’importanza di una gara dove mille sono gli aspetti da tenere in considerazione come la gestione della gomma.
Una delle sue piste preferite è proprio Imola, nel cuore della Motor Valley, che con i suoi saliscendi e le sue difficoltà tecniche la rende uno scorcio di asfalto leggendario inserito in un contesto unico. Invece quella che meno preferisce tra le moltissime che ha assaggiato e visto è lo Slovakia Ring, pista i cui Felice non ha ricordi molto felici. Come regina di tutte le piste però c’è Spa, pista iconica. L’anno scorso nel TCR Europe ha conquistato la pole position e quando si parla dell’Eau Rouge, le sue parole sono queste: “Il primo giro che l’ho percorso è stata la prima ed unica volta nella mia carriera che ho urlato nel casco. È una cosa incredibile che ti toglie il fiato. Tra la velocità e la compressione è una sensazione indescrivibile, si può solo vivere.”
Il suo rapporto con il padre lo considera uno dei punti fermi della sua vita. Suo papà è sempre lì al suo fianco e lo supporta sempre in ogni situazione. Dedizione impegno e perseveranza sono alla base della sua carriera e dei suoi principi. Valori che si porta con sé anche quando si allena duramente per cercare di mantenere alti i livello delle performance.
Non guarda molto agli altri, ma se deve scegliere un punto di riferimento il suo è Gabriele Tarquini, pilota del Turismo e che ne ha fatta la storia. Un fenomeno per Felice che ha avuto anche la fortuna di lavorarci assieme imparando moltissimo sia a livello tecnico ma soprattutto a livello umano.
Un ragazzo semplice, pulito ed educato che porta con sé valori importanti i quali lo aiuteranno ad arrivare lontano. Con il sogno del Mondiale TCR continua a lavorare duramente verso i suoi prossimi obiettivi senza mollare, con una stagione che sta volgendo al termine ma un futuro tutto da scrivere.
Gesto incredibile di Felice Jelmini che affronta le due curve delle acque minerali a Imola in controsterzo riuscendo a mantenere la testa della gara – Copyright (YouTube, PGF)
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