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F1 – Bahrain, dominio Verstappen e Red Bull. Ferrari continua a dover capire

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Max Verstappen e la Red Bull si confermano le entità da battere in questo GP del Bahrain, mentre in Ferrari, ‘ils doivent comprendre’ i motivi del guasto che ha messo ko Charles Leclerc, in odore di terzo posto e della mancata competitività di Carlos Sainz nelle battute finali della gara. 

Questi i primi verdetti della nuova stagione di Formula 1, che ci restituisce un Sergio Perez secondo ma lontano dal suo compagno di squadra e un Fernando Alonso terzo incredibilmente competitivo grazie ad un’Aston Martin autrice di un enorme step evolutivo con la nuova vettura, portata al sesto posto anche da un malandato Lance Stroll, autore di una gara che si può definire senza dubbi eroica.

Ottima domenica per la AlphaTauri, che si mostra più in forma in gara che in qualifica: Yuki Tsunoda giunge undicesimo a un solo secondo da Alex Albon, mentre Nyck de Vries, al debutto con la scuderia faentina, si è classificato quindicesimo, guadagnando rispettivamente tre e quattro posizioni in gara.

Guardando ai motorizzati Ferrari, buona la Sauber ottava con Valtteri Bottas e tredicesima con Zhou Guanyu, mentre in casa Haas c’è da migliorare: Kevin Magnussen è arrivato quattordicesimo e doppiato mentre Nico Hulkenberg deve evidentemente ritrovare il ritmo, avendo perso sei posizioni rispetto al suo piazzamento in griglia.

LA GARA

Prima che le vetture escano dai box c’è una notizia in casa Ferrari, con la decisione di cambiare il pacco batterie sulla SF-23 numero 16 di Leclerc. Subito difficoltà nel giro di allineamento per Stroll, che corre con entrambi i polsi malandati e autore di un’escursione già prima della gara.

Parte bene Verstappen che mantiene la testa della corsa, mentre Perez non è stato lesto nello spunto, venendo superato abilmente da Leclerc, partito con gomme morbide nuove. Stroll continua ad evidenziare le sue difficoltà, con un attacco fuori misura sul compagno di squadra Alonso, sceso nelle prime fasi di gara dal quinto al settimo posto, sorpassato dalle Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell. Hulkenberg, partito dalla decima piazza, è rapidamente scivolato in quindicesima posizione, Tsunoda 14° e de Vries 19°.

Nel primo stint Verstappen ha preso il largo, arrivando a oltre sette secondi di vantaggio su Leclerc. Hamilton inaugura al tredicesimo giro la girandola dei pit stop per i big, seguito alla tornata successiva da Russell e dai due piloti Ferrari, che ha optato per un doppio cambio gomme in sequenza. Brava Aston Martin che chiama l’undercut ad Alonso: grazie a questa manovra l’asturiano è riuscito a sopravanzare Russell. Tutti questi piloti hanno montato gomme hard, mentre al quindicesimo giro rientra il leader Verstappen: Red Bull ha optato per una strategia diversa con entrambi i suoi alfieri, scegliendo per la seconda parte di gara la gomma soft. In casa AlphaTauri le soste hanno portato in dote un guadagno di posizioni, con Tsunoda salito fino ai margini della zona punti, mentre de Vries si attesta al quattordicesimo posto, anche grazie ai guai occorsi a Piastri, ritirato per un guasto alla sua McLaren, Ocon, penalizzato giustamente per un errato posizionamento nella piazzola in griglia di partenza e per aver scontato in maniera non corretta la penalità durante il pit stop, e a Norris, vittima di problemi all’altra MCL60. Ai danni del francese non si tratta di un’ingiusta fiscalità, quanto della puntuale applicazione del regolamento sportivo.

Con la copertura morbida Verstappen allunga il vantaggio su Leclerc fino a dodici secondi, mentre Perez grazie alla strategia si è fatto grande sugli specchietti del monegasco. Al 26esimo passaggio infatti è arrivato il sorpasso in curva 1 su Leclerc, che non può fare altro che accodarsi al messicano considerando la differente strategia. Alla fine del ventiseiesimo passaggio è iniziata la seconda tornata di soste per Albon, Gasly, Tsunoda e Hulkenberg, con i primi tre impegnati nella lotta per la top ten. Hamilton anche in questo caso è il primo a entrare per montare un altro treno di hard, seguito da Stroll, Sainz, Russell e Leclerc. Al termine del giro 35, anche Perez e Alonso sono rientrati per la sosta, con Alonso uscito a un secondo da Hamilton, facendo siglare nel suo out lap il miglior tempo nel secondo e terzo settore. Al 36esimo giro è la volta di Verstappen, che appare senza rivali in questa gara.

Il terzo stint si apre con la bella battaglia tra Alonso e Hamilton: in curva quattro lo spagnolo sorpassa l’inglese e va poi largo in uscita curva, aprendo la porta al sette volte campione del mondo che si riprende la posizione. Alla tornata successiva si rinnova la sfida tra i due, con Alonso abile a sopravanzare Hamilton tra le curve nove e dieci con un incrocio da manuale in una parte della pista di non semplice interpretazione. Lo spagnolo portacolori dell’Aston Martin mette poi nel mirino il connazionale Sainz, raggiungendolo.

Al giro 41 un guasto alla Ferrari numero 16 mette fine alla gara di Leclerc, che vede sfumare le sue possibilità di podio. Quattro tornate più tardi è il momento della sfida tutta iberica tra Sainz e Alonso, che si sbarazza del ferrarista in curva 11. Il numero 55 è in difficoltà alla fine della gara ma riesce a mantenere la quarta posizione su viene Hamilton, quinto.

LE DICHIARAZIONI

Alonso, P3: “Congratulazioni a Lance, ha avuto un intervento dodici giorni fa ed era qui a lottare con noi. Il lavoro dell’Aston Martin è stato fantastico durante l’inverno, è irreale avere la seconda auto più veloce della griglia”.

Perez, P2: “Abbiamo lavorato duro durante l’inverno, abbiamo un pacchetto molto forte ed è stato bello mettere le due macchine davanti a tutti. Oggi è stata la partenza a mettermi fuori dalla lotta per la vittoria, dopo ho dovuto limitare i danni. Mi sento a mio agio con la macchina, cercherò di fare del mio meglio per raggiungere Max”.

Verstappen, P1: “Nel primo stint ho costruito il mio vantaggio, poi ho gestito le gomme. Abbiamo un buon pacchetto per le prossime gare, ma possiamo lottare con l’auto che abbiamo”.

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