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Formula 1: Carlos Sainz Jr., chi è il nuovo pilota della Ferrari?

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Carlos Sainz Jr. nasce il primo giorno di settembre del 1994 a Madrid, nei giorni in cui nel mondo della Formula 1 Damon Hill prova l’ultimo disperato assalto al primatista di quel mondiale, Michael Schumacher, costretto a godersi due gare dal muretto per una squalifica della propria vettura: l’epilogo di quel campionato lo conosciamo bene, con il tedesco che riuscirà nonostante tutto ad aggiudicarsi con la Benetton il primo primato mondiale della carriera. 

Gli idoli del pilota spagnolo non possono che essere due delle più celebri figure di spicco dello sport iberico: Fernando Alonso e Rafa Nadal.

Figlio d’arte, Carlos è figlio dell’omonimo Carlos Sainz, da cui oltre al nome eredita la passione per i motori. Carlos padre vanta due mondiali di rally vinti nel 1990 e 1992 con la Toyota, negli anni d’oro della Lancia Delta integrale, e tre Parigi Dakar di cui è l’attuale detentore del titolo per la categoria auto.

Carriera. Sainz debutta a 10 anni nel mondo dei Kart, a 15 entra a far parte della Red Bull Junior Team partecipando al campionato europeo di Formula BMW ottenendo il titolo di Rookie Cup e vincendo il Gran Premio di Macao. Nel 2012 approda nel campionato britannico della Formula 3, quell’anno comincia a farsi notare dalle Scuderie di Formula 1 centrando 4 vittorie a soli 17 anni, e nel 2014 ottiene il primo successo di spessore che accenderà definitivamente i riflettori su di lui: appena ventenne vince il campionato di Formula Renault 3.5 Series con la DAMS.

Lo spagnolo, nella propria carriera, ha dimostrato una costanza rilevante, professionalità e dedizione. Qualità che lo hanno portato al raggiungimento di risultati sempre più ambiziosi nel corso degli anni, andando ad incrementare anno dopo anno il numero di punti conquistati dal suo ingresso nel Circus della Formula 1 nel 2015. Calcolatore, in pista non è certo un pilota timido che molla tanto facilmente l’acceleratore, ma negli anni ha imparato a non eccedere e preferire il risultato piuttosto che rischiare la staccata impossibile per guadagnare una posizione in più. Conquista i primi punti in Formula1 alla prima gara in carriera, mentre per il primo podio deve aspettare il 2019 con l’approdo in McLaren ed  il terzo posto in Brasile. E’ invece dell’anno scorso il miglior risultato della carriera quando nel GP d’Italia riesce a chiudere con un indimenticabile ma agrodolce secondo posto.

Il dettaglio della carriera in Formula 1

2015: Toro Rosso ; 18 punti – 15° posizione

2016: Toro Rosso ; 46 punti – 12° posizione

2017: Toro Rosso ; 54 punti – 9° posizione

2018: Renault ; 53 punti – 10° posizione

2019: McLaren ; 96 punti – 6° posizione 

2020: McLaren ; 105 punti – 6° posizione

Ferrari. Carlos  o “Chilli” ,come viene chiamato dagli amici, ha firmato un biennale con la Ferrari lo scorso maggio diventando così il 79° pilota della storia della Rossa. Terzo Spagnolo dopo Fernando Alonoso e l’ Alfonso de Portago il cui ricordo è legato indissolubilmente alla Scuderia del cavallino a causa della prematura scomparsa proprio durante il periodo di militanza con la Rossa quando, durante la Mille Miglia del lontano 1957, perse la vita a nell’incidente causato dello scoppio di un pneumatico della sua Ferrari 335S; il fatto ebbe un eco mediatico notevole, tanto da determinare la soppressione della celebre gara.

Sainz andrà a comporre con Leclerc la coppia di piloti più giovane nella storia della Ferrari dal 1968. Oggi come allora la Ferrari è chiamata a cercare di ribaltare un decennio di supremazia avversaria;  allora le scuderie sugli scudi erano quelle inglesi (Lotus e Brabhm su tutte), oggi quelle di origine teutonica (Mercedes e Redbull).

L’ufficialità dell’approdo dello spagnolo alla corte di Mattia Binotto risale al 14 maggio di quest’anno; in un video messaggio di quei giorni Chilli non nascose il proprio entusiasmo: «Sono molto felice di avere l’opportunità di correre per la Scuderia Ferrari dal 2021 in avanti e sono entusiasta pensando al mio futuro con questa squadra». Mentre è notizia di questi giorni del primo approccio alla monoposto per il pilota: Sainz ha raggiunto Maranello il 19 dicembre, ha conosciuto parte della propria nuova squadra ed ha preso le prime misure dell’abitacolo salendo sulla SF20 ed iniziando di fatto la personalizzazione dello stesso: «ho indossato una tuta ma senza sponsor, la stessa che userò nelle prime prove e realizzata su misura. Mi è stata bene fin dal primo secondo. Quando ho visto le foto che sono state pubblicate, sono rimasto molto colpito. Ho dovuto usare il casco di Marc Gené, perché non avevo il mio».

La nuova avventura non è poi così lontana dai nastri di partenza e con Leclerc comporrà una «delle migliori coppie del circus, anche come rendimento punti», parola di Giancarlo Minardi.

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