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Formula 1 – Gp d’Ungheria : Hamilton e Verstappen hanno una marcia in più, le Ferrari difendono la posizione
Le qualifiche
Il Gran Premio di Ungheria si apre subito con una sorpresa, al termine delle qualifiche la formula 1 incorona il centesimo pilota a prenotare per la domenica la piazzola della pole position, e chi se non Verstappen poteva conquistarsi questo onore. L’Olandese riesce a battere la concorrenza mercedes per pochi centesimi, mentre la Ferrari arranca in 4° e 5° posizione. Meglio delle ultime uscite è vero, ma le qualifiche cominciano ad essere un tabù pericoloso e difficile da sfatare per la scuderia del cavallino rampante.
La gara
I semafori si spengono e Verstappen, rispetto a quello che ci ha abituato, parte da manuale, dietro di lui la guerra è fratricida: Hamilton affianca Bottas e prolunga l’attacco fino alla curva due. Bottas esce dal duello con problemi all’ala anteriore, Vettel e Leclerc non ci mettono molto ad approfittarne, superano il finlandese e si mettono all’inseguimento della coppia che guida la gara, mentre il Finlandese ci mette cinque giri a rientrare ai box dove monta delle gomme a mescola dura con l’obbiettivo di restare in pista il più tempo possibile.
In pochi giri Hamilton e Verstappen tenendosi d’occhio l’un l’altro mettono a segno ottimi tempi, le Ferrari non riescono a tenere il loro ritmo e cominciano a fare una gara tra loro, in quinta posizione Sainz, dopo sei giri, è già a venti secondi dalla testa della gara. Passano i giri e mentre dal muretto Ferrari annunciano che si procederà con il piano “B”, Hamilton si fa sotto all’olandese con intenzione di superarlo nel momento in cui il pilota RedBull rientrerà ai Box, girando veloce con pista libera.
“Ve lo dico un’altra volta, sto perdendo grip” questo il messaggio di Verstappen ai box al 23° giro con un secondo di vantaggio su Hamilton, il box RedBull accontenta il pilota e lo fa rientrare al 26° giro. Hamilton ora è libero di attaccare, ma appena rientrato Verstappen dimostra che il cambio gomme (monta ora delle dure) è stato efficace e comincia subito a dare due secondi al giro alle Ferrari che al rientro dell’Olandese si trovavano a breve distanza. Hamilton ci mette quattro giri a rientrare ma invece di aver guadagnato la posizione si ritrova a 5 secondi dal pilota RedBull. Nel Frattempo è rientrato anche Leclerc, mentre Vettel aspetterà il giro 40 per montare delle gomme morbide da portare fino alla fine.
COLPO DI SCENA, a venti giri dal termine, nonostante si trovi a poco più di un secondo dall’avversario, Hamilton decide di rientrare ai box e montare delle intermedie: così facendo potrà sfruttare di qui alla fine delle gomme più fresche e performanti e provare un affondo più facile all’Olandese piuttosto che continuare questo ostinato ed inconcludente duello. Dietro Vettel con le morbide procede circa al ritmo dei primi con le dure: sconfitta totale oggi per la rossa.
La mossa Mercedes per Hamilton da velocemente i suoi frutti ed al 67° giro l’inglese ha già recuperato i 20 secondi di scarto che aveva dal pilota RedBull, sul rettifilo del via aziona il Drs, riesce ad affiancare l’avversario sull’esterno e lo supera con semplicità in curva 1. La gara si conclude con Verstappen che decide di portare a casa almeno il punto del giro veloce, fermandosi a montare delle morbide. Vettel riesce a superare Leclerc a due giri dal termine, Sainz con la sua McLaren conquista un ottimo quinto posto, mentre Bottas deve accontentarsi di un ottavo posto alle spalle del connazionale Raikkonen su Alfa Romeo.
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