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Formula 1 – Qualifiche Gp di Russia: Hamilton conquista la Pole, ma che rischio in Q2
Nuovo CEO. E’ notizia di ieri che Stefano Domenicali, dopo l’esperienza come presidente in Lamborghini, diventa il nuovo CEO della F1, prendendo il posto di Chase Carey.“La Formula 1 è uno sport che ha sempre fatto parte della mia vita”, così Stefano, nato a Imola e domiciliato a Monza; viene da chiedersi come potesse essere altrimenti.
Buone sensazioni arrivano dalle prove mattutine per la Ferrari, con Vettel che sembra riuscire a guidare meglio delle ultime uscite andando a conquistare il settimo tempo. La Q1 vede le Ferrari qualificarsi invece per un soffio, scelta strategica per Leclerc, che evita addirittura di scendere in pista per un secondo giro di miglioramento, un po’ meno per Vettel che non riesce a guidare al meglio nelle due prove a disposizione.
Q2 esagerata. La Q2 russa regala emozioni e quasi una sorpresa a dir poco incredibile. Tutto nasce da uno scontro con le barriere che vede come involontario protagonista proprio Vettel, che perde il posteriore della propria monoposto alla curva 4 dopo essere entrato troppo aggressivo sul cordolo interno. Leclerc che stava sfruttando la scia del compagno riesce a cavarsela indovinando il buco perfetto tra i detriti del musetto ed il resto della vettura del tedesco: “oh mio Dio, è stato molto, molto vicino”. Hamilton intanto, il cui primo giro già era stato annullato per una leggerezza del britannico che prende troppo cordolo esterno sulla curva finale, vede svanire anche il secondo giro lanciato, e vede compromettersi la propria partecipazione alla fase finale delle qualifiche, con appena due minuti a disposizione per lanciarsi.
Un secondo. Alla ripresa il campione del mondo in carica é costretto a partire con gomma rossa, per non rischiare sull’unico giro disponibile: i pneumatici nell’attesa che la pista venisse liberata dalla vettura di Vettel hanno visto la propria temperatura diminuire di diverse decine di gradi, che in termini di prestazioni sono un’enormità. Le vetture partono in fila indiana, le Alpha Tauri sembrano fare blocco appositamente per non dare l’ultima possibilità ad Hamilton che però riesce a lanciare il proprio ultimo giro a meno di 1 secondo dal termine delle qualifiche, riuscendo ad agguantare poi la quarta posizione: un lavoro incredibile del muretto Mercedes che ha spinto il proprio pilota nel momento perfetto per riuscire nell’impresa; cosa in cui non è riuscito invece quello Ferrari che ha costretto Leclerc ad avvicinarsi troppo a chi lo precedeva, nonostante ci fosse il tempo per tenere meglio gli spazi, non dando la possibilità al monegasco di migliorarsi: “Mi dicevano che avevo un margine di due secondi e di sbrigarmi. Sono dispiaciuto, non ho guidato bene fino alla qualifica. Stavo prendendo un po’ il ritmo ma non siamo riusciti a dimostrarlo. Potrò scegliere che gomma usare domani, ma avrei preferito qualificarmi ottavo e non avere questa possibilità”, così un frustrato Leclerc al termine delle qualifiche.
Hamilton torna a prendere il proprio posto sul trono del re nella Q3, centrando la seconda pole position in Russia, record al pari di Nico Rosberg. Verstappen chiude secondo, un deludente (o strategico) Bottas arriva solo terzo, mentre a sorprendere sono le Renault di Ricciardo e Ocon, rispettivamente quinto e sesto.
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