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Il Personaggio Della Settimana – Franco Morbidelli

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Trasloco nella Motor Valley

Morbido di nome ma non di fatto, almeno in pista. La persona riflette perfettamente il suo soprannome in quanto ragazzo tranquillo, sereno e molto pacato ma nel polso destro si nasconde una forza e una determinazione fuori dal comune che lo rende uno dei piloti più veloci e cristallini in MotoGP. Nato a Roma e con un padre motociclista presto avrebbe subito il richiamo della Motor Valley e della città dove una leggenda ha costruito il suo impero. A soli dieci anni infatti si trasferisce vicino a Tavullia, terra di Valentino Rossi, per crescere nella VR46 Academy e seguire le orme del suo idolo e mentore.  

Frankie inizia dalla 125cc nel Campionato Europeo prima di passare alle Stock 600 nel CIV. Questa opportunità per Morbidelli rappresenta solo l’inizio e grazie ad un percorso di crescita costante insieme ai consigli di Valentino e della scuola del nove volte campione del mondo riesce ad arrivare al Mondiale nella categoria di mezzo: la Moto2. Esordisce a Misano con la Suter del Team Gresini e poi corre anche in Giappone e a Valencia raccogliendo esperienza e facendosi notare. Nel frattempo ha continuato a correre nella Stock 600, categoria nella quale nel 2013 ha vinto un titolo europeo co una Kawasaki del Team San Carlo. Nel 2014 diventa pilota titolare per il Team Italtrans Racing e piano piano muove i suoi passi. Conquista i suoi primi punti in Argentina e poi assesta una costanza importante nel portare a casa risultati su risultati e nel lottare tra i primi dieci. La stagione successiva porta a casa anche il suo primo podio ad Indianapolis. Dal 2016 la svolta. Cambia Team e veste i colori di Marc VDS, ma tuttavia al suo primo anno con la squadra ottiene solo qualche podio sfiorando più volte la vittoria. Conclude la stagione al quarto posto nella classifica generale ma per la prima gloria mondiale Morbido dovrà aspettare ancora poco.

Il primo Campione targato 46

Il 2017 è l’anno della consacrazione. La stagione inizia alla grande con una vittoria in Qatar alla gara di apertura. Potere ribadito poi anche a Termas de Rio Hondo, Austin e Le Mans, per un totale di quattro vittorie su cinque gare disputate. Il proseguo della stagione punta sempre più verso il titolo con Franco che non accenna a diminuire il ritmo e vince altre quattro gare fino alla fine. Il suo diretto rivale Tom Luthi, che per coincidenza porta il 12, numero preferito da Morbidelli, prova a tenere vivo il campionato anche nelle ultime gare ma un infortunio lo costringe a dare forfait per il Gran Premio di Malesia e così Frankie con il suo 21 in onore del suo 12 al contrario, si ritrova matematicamente Campione del Mondo ancora prima di partire. Taglia il traguardo terzo e alla fine ad attenderlo ci sono tutti i suoi compagni di Academy, Uccio e Valentino pronti a vestirlo d’oro e mettergli l’1 sul cupolino. Con quel titolo Franco non solo ha coronato un sogno ma è diventato anche il primo pilota della scuola di Rossi a vincere un Campionato del Mondo. Subito dopo il grande salto, pronto a giocarsi le sue carte con i piloti più veloci del mondo in MotoGP.

Franco Morbidelli nel 2016 in Moto2 con Marc VDS al Gran Premio di Francia a Le Mans – Credits to motogp.com

Amore e Odio

Morbidelli sale nella classe regina con lo stesso Team con cui ha vinto in Moto2 in sella ad una Honda clienti. La prima stagione non regala troppe gioie al giovane italo brasiliano, anche a causa della poca competitività della moto oltre che all’esperienza da costruire. Il matrimonio con la casa di Tokyo si interrompe subito e nel 2019 passa in Yamaha nel team Petronas insieme all’esordiente Fabio Quartararo. Anche il debutto con la casa di Iwata non è dei migliori e per tutto l’anno lotta tra cadute e punti portati a casa ma niente di più. Il momento più alto del matrimonio è il 2020. Franco con una moto vecchia e non aggiornata riesce a fare un campionato incredibile portandosi a casa la sua prima vittoria in MotoGP senza mai aver fatto un podio prima. Il circuito conquistato è Misano, il giardino di casa. Poi non si è più fermato e ha vinto anche ad Aragon e a Valencia chiudendo l’anno da vicecampione del mondo. Nel 2021 ha l’occasione di avere nel suo stesso box chi lo ha cresciuto e reso il campione che anche oggi è: Valentino Rossi. La stagione inizia con un podio in Spagna ma poi non prosegue nel migliore dei modi. Un infortunio al ginocchio rimediato in Francia lo costringe a operarsi e stare fuori diverse gare. Ma nel buio del momento arriva la possibilità della moto ufficiale. Il box lasciato libero da Vinales cambia numero. Dal 12 dello spagnolo al 21 di Morbidelli. Franco però deve rientrare e rimettersi in forma. La data è quella del Gran Premio di Misano ma come è naturale il nuovo alfiere Yamaha fa fatica, fino a fine stagione. L’anno scorso doveva essere quello della redenzione e del riscatto ma il feeling con la moto non c’è e Frankie fatica tutto l’anno rispetto a Quartararo che sembra faccia un altro sport.

Standard lontani da quelli conosciuti di Morbidelli ma comunque non si arrende e lotta per cercare di trovare una soluzione per i problemi dei quali non viene mai a capo. Un riscatto rimandato a questa stagione quando Morbido proverà a tenere un ritmo più vicino a quello del Diablo cercando di tornare alla vittoria e inseguire un titolo soltanto sfiorato. Oggi hanno presentato la Yamaha ufficiale del 2023 e Frankie si è detto pronto a tornare più forte di prima e scordare due anni difficili in cui non ha espresso il suo potenziale al 100%. Sarà la vera stagione della redenzione? Solo la pista ce lo dirà. La speranza per Franco è che la casa di Iwata anticipi tutti come ha fatto con la rivelazione della nuova M1, anche sul traguardo.

Una giornata con i ragazzi della VR46. Tra di loro c’è anche Franco Morbidelli uno dei primi a farne parte – Credits to YouTube, Valentinorossiracing

 

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